MED – Push Comes To Shove

Voto: 3,5/4

Medaphoar non è certo un nome nuovo nel panorama Hip-Hop della costa occidentale degli Stati Uniti, specie per chi segue i personaggi della scuderia Stones Throw: proveniente anch’egli da Oxnard, si fa conoscere già nel ’99 su alcuni pezzi dei Lootpack e, da lì in poi, per tutta una serie di collaborazioni (Quasimoto, Madvillain, il progetto “Shades Of Blue” di Madlib) e singoli sparsi, fino al 2005, anno di pubblicazione del suo debutto “Push Comes To Shove”.

Quello di MED, come ora si fa chiamare, è un album che dal punto di vista stilistico segue più o meno fedelmente la linea tracciata dagli altri prodotti che l’etichetta di Peanut Butter Wolf ha saputo offrire finora; qui, però, si intravede una certa apertura verso un tipo di pubblico più ampio ed eterogeneo: diverse tracce, azzardo a dire, avrebbero anche delle discrete possibilità di figurare all’interno di palinsesti radiofonici nei quali i soliti noti la fanno da padroni, proprio perché, pur mantenendo un certo gusto, risultano decisamente orecchiabili.

Il merito va in buona parte ai produttori. Madlib in primis, che mette un po’ da parte la psichedelia e l’irregolarità ben nota in altre sue produzioni per dare un tocco instant-vintage a tredici tracce del disco (particolarmente riuscite “Special”, già pubblicato su 12″ con la voce di Erykah Badu, e “Nightlife”, entrambe supportate dalla voce di Noelle); Oh No non raggiunge picchi considerevoli con le strumentali di “What U In It For” e “Never Give U Up”, ma comunque si fa ascoltare con piacere; chi invece ha saputo esprimersi al meglio sul lato musicale è proprio J. Dilla (oramai ospite quasi fisso in casa Stones Throw), co-autore del singolone “Push” (a cui partecipa anche come mc) e di “So Real”, impressionante dal punto di vista della programmazione e dell’accostamento (o, per meglio dire, amalgama) dei suoni. Infine, per rendere ancora più evidente quel carattere di apertura di cui sopra, ecco “Get Back” prodotta da Just Blaze (uno di quei producer abituati all’oro e al platino delle vendite… Con tutta probabilità, Peanut Butter Wolf avrà fatto un mutuo per garantire la sua presenza sul disco di MED, ma tant’è: il brano non sarà proprio una manata esagerata ma spinge quanto serve).

E MED? Eh già, stavo quasi per dimenticarmene… In realtà, in mezzo a tutti i bei beat che si è scelto (o che gli hanno più o meno gentilmente fornito), il ragazzo non riesce a emergere e rimane confinato nella sfera dell’anonimato: non che sia incapace, per carità, però quel flusso (s)forzato (in verità, caratteristico di quasi tutta la scena di Oxnard) e quella latitanza piuttosto sistematica di contenuti ben precisi non danno certo risalto a colui che dovrebbe essere il protagonista della propria opera e che, invece, alla fine riesce solo a fare capolino di tanto in tanto in mezzo al deciso spessore della musica che lo circonda.

Se tale carenza non dovesse invogliarvi abbastanza all’acquisto di “Push Comes To Shove”, consiglio tuttavia di dargli almeno una passata e, qualora ne venisse pubblicata la versione strumentale, di reperirla prontamente, perché ne vale davvero la pena.

Tracklist

MED – Push Comes To Shove (Stones Throw Records 2005)

  1. Intro
  2. Serious [Feat. Oh No]
  3. What U In It 4 [Feat. Baby Sagg]
  4. Can’t Hold On
  5. Push [Feat. J. Dilla]
  6. Special [Feat. Noelle]
  7. The Offering Interlude
  8. Hold Your Breath
  9. Now U Know [Feat. Dudley Perkins]
  10. Pressure [Feat. Diamond and Poke]
  11. Never Saw It Coming
  12. So Real
  13. Never Give U Up
  14. Mary J Interlude
  15. Get Back
  16. Listen 2 This
  17. Yeah
  18. Nightlife [Feat. Noelle]

Beatz

  • Madlib: 1, 2, 4, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 14, 16, 17, 18
  • Oh No: 3, 13
  • J. Dilla: 5, 12
  • Just Blaze: 15

Scratch

All scratch by Dj Romes and Madlib

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