Freshbeat – rEvolution

“rEvolution” è un titolo che si decritta da sé: Stefano (Freshbeat) Tomasi, beatmaker classe ottantatré originario di Trento, arriva al quarto progetto ufficiale dopo “Storytellers”, “Correvo senza mai arrivare” (con Tesuan) e “Dusty fingerz” (con Amon) attuando una rivoluzione che vuol essere anzitutto un’evoluzione; se nella cifra stilistica di questi tre, pubblicati a un anno esatto l’uno dall’altro, spiccava infatti l’utilizzo quasi ortodosso di sample Soul e Funk, cogliendo ispirazioni evidenti nell’Hip-Hop dei novanta, “rEvolution” si spoglia di qualsiasi coordinata e amplifica drasticamente l’uso dei synth, scelta che non influisce sul calore complessivo della produzione ma incontra il favore di un gusto senz’altro più attuale.

L’album conta dodici brani (comprendenti l’intro di Souldavid) per un totale di trentanove minuti, durata adeguata a un’uscita che alterna voci e approcci differenti nonostante l’omogeneità del sound – merito, questo, da ascrivere al solo Freshbeat, il quale scansa (e tocca essergliene grati!) inutili carpiati per rincorrere i diversi mc’s coinvolti. Non a caso, le partecipazioni più gradite sono a mio avviso quelle di Smania Uagliuns, Soulcè e Willie Peyote, abituati a sonorità non del tutto tradizionali: i primi, con “Portami via da qua”, ritrovano ambienti musicali loro congeniali e mischiano con la solita abilità Rap e cori cantati; il secondo, supportato da Davide Shorty nel refrain, racconta con eleganza di destini indivisibili su un beat che sembra possedere i fianchi morbidi di una donna; il terzo è in rush e, complice Rew, aggiunge un’altra prova positiva alle tante di questi ultimi mesi.

Bene anche Kiave e Blodi B in “The way u move” (il primo estratto video), Johnny Roy e Tesuan in “Whisky” (ovvero i due episodi più canonici per mood e contenuti), Warez in un’originale dedica ecologista (“Be water”) e il duo pugliese Blackjeekous; meno interessanti il Nu Soul di “Get you”, un po’ isolato lì nel mezzo della tracklist, “Summer”, “Suona fresh” e, strano ma vero, la conclusiva “Strippers” di Lord Madness, qui gratuitamente hardcore (nel senso cinematografico del termine…) e senza l’inventiva esibita invece altrove. Tra i consueti alti e bassi del formato compilation e pur preferendone – giudizio personale – i trascorsi orientati verso composizioni più classiche, Freshbeat si conferma un produttore capace, versatile ed eclettico, perciò quasi sprecato, per dirla con un pizzico di provocazione, in lavori che rischiano di rivelarsi dispersivi a causa di performance non sempre all’altezza del vero protagonista.

Conclusione cui si giungeva già nell’ascolto di “Dusty fingerz” e che pertanto mi auguro suggerisca al Nostro (e a quanti si trovino nella medesima posizione) alternative che ne valorizzino meglio impegno e talento.

Tracklist

Freshbeat – rEvolution (TRB Rec 2015)

  1. Revolution (Souldavid)
  2. The way u move (Kiave e Blo/B)
  3. Whisky (Johnny Roy e Tesuan)
  4. Be water (Warez)
  5. Portami via da qua (Smania Uagliuns)
  6. Get you (Retrospective For Love)
  7. Summer (Triple)
  8. Suona fresh (Kiffa)
  9. Nessuno ci guarda (Soulcè e Davide Shorty)
  10. Respira (Willie Peyote e Rew)
  11. I feel good (mi piglio bene) (Blackjeekous)
  12. Strippers (Lord Madness)

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