Jay-Z – American Gangster

Voto: 4 | Reviewed by Soup Herb

<<The Michael Jordan of the mic recording>> – nulla fu mai più vero. Pensate a Jordan nelle prime stagioni in cui tornò col 45: non era più il 23 che volava distruggendo difese ovunque, ma la classe e la voglia di fare la differenza erano sempre le solite. Bene, Jay-Z nel compararsi a Jordan tanto lontano non c’è andato e lo dice uno che Jay-Z non lo ama neppure particolarmente. Poco dopo il suo ritorno con “Kingdom Come” e aver inserito quella figa atomica di Jarah Mariano in un suo video, Jay-Z prende al volo l’occasione dell’uscita di un film molto anticipato e chiama il suo nuovo album con lo stesso titolo, “American Gangster” (film che tra l’altro vi consiglio di andare a vedere quando esce in Italia).

Il disco ve lo consiglio altrettanto, perché è pieno di bei pezzi e soprattutto di un Jay-Z molto attivo. Se riuscite a vedere prima il film e poi ascoltate l’album sarebbe preferibile, altrimenti rischiate di non capire alcuni dei suoni usati. La maggior parte delle basi si rifà infatti a musiche contemporanee al tempo in cui è ambientato il film, dagli strumenti utilizzati ai campioni scelti accuratamente. Pezzi come “American Dream”, “Sweet”, “Roc Boys”, “Fallin” e “American Gangster” sono un esempio palese di quanto appena detto. Peccato, però, che il richiamo a suoni e temi del film non si protragga per la totalità della tracklist. Ci sono infatti quelli che definirei degli autentici svarioni, come “Hello Brooklyn” con Lil’ Wayne (sì, avete letto bene…), “I Know” con Pharrell e “Blue Magic” (anche se il titolo fa esplicito riferimento al film), i quali benché siano dei brani decenti tolgono molto a un insieme che altrimenti – qui lo dico e qui lo nego – sarebbe salito nelle top 3 di tutti gli album di Jay, proprio sotto “Reasonable Doubt” e “The Black Album”.

Sarebbe stato perfetto: Jay-Z in forma, basi a tema, ricercate e molto belle, pochi ospiti (oltre a Weezy abbiamo soltanto Nas su “Success” e Beanie su “Ignorant Shit”); insomma, i presupposti per un super progetto c’erano davvero tutti. Non che in parte non lo sia, ovviamente, ma sono molto tentato dal togliere gli svarioni di cui sopra e godermi quella che secondo me è un’uscita al di sopra di molte aspettative. Ah, ovviamente non poteva mancare la solita origine controversa di alcune rime di Jay-Z, che copia innegabilmente Eminem nell’apertura di “Success” con un <<I used to give a fuck, now I can give a fuck less/what do I think of success, it sucks, too much stress>>; capisco l’attinenza col titolo e ormai siamo abituati a sentirlo fare ‘sta roba, ma non se ne poteva proprio fare a meno? Bah…

Tracklist

Jay-Z – American Gangster (Roc-A-Fella Records 2007)

  1. Intro
  2. Pray
  3. American Dream
  4. Hello Brooklyn [Feat. Lil’ Wayne]
  5. No Hook
  6. Roc Boys (And The Winner Is…)
  7. Sweet
  8. I Know [Feat. Pharrell]
  9. Party Life
  10. Ignorant Shit [Feat. Beanie Siegel]
  11. Say Hello
  12. Success [Feat. Nas]
  13. Fallin
  14. Blue Magic
  15. American Gangster

Beatz

  • Chris Flame: 1
  • Diddy, LV and Sean C: 2, 3, 5, 6, 7, 9
  • Bigg D: 4
  • The Neptunes: 8, 15
  • Just Blaze: 10, 14
  • Toomp: 11
  • No ID: 12
  • Jermaine Dupri: 13
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