King Bleso & The Voodoo Soul Unlimited – OKU

King Bleso & The Voodoo Soul Unlimited. Avete letto bene, ma non si tratta del ritorno di Gopher, è qualcosa di diverso. Felicemente diverso e in costante cammino. Se il primo brano (“Chicken head stomp”) ha reminiscenze Unto Ke e fa da ponte tra i due mondi, quello successivo (“4 o’ clock”) introduce subito qualche novità: King Bleso suona la chitarra e canta. Un cantato, quello di Bleso, che nell’arco del disco ospita echi anche dal Blues e dal Garage Rock, per definire due estremi. Ma gli amanti del Funk non storceranno affatto il naso quando giungeranno all’ordigno che risponde al nome di “What’s my name”: tiro lento e irresistibile, clavinet, polvere, asfalto, flautone di Giulio Bianco e pure un mixaggio convincente (a opera di Sotu Tetsune).

Ma è soprattutto il quarto brano che trascina l’ascoltatore definitivamente in “OKU”, tirandolo dentro con le braccia: i tasti elettrici (tanto quelli del clavinet quanto quelli della chitarra, suonati entrambi da Bleso), le percussioni e la batteria efficacemente in rilievo e gli inserimenti di campioni eterogenei fanno di “Rock away” un pezzo piuttosto magnetico. E il disco prosegue ancora bene: “Mokele-mbembe” vede protagonista la chitarra di Sotu Tetsune (anche co-arrangiatore del pezzo), un ritmo spedito e leggero e delle curiose escursioni stile Tipsy, mentre la propulsione delle corde e della brava Suz rendono “Just because” un episodio davvero interessante, specialmente in strofa. Arrivati a questo puntom arriva qualcosa che incrina un po’ la struttura: “Sittin’ on my sofa” funziona bene nel ritornello (un po’ acido e divertente, merito anche del synth-chitarra), ma nel resto del pezzo non mi prende altrettanto; “Testifyin'” è invece un bel brano sample driven con alcune stimolanti compenetrazioni tra strati, ma in cui l’intesa tra gli artisti non suona in maniera organica (si sentano l’ingresso della tromba e ancor più la parte del sintetizzatore).

Fortunatamente, l’attenzione è presto ricatturata da “Lost in Bayanga”, batteria cadenzata e scandita, basso suonato, vibrazioni stile didgeridoo ed Elettronica da sperimentazione Rock intorno alla prima metà dei settanta: un piccolo gioiello che sembra tenere un piede in Germania e uno in Oceania. E la chiusura è in gran spolvero: ritmo sull’hi-hat, pianoforte e la brava Gloria Turrini (sapete dove l’avete già sentita?) con una canzone, “Damn, I’m so sure”, che si potrebbe inserire nel recente filone inglese a cavallo tra Soul e Pop. Le conclusioni sono facilmente intuibili e il mio consiglio è questo, facile facile: date a “OKU” il supporto che merita!

Tracklist

King Bleso & The Voodoo Soul Unlimited – OKU (La Sapore Prod. 2010)

  1. Chicken head stomp
  2. 4 o’ clock
  3. What’s my name
  4. Rock away
  5. Mokele-mbembe
  6. Just because [Feat. Suz]
  7. Sittin’ on my sofa
  8. Testifyin’
  9. Lost in Bayanga
  10. Damn, I’m so sure [Feat. Gloria Turrini]

Beatz

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fabio

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