Invizzibl Men – The Unveiling

Voto: 4

In un famoso capolavoro cinematografico con protagonista Keanu Reeves si diceva che un déjà vu non è altro che un’imperfezione di matrix, perciò se le cose stanno così quest’album non è altro che un’imperfezione del programma citato… Non vorrei sembrare blasfemo, ma dal primo momento che ho infilato le cuffie e premuto play mi è sembrato di venire catapultato una decina di anni indietro, quando l’Hip-Hop, per come era stato conosciuto fino ad allora, stava subendo una strisciante rivoluzione che lasciò a bocca aperta tanti appassionati; mi è sembrato di rivivere l’epoca d’oro dei Company Flow e poi dei Cannibal Ox, di quel pullulare di etichette underground tra le quali, ovviamente, Rawkus e Definitive Jux. Certo, non si può dire che “The Unveiling” abbia quella stessa carica dirompente e innovatrice, ma io lo considero una diramazione di quelle pietre miliari e un omaggio ad artisti essenziali per l’Hip-Hop tutto.

Fin dal primo pezzo, “Introcutlery”, tutto cassa e niente rullante, ci si ritrova davanti a un insieme di suoni meccanici e stridenti conditi da flow incessanti e quasi confusi (in senso positivo); non è altro che l’inizio! Da “Futurama” si delineano le caratteristiche hardcore che faranno da base a tutto il lavoro di Karniege e MarQ Spekt: sample raggelanti, batterie che sfondano le casse dello stereo e linee di basso estremamente profonde. Sembra quasi impossibile, ma dal secondo brano in poi è un crescendo di qualità e potenza. “Zookeper” presenta una cassa spaventosa che martella in sottofondo e un giro di clavicembalo accompagnati da voci opportunamente robotizzate; “HipHopPSA” porta nuovi giri di pianoforte e un rullante dai decibel elevatissimi; “52 Lashings” lascia spiazzati per la totale mancanza di un rullante, compensato però dall’ennesima cassa martellante e dai mechanical sound tanto cari a El-P.

Pensate sia tutto qui? Niente affatto. La sesta traccia, “Jimmy Swagger”, si basa su giri di voci Soul che sembravano introvabili su un album del genere, ma non vi preoccupate, il loro taglio e il battito sincopato vi riporteranno in atmosfere spaziali e per niente soft. La traccia successiva (“T-Rex”) propone l’ennesimo cambio di ritmo, caratterizzato da base e flow velocissimi nonché dalla presenza del mitico C-Rayz Walz, che in questi ambienti claustrofobici ci sguazza di gran gusto. Da qui in poi la scaletta non è così shockante (per fortuna, altrimenti l’infarto era dietro l’angolo…), eccezion fatta per “Mightybroady”; ma lo standard è ancora parecchio interessante. I due rapper non sono dei pesi massimi come alcuni ospiti (vedi Vast Aire, presente proprio su “Mightybroady”), però sanno il fatto loro e possiedono uno stile perfetto per le sonorità scelte; adeguato è anche il lavoro di tutti coloro che si alternano alle macchine, senza eccezioni.

In conclusione: ottimo lavoro, sia per i ricordi che procura che per l’anticonformismo che lo contraddistingue.

Tracklist

Invizzibl Men – The Unveiling (Green Streets Entertainment 2008)

  1. Introcutlery (The Warm Up)
  2. Futurama
  3. Zookeeper [Feat. Vordul Mega]
  4. HipHopPSA
  5. 52 Lashings [Feat. Billy Woods]
  6. Jimmy Swagger
  7. T-Rex [Feat. C-Rayz Walz]
  8. Darkroom (Red Warfare Sessions)
  9. Thin Air
  10. Mightybroady [Feat. Broady Champs and Vast Aire]
  11. Stories Of A Ghost
  12. Neon Mud
  13. Ten Years Later [Feat. Akile Nuru and Access Immortal]

Beatz

  • Jaz Infinite: 1, 5
  • Tef: 2, 12
  • Illastrate: 3, 7, 9
  • Dj Wreckon: 4
  • Khalid Salaam: 6, 13
  • Omega One: 8
  • Amdex: 10, 11
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Cazza

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