Millelemmi – Nosocomio tungsteno
Dopo il lavoro di Daretta, “Heavy mental”, eccomi a parlarvi nuovamente del collettivo fiorentino che risponde al nome di Overknights. Togliamoci subito il dente e il relativo dolore: si tratta di un ottimo lavoro, che ho preferito al disco della controparte cilena del collettivo (che, ci tengo a ribadirlo, è comunque un mc di elevatissima qualità), per una mera questione di generale mood dell’album. Ciò che ho apprezzato è stato il tono meno serioso del tutto e lo sforzo di creare atmosfere musicali diverse e omogenee al tempo stesso. Si prendano ad esempio le mie due tracce preferite: la titletrack e la fantastica “Perline”, molto differenti tra loro eppure entrambe emblematiche manifestazioni dell’attitudine del buon Millelemmi, che ama divagare in maniera non necessariamente logica su dei non temi, affidandosi più a sensazioni vere e proprie che a descrizioni precise.
La titletrack è in effetti esemplare di ciò: un flow chicopiscopesco si fa beffe della metrica tradizionale dividendo le parole e asservendole a un fine prettamente ritmico (si veda la bellissima serie di versi finali della prima strofa: <<falene fra le schiene nude tumide umide lunatico dalla cantina all’attico a te co/me ti piglia la mattina, c’è un sole flaccido nosocomio tung/steno costruisco il battito>>, con quel tung infilato dove meglio non potrebbe stare) e poco importa il fatto che sia estremamente arduo poter stabilire di cosa si stia parlando, dal momento che la fredda atmosfera del tutto dà proprio l’idea di una corsia di ospedale. Stesso dicasi per la sensazione di rilassamento di “Perline”. Sullo stile di Millelemmi c’è dunque poco da dire se non che è altissimo e basato su un’attitudine quasi da linguista e filologo, cosa che vien fuori dai vari divertissement in toscano aulico (o antico, mi si perdoni l’ignoranza ma la mia conoscenza dello slang fiorentino è assolutamente limitata); e fa piacere notare che ci siano ancora mc’s che non si preoccupino unicamente dell’aspetto semantico e della chiusura a effetto del verso, sfruttando ogni singolo fonema che la nostra meravigliosa lingua mette a disposizione (l’italiano è una delle lingue più ricche e complesse del mondo, perché castrarne il valore utilizzando un vocabolario di circa 200 parole, giovani rapper?).
Che il ragazzino alle prime armi capisca l’importanza di un autore come Millelemmi è magari utopia, ma questa recensione è qui anche per tentare l’arduo: non lasciatevi fuorviare dal fatto che il suo stile non sia immediatamente trascinante (e comunque godetevi un suo freestyle per capire quanto cazzo sia bravo!), c’è tanta di quella concezione artistica da rimanerci imbarazzati. Per finire, due parole sui beat. Prodotti tutti dallo stesso Millelemmi, hanno il pregio di esplorare uno spettro molto ampio di atmosfere, anche se non sempre riescono a sposarsi alla grande con l’interpretazione (“Uretra” ha una base bellissima che però non c’entra molto col testo). Un disco dunque importante, non immediato e probabilmente meno popolare di quanto meriti, se vi è sfuggito quando è uscito questo è il momento buono per rimediare, dato che è disponibile in free download.
Tracklist
Millelemmi – Nosocomio tungsteno (D Lemmi Records 2010)
- Intro
- Nosocomio tungsteno
- Uretra
- Umosa, tentacula
- Perline
- Desolato isolato
- Erbe et bibite
- Rasserena
- Sgargiullo il fantolello
- Metasemanticaantica
Beatz
Tutte le produzioni di Millelemmi
Scratch
Tutti gli scratches di Franco Crudo e Jaja
Jonathan
Ultimi post di Jonathan (vedi tutti)
- Intervista a Leon Bueno (15/03/2025) - 26 Marzo 2025
- Earl Sweatshirt – I Don’t Like Shit, I Don’t Go Outside: An Album By Earl Sweatshirt - 1 Maggio 2015
- Intervista a Zona mc (Dicembre 2014) - 24 Dicembre 2014