MoonLoverz – Plenilunio
A distanza di un paio d’anni dall’omonimo esordio, ecco nuovamente i MoonLoverz con “Plenilunio”, sophomore legato in tutto e per tutto al precedente lavoro, a cominciare dalla numerazione delle tracce che, non a caso, si avvia dalla numero nove (alla maniera dei Roots, per intenderci). Il quartetto composto da Azure Stellar, Swelto, ElDoMino e Soulcè prosegue dunque sul medesimo sentiero già calpestato nel 2016 e fatto di sonorità R’n’B ed Elettropop (sempre però nel segno riconoscibile dell’Hip-Hop), atmosfere eleganti e garbate che ben accompagnano i testi intimi e tendenzialmente malinconici degli undici brani.
“Plenilunio” è un lavoro che, pur suonando gradevole e orecchiabile fin da subito, necessita di tempo e dedizione per attecchire in profondità; aspetto questo peculiare, oltre che ovviamente positivo, se si considera il periodo musicale in cui viviamo, con l’usa & getta che regna sovrano e un orizzonte temporale a breve, se non brevissimo termine quando si tratta di dimenticare un album e passare a quello successivo.
E quindi trovarsi di fronte a un’operazione che riesce a sorprendere senza colpi di scena o effetti speciali, che colpisce evitando l’uso della forza, verbale e/o musicale, è una circostanza tanto inaspettata quanto piacevole, a maggior ragione se si considera che nasce dal talento e dal feeling artistico di quattro musicisti sparsi in tutto lo stivale – Sicilia, Marche e Lazio le regioni coinvolte – e con una propria carriera solista già ben avviata.
Il risultato ha appunto le tinte cromatiche di un “Plenilunio”, una passeggiata notturna e solitaria, sguardo basso e mani in tasca, la luna a indicare la via, i pensieri e le riflessioni liberi di esprimersi senza vincoli né ostacoli, una serata in cui <<bere un bicchiere di noia>> diventa salutare e anzi necessario, considerando che <<questa vita è un’onda che da sponda a sponda muta i suoi concetti/io vado di corsa dove soffia il vento, volo tra gli eventi>> (la titletrack).
Un album collettivo sì, ma scritto come da una sola mano, senza protagonismi, con la prima persona singolare a condurre la penna per descrivere difficoltà e problematiche di ogni genere e forma, introspettive (<<come è difficile fermare il tempo, ma è più difficile guardarsi dentro/andare oltre tutto ‘sto silenzio/zittire i mostri miei per un momento>> – “Chi è più forte”) e non (<<quanta gente che conosci solo in superficie/galleggia dentro abissi pieni di vernice?/Quanta gente giudichi senza sapere/quanta gente prova cose che non puoi sapere?>> – “Pensieri strani”).
Come rimedio la musica, un antidoto tramite il quale <<ogni male poi svanisce di punto in bianco, se mi chiudo solo in stanza tra un foglio e l’altro/io parto dalle viscere poi prendo il largo>> (“Bocca cratere”); e ciò anche quando le avversità si fanno molteplici e multiformi (<<sarà che questo treno arriva sempre in ritardo e questa nebbia fitta è come un petalo marcio/io coloro ogni sconfitta con un pennello magico, fino a che la tinta non si impregna di bianco>> – “Struggle”).
Al termine del percorso ci ritroviamo con undici episodi intensi e coinvolgenti, che posti l’uno accanto all’altro compongono un bel disco, per dirla con parole semplici, posato, educato, ma allo stesso tempo determinato e coerente, che certifica il valore e l’unicità del progetto MoonLoverz.
Tracklist
MoonLoverz – Plenilunio (Greenline Label 2018)
- Plenilunio
- Mezzo drink
- Struggle [Feat. William Pascal]
- Bocca cratere
- Nonostante me [Feat. Claver Gold]
- Chi è più forte
- Allo specchio
- Somnium
- Ipotesi [Feat. Zampa]
- Pensieri strani
- Sfera di vetro
Beatz
Tutte le produzioni di Azure Stellar e Swelto

Gabriele Bacchilega

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