Intervista a Boom Bip @ Teatro Comandini – Cesena (14/04/2007)

Appena finito il suo live, sono riuscita a strappare questa lunga intervista a Boom Bip, fatta nei camerini del Teatro Comandini di Cesena sorseggiando del pessimo scotch…

Blema: dunque, prima di tutto sei soddisfatto della tua esibizione e della risposta del pubblico?
Boom Bip: sì! E’ stato bello suonare qui, c’era un sacco di gente che ballava, che è una cosa che mi piace perché vuol dire che al pubblico piace quello che stai facendo. E’ meglio quando le cose vengono fuori con più energia e che non si instauri un’atmosfera a bassa tensione. Questa volta, ho proprio voluto fare in modo che accadesse, che la situazione fosse più eccitante.

B: ieri eri a suonare a Roma al Brancaleone, che è un locale dove si sono esibiti anche Nobody, RJD2, Four Tet e altri tuoi colleghi. Quella è la location diciamo tradizionale per delle serate di Elettronica/Hip-Hop, invece questo è un piccolo teatro, dove che io sappia di solito non fanno serate così invitando grandi nomi. Hai sicuramente trovato delle differenze rispetto alla quantità e alla qualità del pubblico, che effetto fa? Una persona che va in un posto come il Brancaleone probabilmente ci va perché ti conosce, mentre qui…
BB: hai assolutamente ragione. Io vengo da un posto simile a questo, dove si pubblicizzano le serate sui flyer ed è emozionante essere la novità. E’ un’esperienza interessante quella di arrivare in una piccola città. Mi piace molto, è una gran cosa, c’è gente che sa apprezzare di più e, quando assistono a uno spettacolo, sono molto ingenui, mi piace. Non importa la quantità del pubblico, ma la qualità dello spettacolo. Può anche esserci poca gente, ma l’importante è che siano entusiasti. Se la sala fosse stata piena, tutti avrebbero ballato. E’ molto emozionante, ho sentito che si stavano divertendo e questo ha reso lo show davvero bello.

B: hai scelto di fare un concerto strumentale senza portarti nessun mc – chessò, un Doseone non ci sarebbe dispiaciuto… (ridiamo entrambi, ndBlema). Non hai suonato quasi niente del tuo repertorio più datato e targato Hip-Hop, è stato uno spettacolo di pura Elettronica: puoi spiegarci il perché di questa scelta?
BB: credo di averlo fatto perché sto tornando nuovamente alla dj culture. C’è un ritorno a quel periodo in cui tutti andavano a sentire i dj, verso la metà degli anni ’90 erano tutti coi piatti a scratchare e via. Adesso, a dieci anni di distanza, è più una questione di animare la festa, far ballare la gente… Ho voluto fare un po’ questo con il mio show, cercando di non renderlo noioso da seguire ma emozionante, creando un’atmosfera da festa, questo è il modo in cui riesco a connettermi con la gente, facendo anche un po’ di spettacolo.

B: però non hai abbandonato del tutto l’Hip-Hop. Nobody mi ha raccontato del nuovo album di Busdriver, per il quale hai fatto un po’ di produzioni…
BB: sì, ho prodotto quattro tracce, Nobody sei o sette. E’ una cosa bella e inaspettata tornare a produrre Hip-Hop, perché sono stato fuori dalla scena per tanti anni. Ho sempre lavorato con persone che non sono puramente Hip-Hop, ovviamente sto parlando di rapper come Dose, Buck 65… Gente che apprezzo molto per il loro essere diversi.

B: ogni volta che mi è capitato di chiacchierare con artisti californiani, viene sempre fuori un concetto di musica universale – non m’importa come venga classificato quello che faccio, la mia è musica, poi non importa se è Hip-Hop, Elettronica, Progressive o altro…
BB: sì, tutti quelli che ascoltano la mia nuova musica dicono che non somiglia a quello che facevo in passato, ma sono sempre io, con le mie sfaccettature. Faccio musica ma non m’interessa di come poi venga classificata. Sono opinioni, io apprezzo tutti i generi musicali, prendo spunti qua e là per fare quello che faccio, sperando che alla gente piaccia. E, se non piace, la cosa non mi tocca molto, era quello che volevo fare e mi sono divertito.

B: sei uno dei pochi grandi artisti californiani che non fa parte della Project Blowed. E’ una tua scelta?
BB: non mi sono trasferito a Los Angeles, non vivo lì. Lì conosco la gente, ma alla fine Buck 65 è l’unico con cui ho avuto molto a che fare, anche con Nobody, che è abbastanza famoso, apprezzo davvero molto il suo lavoro. Ma non faccio parte della scena Hip-Hop losangelina.

B: io ad esempio non riuscirei a immaginarmi un Planet Asia su una tua strumentale…
BB: eh sì. Ma sarebbe una figata, perché mi piacciono queste cose. L’Hip-Hop è come un boys club, i cui componenti non amano molto vedersi crescere e cambiare, scambiarsi pareri. Se qualcuno cambia, gli altri non apprezzano, sono molto orgogliosi, si insultano a vicenda ogni volta che qualcuno fa qualcosa di diverso o lavora con qualcun’altro. E credo che Busdriver abbia un bel coraggio a partecipare alla Project Blowed; sai, nel suo nuovo disco, una delle tracce che gli ho prodotto è quasi Pop, con un bel cantato. Mi piace il fatto di poter cambiare, variare; e questo nel circuito Hip-Hop non è visto bene, ma non puoi rimanere allo stesso punto per sempre. L’Hip-Hop non era nostro neanche nei primi anni ’90, quando lo facevamo tutti, quindi è stupido per chi fa parte del circuito oggi avere questa specie di ligia riverenza verso qualcosa che non è neppure veramente loro e criticare gli altri solo per il fatto che vogliono fare qualcosa di diverso e nuovo. Non ne hanno il diritto. Se qualcuno come El-P mi chiede cosa cazzo faccio nell’Hip-Hop, la mia risposta è fuck you, di cosa stai parlando? Non sei tu a dovermi giudicare. Scrivilo nell’intervista! Ho sempre pensato che sia una forma d’arte incredibile, amo così tanto l’Hip-Hop che odio quando la gente rivendica qualche proprietà sul genere e decide cos’è e cosa non è Hip-Hop. Magari succede in tutti i campi, nel Jazz, nel Country…

B: tornando a parlare dei tuoi vecchi lavori… “Circle” è stato fatto in Inghilterra e, quando penso alla UK, penso alla Ninja Tune. Non hai mai pensato di collaborare con qualcuno di loro, ad esempio Vadim, Amon Tobin…?
BB: no, nel senso che conosco questi tizi, mi piacerebbe collaborarci, ma non ne abbiamo mai parlato, non c’è mai stato un progetto. Dipende, sono sempre stato un grande fan della Ninja, è una grande etichetta, una delle prime label a cui mi sono sentito affine. Quando ho iniziato a fare il dj nei primi anni ’90, ascoltavo un sacco di roba loro: Amon Tobin, Coldcut, Vadim, Kid Koala, tutti quanti. Mi piaceva così tanto quella musica, sono proprio un loro grande fan!

B: c’è qualche altro progetto simile a quello che avevi realizzato con Doseone?
BB: ho un nuovo progetto in collaborazione con Gruff Rhys dei Super Furry Animals. Quando collaboro con le persone, mi piace far vedere cosa sono in grado di fare. Collaborare con Vadim sarebbe strano, perché sappiamo fare le stesse cose. Mi piace di più lavorare con persone che sanno fare quello che io non sono capace di fare, quindi rappare e cantare. Come ad esempio coi Super Furry Animals, quel lavoro è una sfida per me ed è qualcosa di molto diverso, loro hanno un background Pop/Rock, io uno che va dall’Elettronica all’Hip-Hop, insieme potremmo fare qualcosa di veramente interessante, non ho idea di cosa ne verrà fuori, è imprevedibile. Se invece lavorassi con qualcuno come Roots Manuva o Vadim, si riuscirebbe a immaginare cosa uscirebbe fuori e la gente non sarebbe più così sorpresa. Probabilmente è svantaggioso che la gente non sappia mai quale sarà la mia prossima mossa, ma va be’…

B: e invece con la Mush Records? E’ uscito qualcosa di tuo con loro, ma non hai fatto tantissimi lavori con gli artisti che ne fanno parte.
BB: no, non con loro in particolare, l’unica cosa che ho fatto è stata quella di realizzare dei remix per Her Space Holiday. Comunque no, non ho lavorato molto con gente della Mush. Nei miei dischi non compaiono mai tante persone a fare collaborazioni, una o due per volta, di solito, ma si tratta più di cantanti Rock, Pop, Folk…

B: hai mai prodotto un beat solo con strumenti musicali acustici? Hai mai studiato qualche strumento?
BB: cerco di usare sempre strumenti musicali ma no, io non ne ho mai studiato alcuno. Non sono bravo in questo. Per due anni ho preso lezioni di batteria, lezioni di chitarra per due settimane, ma avevo tipo 14 anni. Gli altri due ragazzi della band hanno studiato musica e ne parlano sempre, ma io non ho idea di cosa si dicano. E’ molto strano, perché loro mi dicono quali accordi e quali note sto suonando.

B: però non sei uno che campiona molto.
BB: esatto, se campiono lo faccio molto poco, solo qualcosina di batteria. Al 95% è tutto creato dal nulla.

B: se dovessi nominare il tuo produttore preferito di sempre, chi si aggiudicherebbe il titolo?
BB: ho sempre reputato Luke Vibert una gran persona e ovviamente il grande Aphex Twin, uno da cui ogni volta si sente qualcosa di nuovo, che ti mette alla prova, e Timbaland. Amo Timbaland. Nel contesto non Hip-Hop, ad esempio dell’Elettronica, persone come Brian Eno e tra i contemporanei Jimmy Edgar, che ha suonato ieri sera. Sono persone che più conosco e più ne apprezzo la musica… Non so chi altri potrei dire…

B: c’è qualche mc o musicista con cui ti piacerebbe lavorare?
BB: non lo so. Ci sarebbero milioni di persone, ad esempio lavorare con Björk sarebbe incredibile!
B: mi dici Björk e io penso al suo nuovo album, “Volta”…
BB: l’ho sentito, ho fatto un remix.
B: che è sull’album?
BB: no, non è sull’album, ma uscirà tra poco, ancora non sono sicuro di quando. Ho fatto un remix buffo, tipo un happy hardcore, mi sono divertito molto. Björk ha lavorato con Timbaland a questo nuovo album, è pazzesco! Potrebbe essere terribile, probabilmente lo sarà… O bellissimo, non si sa. Comunque, non mi viene in mente nessuno con cui vorrei proprio collaborare a tutti i costi.
B: forse perché l’hai già fatto?
BB: sì, è già successo. Voglio lavorare prima coi miei amici e poi forse con altri, quando penso a collaborare con altri credo che prima di tutto ti devi stimare a livello personale. Non ascolto così tanta musica come invece tutti pensano. Ascolto molto alcuni specifici lavori a cui sono affezionato e divento un po’ fanatico nel mio ascolto. Ci provo, ma non è che ce ne siano tanti che mi fanno proprio perdere la testa e dire: voglio assolutamente lavorare con loro!

B: come ultima cosa, ti chiedo un’anticipazione sulle tue nuove uscite e progetti.
BB: il progetto più prossimo a concretizzarsi è l’uscita del mio nuovo EP. Non credo che uscirà a Los Angeles, forse in UK. Poi abbiamo il remix del primo singolo che esce per i Neon Neon che siamo io e Gruff Rhys dei Super Furry Animals. Abbiamo tanti amici che hanno collaborato, Spank Rock, The Magic Numbers, Har Mar Superstar, un duo chiamato Yo Majesty e Fat Lips dei Pharcyde. Questo è Neon Neon, il primo singolo uscirà nell’estate 2007 ed è sul MySpace. Il singolo è con Spank Rock e Har Mar Superstar, di cui probabilmente faremo un video e che uscirà ufficialmente tra un anno. E poi abbiamo un altro album a cui finiremo di lavorare durante l’autunno e uscirà nel corso dell’anno. Cos’altro? Ti ricordi qualche altra cosa, Ali (dolce metà di Boom Bip, ndB)?
Ali: l’India!
BB: ah, sì, forse andrò in India per un progetto musicale ma non è sicurissimo. Poi con gli Har Mar Superstar farò una parte del loro album e usciranno poi dei remix che ho fatto io. Penso che sia abbastanza roba, no?

B: decisamente, grazie per l’intervista!

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