Lord Bean aka Bugs Kubrick – Lingua ferita

Lord Bean è una figura insolita per il panorama Hip-Hop italiano, distante anni luce dallo stereotipo del rapper che si pone come un clone dei suoi miti americani. Il suo primo demo, che raccolse larghi consensi, risale ai primi mesi del ’99 e si intitolava appunto “Lord Bean”, al suo fianco c’era gente come Esa, Fritz, Goedi, Joe Cassano e Inesha, il che vuol dire già molto per chi ricorda nitidamente quel periodo. Da lì, un silenzio sempre più radicale, interrotto solo nel 2005 con “Lingua ferita”. Non dovrebbero stupire, perciò, le particolari scelte che stanno dietro al disco in questione, ovvero l’utilizzo per tutte e dieci le tracce di strumentali già edite di El-P e la diffusione gratuita attraverso un sito creato appositamente per l’occasione.

Ecco allora due primi spunti su cui riflettere: il tributo al signor Def Jux, da tanti spesso dimenticato quando si fa la conta dei grandi beatmaker; l’intenzione, grazie al free download, di raggiungere quanti più utenti possibili, dato che “Lingua ferita” è indubbiamente un disco Hip-Hop rivolto, almeno per i contenuti, anche a chi non mastichi Rap quotidianamente. Quale che sia la vostra idea, l’esperimento ha ottenuto un buon numero di contatti e la sovrapposizione tra i beat astratti di El-P e le rime decisamente più concrete di Bean può dirsi riuscita.

La lunga assenza dalla scena (ma in parallelo Luca Barcellona lanciava la propria carriera in altro ambito) non sembra aver intaccato le capacità dell’mc, che tra l’ironia di “Vale la pena” e l’intransigenza di “Quale ordine” tira fuori dalle scarpe tutti i sassolini accumulati, prendendo di mira le Forze Armate, la superficialità della gente, la politica (“Il caimano”, ovviamente) e, più tra le righe, l’Hip-Hop vissuto come moda. A dimostrare che “Lingua ferita” non sia un prodotto arrabattato alla bene e meglio abbiamo diversi spezzoni che, per attinenza, sottolineano le argomentazioni di Bean, la maggior parte sono estrapolati da film (c’è ad esempio un estratto di Moretti), ma troviamo anche una celebre difesa recitata da Berlusconi in Tribunale; stesso discorso per “Quale forza” e “Svegli davvero”, letture, sempre sui beat di El-P, di alcuni testi a metà strada tra poesia e racconto breve scritti da Peggy Galante. L’unica nota stonata è invece quella di El Rae Reale, i cui due featuring non appaiono particolarmente all’altezza.

La migliore introduzione a “Lingua ferita” potrete leggerla proprio sul sito di Lord Bean, il quale spiega attraverso poche considerazioni il suo ritorno, le idee che aveva bisogno di comunicare, gli stimoli in cui crede. Notevole – e non aggiungiamo altre chiacchiere.

Tracklist

Lord Bean a.k.a. Bugs Kubrick – Lingua ferita (No label 2005)

  1. Il tuo fottuto nome
  2. Laphroaig
  3. Quale forza
  4. Quale ordine
  5. Conta i lividi [Feat. El Rae Reale]
  6. Lingua ferita
  7. Svegli davvero
  8. Vale la pena
  9. Questioni [Feat. El Rae Reale]
  10. Il caimano

Beatz

Tutte strumentali edite (tratte da “Fandam Plus”, “Collecting The Kid” e “Cannibal Oxstrumentals”)