M-Dot & Confidence – Library Of Sound

Voto: 3,5/4

In tempi nei quali conta maggiormente rivendicare del talento che dimostrare in concreto di possederne, il principio etico secondo il quale si muove M-Dot risulta ancor più pregevole: mai una parola fuori posto, un inneggio a status intoccabili, ai limiti dell’ostentata sindrome divina che – ahinoi – tratteggia troppe personalità. Entrare nel gioco sfondando la porta a calci non deve necessariamente equivalere a un atteggiamento bullistico, si può infatti fruire della stessa veemenza nell’eseguire il medesimo tipo di azione senza assegnarsi d’ufficio scettri che altri hanno conquistato con capacità, dedizione e sudore. In fondo, il riconoscimento si ottiene anche con l’umiltà e il lavoro silenzioso, due fattori che hanno spesso contraddistinto l’ascesa di un rapper che, per la traiettoria sinora tracciata, ha dimostrato di aver concepito gli insegnamenti della vecchia scuola e di saper valorizzare opportunamente i fondamenti della Cultura. Fiero, indipendente, tante volte in ginocchio ma mai sconfitto, nemmeno di fronte a ostacoli attraverso i quali troppa gente non deve passare, ricevendo fama e agio immediati proponendo musica che con un minimo di capacità cognitive funzionanti dovrebbe essere considerata un insulto all’intelligenza umana, Michael Januario ha costruito la sua fortezza un pezzetto per volta, ottimizzando il tempo a disposizione anziché chiudersi nella lamentela di una vita ingiusta, sproporzionata nel suo assegnare fortune e privilegi, e pompando instancabilmente carburante per migliorarsi.

Library Of Sound” inquadra un momento certamente più stabile nella carriera del bostoniano con radici italiane, fissando ogni nuovo lavoro con cadenza annuale senza cadere nella tendenza odierna, mentre tutti sono presi a collaborare in maniera frenetica e spesso inconclusiva confezionando lavoretti brevi e non sempre sostanziosi, pur di timbrare più volte il cartellino nell’arco dei dodici mesi. Il bagaglio di M-Dot si arricchisce di una nuova esperienza, nel senso che lo troviamo per la prima volta a lavorare con un solo produttore, il concittadino Confidence, sancendo un’unione idealmente coerente, se non altro per la fragranza tradizionalistica appartenente a un beatmaker che del mantenimento di certi capisaldi si è fatto inequivocabilmente promotore, creando un sound nostalgico ma immediatamente riconoscibile, sia per le tendenze verso le melodie campionate, sia per lo squisito effetto rétro della sue abili composizioni. Se in precedenza M-Dot aveva dato l’impressione di ricercare sigilli di garanzia attraverso una cattura quasi spasmodica di nominativi che hanno scritto la storia del genere, anche per dimostrare di poter appartenere al circolo che conta, oggi lo si vede impegnato in una metodologia differente, che sperimenta cos’altro possa essergli consono affrontando una missione di coppia che si fa forza sul reciproco allineamento mentale, pertinentemente basato sul rispetto di chi è venuto prima.

Ne deriva un disco che, accantonati per il momento i temi concettuali e a volte tempestosi dei due capitoli di “egO anD The eneMy“, ritrova il rapper in un periodo più sereno ma non meno impegnato. Solo, c’è una maggior quantità di concentrazione riservata a un soggetto molto caro al protagonista, la sottovalutazione e quell’arrivare dalle retrovie che ha sempre alimentato a dovere la sua motivazione, oltre alla dimostrazione che ci possa essere ancora spazio per la creatività, se gli stimoli sono quelli giusti. La verve lirica è costantemente pimpante, tecnicamente ineccepibile, l’abbinamento artistico è indiscutibilmente azzeccato, dirigendo il suo apprezzamento verso chi, se esistesse una macchina del tempo, quello specifico tipo di sound andrebbe a riprenderselo di corsa. Non sempre si è d’accordo su tutto, per alcuni brani non nascondiamo che avremmo preferito scelte differenti, ma la quantità complessiva di banger qui offerta non può che lasciare un sapore di piena soddisfazione.

Ne è testimone “Rollercoaster”, che sta girando per la rete quale singolo introduttivo proprio in questi giorni, dove liriche e beat si muovono grintosamente all’unisono: Confidence si conferma essere maestro nel riassemblaggio di suoni pericolosi per le cervicali, mentre il rapper discute il suo passato emotivamente altalenante ricordando di non aver perso di vista l’obiettivo, senza tuttavia guardare il viaggio in maniera troppo compiaciuta neppure ora che il percorso ha vissuto il desiderato avviamento. “24 To 1” è stesa su una strofa monoblocco e un giro di campanelli ombroso e vincente, sostenuta da una batteria vigorosa e dinamica, dimostrando la tesi che esponevamo poc’anzi sull’inventiva grazie a una costruzione del testo che si avvale di una casuale sequenza numerica compresa nei numeri citati nel titolo, contornando tutto con un’ottima esibizione metrico/stilistica. “No Bail Out”, invettiva contro chi ha accettato le scorciatoie, si distingue per minacciosità, una sensazione che Confidence riesce magistralmente a evocare smontando la melodia del sample originale, tagliando e incollando le sue parti per ottenere un effetto scenico straordinario, suggellato dall’estratto vocale dell’immenso Sean P.

L’idea che l’album contenga alcuni dei migliori pezzi mai realizzati da M-Dot è avvalorata dalla presenza dell’ipnotica “Three Story Building”, così accattivante per quel filo di dolcificante che il producer sa mettere nella rifinitura del beat, proponendo sezioni ritmiche classiche combinate a loop ad alto grado di squisitezza: il rapper fa convergere tre storie in altrettante strofe, denotando la capacità di spaziare nell’argomento e nel saper costruire rime interessanti da seguire, fondendo il resoconto personale a quello di persone a lui vicine, congiungendo tutto a un’unica conclusione morale. “Primavera” dimostra poi come Confidence riesca sistematicamente a estrarre il meglio da piano e archi, sezionando le parti più interessanti del sample per unirle in una sequenza irresistibile, capacità intangibile che denota un artigianato d’altri tempi, ottenendo anche un’adeguata compartecipazione nelle strofe di Big Shug e Royal Flush; “Breathe In” pesta per bene col rullante e i suoi micro-elementi Soul, il ritornello è energico e il flow cambia marcia con notevole agilità; “The Consistency” è un boom bap molto classico, con tagli precisi e melodie brevi ma musicali, nel quale M-Dot affronta uno dei temi a lui più cari, la dimostrazione di costante efficienza per assistere alla crescita che conduce al riconoscimento del talento posseduto, ampliando il discorso alle scelte di vita.

Tessendo così tante lodi, è dunque un peccato percepire una sorta di interruzione del flusso hardcore attraverso brani come “Roadwork” e “The Reign”, i quali male non sono, soprattutto a livello lirico, tuttavia escono penalizzati dal melenso cantato di Alex Padei, pacchetto di brani peraltro collocato in maniera consecutiva e centrale. E’ senz’altro più digeribile “The Run Around”, dove al coro si esibisce Kore, anche se si tratta di uno di quei beat dai quali si desidererebbe quel qualcosa in più, dal momento che né questo, né “Don’t Know Why”, la posse cut finale dove ciascuno dei sette EMS esibisce le sue peculiarità liriche, danno la stessa sensazione di ricercatezza rispetto alle migliori produzioni del lotto. La sensazione conclusiva è che “Library Of Sound”, oltre che farci risentire all’opera uno dei nostri produttori preferiti, lasci sul piatto una piccola porzione di potenzialità: poteva essere il passo definitivo di M-Dot verso la grandezza che merita di vedersi riconosciuta, pur proseguendo nel rimpinguare una discografia che, per l’alta qualità costantemente dimostrata, è oramai impossibile continuare a ignorare.

Tracklist

M-Dot & Confidence – Library Of Sound (Below System Records 2025)

  1. No Bail Out
  2. Rashad Opens The Curtain
  3. The Consistency
  4. Rollercoaster
  5. Roadwork [Feat. Alex Padei]
  6. The Reign [Feat. Alex Padei]
  7. Three Story Building
  8. Breathe In
  9. The Run Around [Feat. Kore]
  10. Primavera [Feat. Big Shug and Royal Flush]
  11. 24 To 1
  12. Don’t Know Why (Bonus Track) [Feat. EMS]

Beatz

All tracks produced by Confidence

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