Mistaman – M-theory

Attualmente in Italia non è semplice orientarsi nell’Hip-Hop underground, tanto il mercato è invaso da personaggi preconfezionati che ancora puzzano come la plastica delle action figure della Hasbro. Fortunatamente, esiste ancora qualche realtà che ha le radici ben piantate nel sottosuolo, da cui trae linfa per proporre dischi di spessore sotto ogni possibile aspetto; Unlimited Struggle è una di queste! L’ultima sua uscita in ordine di tempo ce la propone Mistaman, il più rappresentativo tra gli mc’s del collettivo. La sua crescita è stata lunga e a ogni passo è sempre riuscito a elevarsi a uno stadio successivo, migliorando in ogni occasione sia dal punto di vista tecnico che nello spessore dei contenuti. La sua maturità, come artista e come uomo, si sente nei testi che trattano argomenti di normale quotidiano, letti però attraverso la lente del Rap, linguaggio qui condotto a un punto di non ritorno.

Per fare qualche esempio, c’è il testo d’amore (“(x2+y2-1)3-x2y3=0″), l’analisi sull’involuzione dei rapporti sociali con l’avvento delle nuove tecnologie (“L’amore ai tempi del new era”), l’autocelebrazione e la realness (“Ti ammazzo”); ma, a margine del cosa, c’è il come ogni barra venga scritta: il Rap di Alessandro è un gioco fatto di incastri millimetrici, allitterazioni, vocaboli, accenti, troncature e, soprattutto, vere e proprie invenzioni a livello testuale. Per Mista sembra oramai estremamente facile – non lo è! – fare così bene il Rap, ma per arrivare a questo livello c’è dietro uno studio accorto, puntuale, che abbina una naturale disinvoltura nella scrittura, un lessico articolato e un lavoro certosino di limatura. L’apice lo si raggiunge in “Irr€v€r$ibil€”: un testo palindromo che, rappato dalla prima all’ultima riga, ha un significato, ma ripetuto risalendo dall’ultima alla prima ne ha esattamente l’opposto; a dir poco geniale!

Azzeccati praticamente tutti i featuring: Egreen, Johnny Marsiglia, Mecna, Kiave, Frank Siciliano, Cali, Stokka e MadBuddy; li nomino tutti perchè, ciascuno col proprio stile, si affiancano sempre egregiamente al titolare, supportandolo in ogni prova. Le produzioni, pur non essendo clamorose, sostengono poi adeguatamente il Nostro, facendo scorrere il disco con facilità. Se le spartiscono quasi equamente Shocca, una più grassa dell’altra, Fid Mella, che anche in quest’occasione si riconferma una certezza, e Big Joe, un pelo sotto agli altri due, più per gusto personale che altro. Davvero potente, poi, la produzione dei The Ceasars! Tutte strumentali tradizionali ma mai banali, mentre a Chebit viene affidato il compito di sperimentare suoni arcade in “↑↑↓↓←→←→ b a select start”, un’ottima trovata. Manca, questo sì, un pizzico di omogeneità nel sound, un po’ slegato, senza identificare stilisticamente una via precisa da dare all’album, ma si tratta di un neo secondario, perché l’attenzione è tutta catalizzata da Mista, assoluto protagonista.

Passano dunque gli anni, ma se c’è la sostanza questa resta e convince sempre più. Bisogna evolversi pur rimanendo coerenti con se stessi, con il proprio percorso e ovviamente rispettando l’Hip-Hop: Mistaman l’ha fatto!

Tracklist

Mistaman – M-theory (Unlimited Struggle Records 2014)

  1. Centouno barre
  2. Si salvi chi può
  3. A100
  4. L’amore ai tempi del new era
  5. Lascia stare [Feat. Mecna]
  6. Più che Rap
  7. Ti ammazzo [Feat. Johnny Marsiglia e Egreen]
  8. Successo
  9. (x2+y2-1)3-x2y3=0
  10. Tu no [Feat. Frank Siciliano e Cali]
  11. Codice rosso [Feat. Kiave]
  12. Con tutte le ragazze
  13. Se parlassi con te
  14. Il giorno che ci siamo svegliati [Feat. Stokka e MadBuddy]
  15. ↑↑↓↓←→←→ b a select start
  16. Irr€v€r$ibil€

Beatz

  • Fid Mella: 1, 7, 11, 12, 13
  • Big Joe: 2, 4, 6, 10
  • Dj Shocca aka Roc Beats: 3, 8, 9, 16
  • The Ceasars: 5
  • Stokka: 14
  • Chebit: 15
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