Mathematics – Black Samson, The Bastard Swordsman
Senza entrare nel merito dei meri risultati, non può esserci dubbio sul fatto che, durante le ultime due decadi almeno, (Allah) Mathematics abbia rivestito un ruolo polarizzante per il Wu-Tang Clan nel suo insieme. Testimone oculare degli albori del gruppo di Staten Island, tant’è che ne disegnerà la prima versione dell’iconico logo, l’artista classe ‘71 originario del Queens ha cominciato presto la propria gavetta al fianco di GZA, Ghostface Killah, Method Man, Cappadonna e Killarmy, apponendo poi singoli ma significativi sigilli sopra “The W” e “Iron Flag”, per giungere dunque a “Love Hell Or Right (Da Come Up)”, debutto in veste di protagonista con una formula – quella classica del producer album – che nel tempo verrà replicata in più di un’occasione. Coerentemente, intestiamo “Black Samson, The Bastard Swordsman” al solo Math, sorta di seguito di quel “Wu-Tang The Saga Continues” che ci sembrò un inutile tentativo di tenere in vita il fulcro dell’universo Wu-Tang; ciononostante, quando in grafica campeggia quella doppia vu stilizzata, approfondire l’ascolto è il minimo che sentiamo di dover fare.
Pubblicato in vinile durante il Record Store Day e rilasciato in digitale dopo due settimane, “BSTBS” segna di fatto il ritorno di tutti i membri viventi del Clan nel medesimo progetto, a ben undici anni da “A Better Tomorrow” (uno in meno prendendo in considerazione “Once Upon A Time In Shaolin”): di per sé è un puro dato statistico, tuttavia s’intuisce che, dietro il lavoro di ovvia e necessaria compilazione, sussista uno scopo, un’intenzione, che poi è il fulcro stesso dell’intensa attività condotta dal buon Ronald. Non a caso, la realizzazione si è svolta in tempistiche adeguate all’occasione se il primo estratto video, “Claudine”, risale all’ottobre del 2023; brano che, se non eccedesse nella componente Soul del tratto iniziale riservato a Nicole Bus, sorprenderebbe grazie all’infallibile duo formato da Johnny Blaze e Tony Starks, sempre incisivi quando il tema è l’amore – fisico e rude per l’uno (<<I only love her when she mad at me/she mad scrappy, that make-up sex be mad nasty/our heads be bumping like bad acne, it’s sad actually/she turn her back to get back at me and backtrack me>>), filiale per l’altro. E’ appunto così, di episodio in episodio, che ha senso misurare il valore di un disco per sua natura disomogeneo, rappresentativo di un collettivo di voci che oramai (da troppo) non procede più in sincrono e qui spalleggiato da un’ulteriore manciata di rapper poco propensi a fare da controfigure.
Tolti intro e outro, abbiamo dieci tracce con abbinamenti vari e mai affidate a performance individuali; vediamo anzitutto di quali potevamo fare a meno. Per gusto personale, giacché in concreto non sono degli obbrobri, la strumentale pasticciata e sovraccarica di “Shaolin Vs. Lama” non rende del tutto giustizia all’energia di Raekwon e Inspectah Deck, mentre il timbro più morbido di “Charleston Blue, Legend Of A Fighter” – come in “Claudine” – dà eccessiva enfasi al contributo di Nicole Bus. Sul fronte opposto, non è semplice rimanere indifferenti ai kung fu flick di “Executioners From Shaolin”, che conferma l’impegno di un Cappadonna particolarmente agguerrito (<<said you coming out the gate and swinging my sword/I cut rappers in half choking with the cord/they’ll never try to step to my written dimension/I smash your whole set, kick your head in the trenches>>) e addirittura firmatario di quattro strofe (spiace invece che a GZA tocchino otto misere barre), e alla carica di “Mandingo”, anthem con Rae (<<we wanna shoot everything that ain’t ours/now we want the loot every day and bring flowers>>), Ins, Meth e Cappa.
Solco nel quale s’inseriscono anche i pezzi coi featuring più attenzionati. Buono “Roar Of The Lion”, cui partecipa Kool G Rap, a ingolosire sono però soprattutto “Warriors Two, Cooley High”, riuscita combo tra Benny The Butcher e Method Man, e l’arcigno “Let’s Do It Again”, nella quale svettano Willie The Kid e un RZA che forse ha dimenticato di fare le sue meditazioni quotidiane (<<imagine the sound of your face/scraping up against the gate of a barbed wire fence/this is barbed iron fist, hot barbed iron dick>>). A chiudere il cerchio sono un altro paio di accostamenti indovinati, con riferimenti più marcati alla blaxploitation: Raekwon e Masta Killa in “Cleopatra Jones”, Cappadonna, U-God e di nuovo Masta Killa in “Dolomite”; per inciso, il taglio cinematografico che titolo e concept grafico facevano un po’ presagire è in larga parte disatteso, mancando un vero e proprio canovaccio che tenga unita la tracklist.
Scusandoci per l’inevitabile track-by-track, chiariamo infine un punto prima di riannodare i fili: di materiale apprezzabile ce n’è, sì, ma nulla rasenta l’eccellenza. C’è dell’abbondante fanservice, è scontato, e la prova di Mathematics è evocativa, citazionista, in linea con quanto ci aspetteremmo; tanto basta a ridestare l’anima sopita del Wu-Tang Clan? Domanda che non ha bisogno di risposta, ci limitiamo a dire che, nei suoi quasi quaranta minuti di durata, “Black Samson, The Bastard Swordsman” può offrire un pizzico d’intrattenimento sia ai fan di RZA & soci che ai rimanenti appassionati di Hip-Hop. E tanto basta.
Tracklist
Mathematics – Black Samson, The Bastard Swordsman (RuffNation Entertainment 2025)
- Sucker Free City [Feat. Kurupt and Ralph McDaniels]
- Mandingo [Feat. Raekwon, Inspectah Deck, Method Man and Cappadonna]
- Roar Of The Lion (The Lion’s Pit) [Feat. U-God, The RZA and Kool G Rap]
- Claudine [Feat. Method Man, Ghostface Killah and Nicole Bus]
- Shaolin Vs. Lama [Feat. Raekwon and Inspectah Deck]
- Executioners From Shaolin [Feat. Inspectah Deck, GZA/Genius and Cappadonna]
- Cleopatra Jones [Feat. Raekwon and Masta Killa]
- Warriors Two, Cooley High [Feat. Method Man and Benny The Butcher]
- Let’s Do It Again [Feat. The RZA, 38 Spesh, RJ Payne and Willie The Kid]
- Dolomite [Feat. Cappadonna, U-God and Masta Killa]
- Trouble Man (Outro) [Feat. Kameron Corvet]
- Charleston Blue, Legend Of A Fighter [Feat. Cappadonna, KXNG Crooked and Nicole Bus]
Beatz
All tracks produced by Mathematics except track #2 with the additional production by The RZA
Scratch
All scratches by Mathematics

Bra

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