Hip Hop Kemp 2008: interviste ad Akrobatik e Mr. Lif/Slug/Wax Tailor

Presenti all’Hip Hop Kemp 2008, tenutosi a Hradec Králové (in Repubblica Ceca) dal 22 al 24 agosto, i vostri Blema e Al-X ne hanno approfittato per avvicinare qualcuno dei tanti artisti in cartellone e improvvisare le chiacchierate che vi apprestate a leggere*…

Intervista ad Akrobatik e Mr. Lif (23/08/08)

BlemAl-X: in questo momento siete in tour in Europa?
Akrobatik: sì, non passiamo per l’Italia ma andremo in Olanda, Croazia, Bosnia, Germania, Danimarca e Svizzera. Veniamo in Europa quasi ogni anno e continueremo a tornarci, è sempre divertente, specialmente l’Hip Hop Kemp.

BA: Fakts One non è qui con voi, eppure è appena uscito il suo nuovo album. I Perceptionists torneranno a fare qualcosa insieme?
Mr. Lif: purtroppo, Fakts si è ritirato dal gruppo, ma io e Akro stiamo ancora rappresentando i Perceptionists. Dovevamo immaginarcelo, i nostri programmi erano sempre così pieni, quando ero pronto a scrivere canzoni era occupato lui e viceversa… Non riuscivamo ad avere tempo. Comunque, usciamo ancora con lui e ne parliamo, credo che nessuno di noi voglia lasciar perdere…
A: no, no, è ancora nei miei progetti! Due mesi fa, Fakts è venuto da me a dirmi come va? Dai, prendiamo dei beat, facciamo qualcosa… E io ho dovuto rispondergli sì, ma prima devo fare questo, questo e quest’altro. Adesso i ruoli si sono capovolti, io aspetto solo che lui sia pronto. Credo che fra qualche mese qualcosa insieme si farà.

BA: i Perceptionists sono un trio che esce sotto la Def Jux ma tu, Akro, non hai mai realizzato un album con quest’etichetta, come mai?
A: è vero. La Def Jux ha una gran numero di artisti e non penso che ai tempi in cui ero pronto a far uscire un album da solista, loro sarebbero stati in grado di darmi tutta l’attenzione di cui avevo bisogno. Mi sembra che ai tempi avessero i Cannibal Ox, un nuovo album di Aesop Rock… Avevo bisogno di un’etichetta che concentrasse la propria attenzione sul mio album, probabilmente è questo il motivo per cui non sono mai uscito sotto Def Jux. Ma a me piace lavorare con loro, se ci sarà un nuovo album dei Perceptionists, ci sono buone probabilità che esca ancora con la Def Jux.

BA: qual è quel valore assoluto (“Absolute Value” è il titolo del suo ultimo album – ndBra) che stai cercando, che cerchi di raggiungere?
A: che domanda difficile… Io, come artista, cerco di fare musica che tutti possano ascoltare, non ho uno stile specifico che mi caratterizzi e penso di aver tirato fuori tutti i miei aspetti artistici. Se qualcuno chiede che tipo di rapper è Akrobatik, la risposta è che dipende da quale canzone stai ascoltando.
BA: “Absolute Value” sembra un’espressione di purezza, eppure l’album è tutto fuorché puro…
A: non sto cercando la purezza, il valore assoluto è un concetto matematico. Se hai 5 o – 5, il valore assoluto è comunque 5. Quindi il concetto è che, positive o negative, devi prendere le situazioni così come vengono. Se ti si presenta una situazione negativa, non è detto che questa ti danneggi. Molte delle vicende negative della mia vita si sono rivelate eventi importanti, che mi hanno insegnato qualcosa, mi hanno permesso di conoscermi meglio. Se tutta la mia vita fosse stata piena di eventi positivi, non so se avrei potuto definirla una vita felice, proprio non lo so… Se non potessi guardare a ciò che le situazioni negative mi hanno insegnato, non potrei spiegarmi come sono arrivato fin qui, sono cose che mi hanno aiutato. Quindi “Absolute Value” significa che tutto ciò che ci capita, tutto ciò che facciamo, è importante perché influenzerà tutto ciò che verrà.

BA: il concerto che abbiamo appena visto è stato dei Perceptionists, non di Akrobatik che presenta “Absolute Value” e Mr. Lif che fa i suoi pezzi più famosi. Come mai?
ML: sai, è difficile perché ci hanno dato quaranta minuti – e non a testa! Quindi abbiamo preferito divertirci…

BA: è meglio un live come solisti o insieme?
ML: io direi insieme, perché ci capiamo al volo, sappiamo come stare su un palco e in due è più facile, mi incoraggia a dare il meglio. Se sono da solo, devo sforzarmi molto di più per avere la giusta energia. Poi non so…
A: io credo che sia un segno di maturità, quello di essere in grado di unirsi per dei tour. E’ anni che lo facciamo e sembra che tutto sia cominciato ieri. Preferisco decisamente un live in gruppo, mi piace l’idea che ci sia più roba sul palco, la chimica che si viene a creare… E’ anche più facile entrare in contatto col pubblico, in due l’intensità del concerto è doppia.

BA: classica ultima domanda. Riguardo ai vostri progetti futuri, cosa potete anticiparci?
A: come sapete, di recente è uscito con Fat Beats il mio album “Absolute Value”, ho appena finito un mixtape che si chiama “Decade Of Destruction” che uscirà presto, riassume i miei dieci anni nel business. Di cose nuove nuove… Be’, ho appena iniziato un paio di pezzi per il mio prossimo album, per cui sono molto emozionato. Quando sarà pronto, ci saranno i Perceptionists pronti a partire. Sono occupatissimo!
ML: io ho un piccolo progetto che si chiama “I Heard It Today”, che consiste nel far uscire ogni tre settimane una o due canzoni, ognuna parlerà di un tema politico che influenza il mondo. A dicembre probabilmente farò un singolo in cui parlo del nuovo Presidente e delle prospettive per il futuro, sarà un anticipo dell’album che uscirà guarda caso il 28 gennaio e si chiamerà appunto “I Heard It Today”.

Intervista a Slug (24/08/08)

Poco prima di salire sul palco dell’Hip Hop Kemp, Slug ci ha concesso qualche minuto per una breve intervista. Peccato per Ant, che non abbiamo fatto in tempo a chiamare nei camerini per partecipare…

BA: qual è la filosofia del “When Life Gives You Lemons, You Paint That Shit Gold”?
Slug: la filosofia è quella dell’ottimismo! Prendi quello che hai e rendilo migliore, anche quando hai molto poco. Per quanto mi riguarda, è la filosofia dell’Hip-Hop, rappresenta com’è cominciato: gente che non aveva niente si procurava quello che poteva per organizzare un party, divertirsi e dimenticare per un po’ che non aveva i soldi per pagarsi la bolletta dell’elettricità.

BA: l’album suona molto diverso dai precedenti, come siete arrivati a questo stile?
S: questa volta abbiamo campionato strumenti dal vivo, ad esempio avevamo gente che veniva a suonarci le linee di basso e noi le campionavamo. Invece di tagliare un campione da un disco, lo prendevamo da uno strumento suonato direttamente lì in studio.

BA: e invece Lucy Ford, alla fine, cosa rappresenta? Qualcuno ha associato il nome a Lucifero, il che è stato smentito…
S: no, è vero, è una metafora per il Diavolo, la versione femminile del Diavolo. Lucy Ford/Lucifer. E avevo anche una gatta che si chiamava Lucy Ford, l’ho persa e… Sì, lo so, è stupido ma io sono così!

BA: perché l’idea di tributare Christina Ricci e Lisa Bonnet (è il progetto Felt, con Murs – ndB)?!
S: perché entrambe hanno avuto un momento di crisi, di declino, nelle loro carriere di attrici. Quindi io e Murs abbiamo deciso di dedicare loro un album ciascuno perché magari potesse aiutarle! In effetti è servito per Christina, è tornata sugli schermi… Stiamo ancora aspettando i risultati per Lisa Bonnet! Quando la sua carrierà si riprenderà, faremo un terzo volume di Felt…

BA: ci anticipi qualche novità Rhymesayers?
S: tra un mese uscirà il nuovo disco di Jake One, un producer album cui partecipa molta gente. Poi il nuovo di Abstract Rude uscirà nella prima metà del 2009, così come quello di P.O.S. e Blueprint.

Intervista a Wax Tailor (22/08/08)

Approfittando del ritardo della line-up del primo giorno del Kemp, familiarizziamo col disponibilissimo Wax Tailor, che riusciamo a intervistare attraverso le transenne e nel bel mezzo di un concerto di una crew local…

BA: com’è essere in un contesto così grande com’è quello dell’Hip-Hop Kemp?
Wax Tailor: siamo felici di essere qui, perché è un festival Hip-Hop e a noi capita più spesso di essere in contesti Rock o Dance che non Hip-Hop. Ma le radici di tutta la mia musica sono Hip-Hop e quindi è importante per me essere qui.

BA: pur essendo francese, stilisticamente sei molto distante dalla scena Hip-Hop della tua nazione…
WT: è vero. In Francia tempo fa abbiamo avuto i French Music Awards e io sono stato nominato nella categoria Dance, è stato strano per me stare tra David Guetta e Bob Sinclair… Mi sono chiesto cosa ci faccio qui?! E’ anche vero che nelle sezioni Dance dei negozi di dischi trovi Dj Shadow e molti altri, quindi credo che per il pubblico valga questa logica. Ma le mie radici restano Hip-Hop.

BA: i tuoi album hanno titoli malinconici – “Tales Of The Forgotten Melodies”, “Hope & Sorrow”… Rispecchiano la tua personalità? Che tipo di persona sei?
WT: sì, sono decisamente un tipo malinconico, anche quando faccio delle tracce allegre la gente mi dice che non lo sono! Soprattutto su “Tales…” volevo un clima malinconico, come la colonna sonora di un film. E’ una cosa che ho sempre cercato di fare, musica che dia emozioni e arrivi a toccare la gente nel profondo e nel quotidiano. E’ come quando leggi un romanzo e ti immagini la storia, penso che con la musica si possa fare lo stesso.

BA: nel tuo ultimo album hai scelto soprattutto voci femminili, sia per il cantato che per il Rap. Come mai?
WT: perché erano belle ragazze! (ride – ndBA) No, scherzo… Parlando seriamente, non è stata una cosa decisa a priori, però ho realizzato che la musica che sto facendo si adatta meglio a quel tipo di voci. Inoltre, è interessante sentire come potrebbe essere l’Hip-Hop da un punto di vista femminile. Io penso che nell’Hip-Hop ci si sia stufati di tutti i cliché sulle donne, sulla visione della donna. Poi credo sia anche una cosa personale, perché io ad esempio sono stato cresciuto da mia madre e ho molto rispetto per lei, per cui trovo importante dare un’altra immagine delle donne.

BA: Wax Tailor ora è una persona o un progetto?
WT: ci sono due aspetti, uno è lo studio moment, al momento sto preparando il mio prossimo album che è molto personale, solista, sto da solo in studio per mesi, settimane… L’altro aspetto è quando sto finendo un album e ho dei musicisti, un flautista, una cantante, un mc, un ragazzo che si occupa dei visuals… Siamo un po’ come una famiglia in viaggio, infatti negli show sembriamo una band.

BA: hai fatto diversi video, ti cimenti tu stesso con questo mezzo?
WT: ho partecipato alla realizzazione di alcuni video, non per tutti, preferisco collaborare. E’ interessante per me avere questa simmetria di musica e immagini.

BA: quali sono gli artisti a cui ti ispiri maggiormente?
WT: be’, è una domanda difficile perché ascolto un sacco di musica ed è come quando guardi tanti film e qualcuno ti chiede qual è l’ultimo che hai visto? e non sai rispondere! Penso che Danger Mouse sia brillante e poi ascolto roba che credo sia l’unico al mondo a conoscere…

BA: quali sono le tue prossime mosse, nella musica?
WT: quest’anno volevo fare un sacco di remix, ma sono stato molto occupato e non è stato facile trovare il tempo per farli, ho solo fatto un remix per Nina Simone per un progetto, poi lavorerò con altri gruppi. Ma ora sono molto concentrato sul mio nuovo lavoro.

*si ringrazia DB dello StreetBeat Team per la registrazione.

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