I Am Legion – I Am Legion

Voto: 4

Noisia più Foreign Beggars. E niente, la recensione finisce qui. Ma chi diav?!… Ma sai che non sono affatto sorpreso che tu non li conosca? Urge introduzione: i primi sono un trio di producer con base a Groningen (i Dope D.O.D. son del palazzo accanto) dalle sonorità prettamente Drum’n’Bass, ma con viaggi niente male in Dubstep, Ambient, Glitch, Grime, House, Breakbeat, eccetera eccetera. Praticamente stringere tutto a pochi generi è un dispiacere in questo caso: stiam parlando di musica a 360°, punto. Un aiutino: li hanno chiamati a dirigere la colonna sonora del videogame “Devil May Cry”, che puoi benissimo spararti senza joystick in mano. I secondi sono un duo di mc’s londinesi (tre con Dj Nonames, che attualmente è in apertura al tour I Am Legion), forse più facilmente conosciuti dalle teste Rap: esatto, il nanetto pazzo dai lineamenti indiani e il suo amico negraccio, proprio loro, extrabeat, liriche futuristiche e attitudine live devastafolle, due tra i principali esponenti negli ultimi anni della Bass Music internazionale.

Entrambi i nomuncoli del primo rigo giocano (this is more than a game! – ops, scusa Orifice), lavorano alla faccenda musicale da un bel po’ e prima di quest’album omonimo sotto la label di Skrillex (eggià) avevano lo zaino pieno di pezzoni in play dalla jam Hip-Hop al rave fino ai club più tamarri. “I Am Legion” nasce in segreto: comunicato stampa, countdown sul sito ufficiale, singolo d’anteprima in free download, video d’anteprima, uscita. Il bimbo ha visto la luce grazie a delle grandi scopate di qualche anno prima, tipo questa, quindi l’album in questione ci si aspettava fosse un’orgia violenta – e così è stato, anche se al primo ascolto può non sembrare. Il disco è potente ma saggio, raw ma elegante; non cade nei diffusissimi burroni dell’ovvio, ovvero ciò che l’ascoltatore un po’ s’aspettava dall’accoppiata. S’è ampiamente dimostrata grande maturità, acquisita in anni di miriadi di uscite discografiche e live ovunque. Scorre tutto abbastanza fluido, grazie anche ai particolari intermezzi non vocali: il tappeto Mercurial Grime-tech dei Noisia, come li definisce Vibe, dà possibilità ai Foreign di tirar fuori il meglio, seppure talvolta sperimentando, non fallendo quasi mai. Flow, tecnica e stile: chevvelodicoaffare.

Più che altro potremmo stare a sindacare su alcuni argomenti trattati, ma un bel ‘sticazzi non ce lo leva nessuno, fondamentalmente è un lavoro dal Rap sì mentale ma non completamente, non esattamente basato sul far capire al moshpit sotto al palco cosa stia dicendo Metropolis mentre volano cocktail e corpi sudati s’incontrano dolcemente, altrimenti commissionavano beat ad Apollo Brown. Forse le liriche più belle sono in “Choosing For You”, primo pezzo Trap della storia a non stancarmi – e uso il termine Trap per una maggiore comprensibilità (se vi dicessi Dirty South?). Arrivi poi alla traccia numero quattordici e ti sconvolge, finisci di ascoltare il disco per educazione e la prima che riascolti è appunto quella con l’unico featuring Rap, “Dust Descends”, rime taglienti e atmosfera scura su un’anima Neurofunk di livello alto, ma alto alto. Dopo vari ascolti, è normale capire meglio quale lingua stia imparando a blaterare il bambino e quindi è più facile trovare qualcosa che skipperai molto volentieri. Il filth di “Powerplay” è eccessivo, anche se è uno dei brani più trascinanti; s’intravede a tratti (molti) in “Warp Speed Thuggin'” e “Foil” un non so che di mal riuscito misto a perché?. Il primo esempio spezza di botto la scia intrapresa e il secondo resta a galla solo perché è la traccia di chiusura.

Nonostante ciò, sarò anche di parte avendo visto i cinque tipacci nel macello dell’unica data italiana, ma ‘sto lavoro spinge, va acquistato nonostante Sonny Moore si prenda una percentuale e ascoltato non una sola volta (fondamentale), assumendolo a dosi massicce come l’MD in questo genere di serate, con relativi oceani di sob (non sub).

Tracklist

I Am Legion – I Am Legion (OWSLA/Division 2013)

  1. Intro
  2. Farrda
  3. Make Those Move
  4. Upper Ratio
  5. Jelly Fish
  6. Ice
  7. Blue Shift
  8. Loose On The Leaves
  9. Choosing For You
  10. Warp Speed Thuggin’
  11. Stresses, Pt. 1
  12. Stresses, Pt. 2
  13. Sunken Submarine
  14. Dust Descends [Feat. Strange U]
  15. Powerplay
  16. Foil [Feat. D.Ablo]

Beatz

All tracks produced by Noisia

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DATA DI NASCITA 1° novembre 1987 PROFESSIONE vivere PASSIONI costanti tentativi di aumento del Q.I. personale PROGETTI PER IL FUTURO il futuro non esiste NELLO STAFF DAL novembre 2013

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