Madlib – Shades Of Blue: Madlib Invades Blue Note
Che disco, ragazzi… Che disco! Dovessi spiegare a qualcuno quanto sia dannatamente bello l’Hip-Hop, potrei fargli ascoltare un breve assaggio di “Shades Of Blue”. E la cosa, me ne rendo conto, potrebbe suonare alquanto bizzarra, dato che quello di Madlib non è certo il più classico dei dischi Hip-Hop – tant’è che qui gli assegniamo un n.g. abbastanza sofferto. E ciò nonostante, per dirlo con le parole di qualcun altro, “Distant Land”, la terza traccia di questo splendido progetto, sia …deliziosa delizia e incanto, piacere impiacentito e divenuto carne…
Non avrò particolare premura nel dilungarmi sulla biografia dell’artefice di tutto ciò, dando per scontato che sappiate già cos’è in grado di fare Madlib; per “Shades Of Blue”, poi, l’idea non è neppure nuova in senso stretto: riunire sotto un unico vessillo l’Hip-Hop e il Jazz. La differenza – non da poco – sta nel fatto che in pochi saprebbero farlo alla sua maniera e con la sua competenza: invece che estrapolare e sequenziare campioni, Madlib ha praticamente risuonato secondo il proprio estro artistico pezzi di Reuben Wilson (“Stormy”), Donald Byrd (“Stepping Into Tomorrow”), Andrew Hill (“Andrew Hill Break”), Gene Harris & The Three Sounds (“Slim’s Return”, singolo del quale è stato pubblicato anche un bel video) e altri nomi più o meno conosciuti ai profani del Jazz, ha ricostruito giri di batteria che dire deliziosi è poco e ha ricomposto il tutto con un tocco unico, rendendo un tributo gigantesco al catalogo della gentilissima Blue Note.
La sola traccia rappata è “Please Set Me At Ease” con Medaphoar (e dopo averlo ascoltato anche in “Madvillainy” e “Secondary Protocol” è lecito richiederne il fatidico esordio solista); tra gli ospiti restanti meritano però una citazione i numerosi alter ego del protagonista, ovvero Yesterdays New Quintet, Joe McDuphrey Experience, Sound Directions e Morgan Adams Quartet Plus Two (“Funky Blue Note” è interamente scritta da Madlib), più Dj Lord Such ai piatti. Madlib continua dunque a non deludere le aspettative macinando dischi su dischi e confermandosi tra i beatmaker più validi del decennio: chi l’ha adorato nelle sue varie sortite non abbia timore di lanciarsi in un’opera che, di nuovo, aggiunge un ulteriore tassello a una discografia capace di sconfinare dai soliti margini senza perdere di sostanza. Che disco, ragazzi…
Tracklist
Madlib – Shades Of Blue: Madlib Invades Blue Note (Blue Note Records 2003)
- Introduction
- Slim’s Return (Originally recorded by Gene Harris & The Three Sounds as “The Look Of Slim”)
- Distant Land (Originally recorded by Donald Byrd as “Distant Land”)
- Mystic Bounce (Originally recorded by Ronnie Foster as “Mystic Brew”)
- Stormy (Performed by Morgan Adams Quartet Plus Two – Originally recorded by Reuben Wilson)
- Blue Note Interlude
- Please Set Me At Ease (Originally recorded by Bobbi Humphrey) [Feat. M.E.D. aka Medaphoar]
- Funky Blue Note (Performed by Morgan Adams Quartet Plus Two) [Feat. Malcolm Catto]
- Alfred Lion Interlude
- Stepping Into Tomorrow (Originally recorded by Donald Byrd)
- Andrew Hill Break (Originally recorded by Andrew Hill as “Illusion”)
- Montara (Originally recorded by Bobby Hutcherson)
- Song For My Father (Performed by Sound Directions – Originally recorded by Horace Silver)
- Footprints (Performed by Yesterdays New Quintet – Originally recorded by Wayne Shorter)
- Peace/Dolphin Dance (Performed by Joe McDuphrey Experience live at the Lost Gates, CA – Originally recorded by Horace Silver and Herbie Hancock)
- Outro
Beatz
All tracks produced by Madlib
Scratch
- Dj Lord Such: 2, 12
- Madlib: 7

Bra
