Group Home – Livin’ Proof

Voto: 5

Nel corso degli anni l’Hip-Hop ha sganciato un numero di dischi enorme, alcuni (tanti) legati a un preciso momento ed altri (pochi) capaci di sopravvivere al trascorrere del tempo. “Livin’ Proof” è appunto tra i secondi, titolo basilare che non può mancare nella collezione di chi intenda avere a portata di mano le opere più significative del decennio scorso. I Group Home, fino ad oggi autori di due sole uscite in gruppo, non sono certo tra le formazioni più conosciute della scena, tuttavia meritano di essere annoverati tra i grandi proprio grazie al loro felice esordio, il quale riassume in sé gran parte delle caratteristiche che ci si aspetta di trovare in un progetto orgogliosamente underground: la furia di due mc’s che non vanno mai per il sottile e il supporto di strumentali all’altezza, capaci di non sgonfiarsi dopo tre ascolti.

I G.H. sono Lil’ Dap e Melachi The Nutcracker, il primo ha una voce un po’ stridula e sgraziata, il secondo è dotato di un flow più cadenzato e ritmico; due modi di attaccare il microfono completamente diversi e che – forse proprio per questo – si fondono tra loro come due metalli preziosi in una lega solida e inossidabile. I beat, però, sono qualcosa di addirittura fenomenale, un vero spettacolo, dato che – tolte due sole prove – la mano è quella di Dj Premier, che assieme al compare Guru è anche produttore esecutivo di “Livin’ Proof”: il suo gusto intriso nei suoni black, i loop grassi e le batterie robuste sono elementi inconfondibili e qui distribuiti con un tocco che raggiunge l’assoluta perfezione.

All’epoca – quasi otto anni fa – l’album venne spinto tanto dalla titletrack, un brano fantastico, scandito da una base scarna e ipnotica che permette a Dap e Melachi di scatenarsi (e Preemo, intanto, nel ritornello scratcha life as a shorty shouldn’t be so rough, barra di Inspectah Deck tratta da “C.R.E.A.M.”). Difficile fare distinzioni, considerata la sequela di gioielli disponibili: “Serious Rap Shit”, fantastica base prodotta da Guru, il quale rappa anche una strofa da pelle d’oca; “Suspended In Time”; “Sacrifice”, che ha una tesa atmosfera da duello metropolitano; “Up Against The Wall”, più rilassata nella versione Low Budget Mix; “Baby Pa”, “2 Thousand” e “Supa Star”, trittico che non lascia tregua al side b di “Livin’ Proof”.

Grazie ai Group Home lo stile della Gang Starr Foundation trova altra linfa vitale, confermando i numerosi assi nella manica posseduti. Duro, ignorante, spigoloso, hardcore fino al midollo, l’Hip-Hop di Lil’ Dap e Melachi non ammette mezze misure e a noi piace esattamente così, perché pur ascoltandolo da tanto non ci stanca proprio mai.

Tracklist

Group Home – Livin’ Proof (Payday 1995)

  1. Intro
  2. Inna City Life
  3. Livin’ Proof
  4. Serious Rap Shit [Feat. Guru and Big Shug]
  5. Suspended In Time
  6. Sacrifice
  7. Up Against The Wall (Low Budget Mix)
  8. 4 Give My Sins
  9. Baby Pa
  10. 2 Thousand
  11. Supa Star
  12. Up Against The Wall (Getaway Car Mix)
  13. Tha Realness [Feat. Jack The Ripper and Smiley The Ghetto Child]

Beatz

All tracks produced by Dj Premier except tracks #4 by Guru and #8 by Big Jaz

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