Jedi Mind Tricks – Servants In Heaven, Kings In Hell

Voto: 4

Devo ammetterlo, non ascoltavo quest’album da un po’. Vuoi che sono uno che va a momenti, vuoi che ho avuto un’overdose dal giorno in cui qualche genio ha messo il leak su un sito, ma era già un po’ che non spolveravo il mio nuovo CD dei JMT (uscito a settembre 2006). Jedi Mind Tricks, li conosciamo un po’ tutti, dai: Louie Dogs aka Vinnie Paz e il suo produttore di fiducia nonché grande amico Stoupe formano questo gruppo dal nome molto singolare; per l’occasione, i due si sono addirittura attribuiti due nuove professioni: Servi in Paradiso e Re negli Inferi. Piuttosto drammatico, ma tipico.

“Servants In Heaven, Kings In Hell” comprende sedici tracce tutte appunto prodotte dall’Enemy Of Mankind, come da tradizione per gli album JMT (ricorderete forse il mio rammarico nel non averlo trovato nell’ultimo degli Army Of The Pharaohs), considerando i cinque skit/interlude ci fermiamo però a una decina circa di pezzi veri e propri; di questi mi sento in pieno dovere di consigliarvi: “Uncommon Valor: Vietnam Story” (lo nomino come miglior pezzo dell’album e tra i miei top 5 del 2006), “Heavy Metal Kings”, “Outlive The War” e “Gutta Music”. Quelli citati sono quattro episodi bellissimi e tutti con featuring per tre motivi: 1) gli ospiti sono in formissima (probabilmente la motivazione più incisiva), 2) Vinnie Paz sembra un altro quando non rappa da solo su una traccia di Stoupe e/o 3) non riesco più a sentire pezzi solo con Vinnie. Quale che sia la ragione, sta comunque di fatto che Ill Bill, Sean Price e R.A. The Rugged Man se lo mangiano in un boccone; l’ultimo, in particolare, tira fuori una rima incredibile su tutti i livelli, flow incredibile, storia vera (di suo padre), immaginario spettacolare, la scelta delle parole, le emozioni…è tutto da dieci e lode. Vi incollerei qui il testo ma rischiamo di congestionare la recensione.

Tornando a noi, gli altri ospiti includono i già noti amici dell’Armata Faraonica (Reef, Chief Kamachi e Crypt . che fanno la loro bella figura); non fraintendetemi, Vinnie è sempre il solito! Rima multipla, flow, stop&go e testi cattivi; qualsiasi sia il titolo dell’album, la moda del momento, la temperatura esterna e una serie di altri fattori, troverà ancora spazio per parlare della sindone di Torino e dei templi ritrovati in America Latina come del Vangelo di Giuda e, nel mezzo, infilerà sempre qualche pistola e mazza da baseball. Quindi sì, va bene, ma è anche vero che in questo caso le presenze esterne invece che togliere qualcosa, aiutano; e poi a livello di produzioni Stoupe è in gran forma.

In conclusione, direi allora che l’album è proprio quel che ci si aspetta: Rap duro su basi altrettanto dure. Promuovo i Jedi Mind Tricks come Sovrani degli Inferi, è sul Servi in Paradiso che confesso ho qualche dubbio…

Tracklist

Jedi Mind Tricks – Servants In Heaven, Kings In Hell (Babygrande Records 2006)

  1. Intro
  2. Put ‘Em In The Grave
  3. Suicide [Feat. Crypt the Warchild]
  4. Uncommon Valor: A Vietnam Story [Feat. R.A. The Rugged Man]
  5. A Blood Red Path
  6. When All Light Dies
  7. Serenity In Murder
  8. Pariah Demise (Interlude)
  9. Heavy Metal Kings [Feat. Ill Bill]
  10. Shadow Business [Feat. Crypt the Warchild]
  11. Triumph And Agony
  12. Razorblade Salvation
  13. Outlive The War [Feat. Sean Price and Block McCloud]
  14. Gutta Music [Feat. Chief Kamachi and Reef The Lost Cauze]
  15. Temples Of Ice (Interlude)
  16. Black Winter Day

Beatz

All tracks produced by Stoupe The Enemy Of Mankind

Scratch

All scratches by Dj Kwestion

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