Geto Boys – The Geto Boys
Il periodo durante il quale i Geto Boys portano la città di Houston e il malfamato quartiere del 5th Ward nella mappa dell’Hip-Hop corrisponde al più alto regime del Rap estremo, sia a livello di fama sia a livello di produzione musicale. Il gruppo è il tentativo ben riuscito di quattro ragazzi che vogliono portare su CD vicende quotidiane prive di fronzoli, diverse sono le personalità che Scarface (qui all’inizio di una grande carriera), Bushwick Bill e Willie D, con Ready Red dietro i piatti, intersecano in questa violenta manciata di ritratti del ghetto, parola che non a caso risuona in continuazione in questa ora di sconvolgente musica da strada.
E la parola sconvolgente non è qui usata a caso perché anche questo disco, come altri usciti nello stesso contesto, va trattato giudicando liriche e sonorità in maniera del tutto disgiunta, visto che tanto geniale è qualche trovata che ritroviamo a fare da base ai racconti terrificanti dei tre quanto allucinanti sono alcuni dei testi che compongono il duro ritratto urbano dipinto. Lo spirito del disco è intuibile scorrendo i titoli stessi, il benvenuto che i Boys elargiscono all’ascoltatore ha un impatto duro e immediato, come le invettive (una su tutte quella contro la censura) che “F#@* ‘Em” contiene contro chiunque abbia voglia di mettersi contro di loro, radio, giornali e politici su tutti. “Mind Of A Lunatic” ci accompagna in un viaggio quasi allucinogeno all’interno della mente di un serial killer con tanto di (evitabili) dettagli di perverse fantasie, “Life In The Fast Lane” è un racconto personale di Scarface sul suo modo di fare soldi prima di approdare al Rap, “Gangsta Of Love” è colma di sesso esplicito e “Size Ain’t Shit” è la risposta di Bushwick all’ilarità che durante la vita ha dovuto sopportare a causa della sua altezza.
Musicalmente le gemme da ricordare sono diverse, anche perché l’intervento del genio di Rick Rubin alla produzione è tangibile: siamo pur sempre nel sud degli Stati Uniti, per cui qualche armonica Country e uno splendido campione adattato dalla sempreverde “Sweet Home Alabama” ci stanno più che bene, la scelta delle basi è molto varia e pesca moltissimo dal Blues, inserendo qua e là diversi riferimenti estrapolati dallo stesso film che dà il nome a Scarface, il quale gode del suo momento celebrativo nella traccia omonima.
Valido come pochi a livello sonoro, come altri suoi simili quest’album avrebbe meritato un voto più alto se in certe fasi non fosse caduto nel cattivo gusto: ma questa è musica che la parola compromesso non sa cosa voglia dire…
Tracklist
Geto Boys – The Geto Boys (Rap-A-Lot Records/Def American Recordings 1990)
- F#@* ‘Em
- Size Ain’t Shit
- Mind Of A Lunatic
- Gangsta Of Love
- Trigga Happy Nigga
- Life In The Fast Lane
- Assassins
- Do It Like A G.O.
- Read These Nikes
- Talkin’ Loud Ain’t Saying Nothin’
- Scarface
- Let A Ho Be A Ho
- City Under Siege
Beatz
All tracks produced by Dj Ready Red, Doug King, J. Smith, Bido and Johnny C
Scratch
All scratches by Dj Ready Red
Mistadave
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