Freddie Gibbs and The Alchemist – Alfredo

Voto: 4,5

Freddie Gibbs ha fatto davvero un sacco di strada. Ho un ricordo molto limpido dell’istante in cui ho cambiato completamente opinione su di lui; o meglio, del momento in cui ho congedato quel velo di pregiudizio che avevo nei suoi confronti, legato più che altro ad alcune sue frequentazioni musicali relative alla scorsa decade. Siamo nell’estate del 2010 e nel mixtape che anticipava il suo primo extended play, “Str8 Killa”, c’era un pezzo realizzato sulle note di “Born 2 Roll” di Masta Ace. Lo ricordo bene: la caratteristica espressione di disgusto e le vertebre cervicali che schioccavano; sentirlo mettere il guinzaglio a un classico in quel modo mi ha fatto capire che quel tizio non era uno qualsiasi. Mea culpa.

Non fu quindi una sorpresa, poco tempo dopo, vedere che la Stones Throw Records (a nostra insaputa alle battute finali di un’era ricca e indimenticabile) annunciava l’improbabile sodalizio tra quel rapper di Gary, un tempo affiliato a Jeezy, e il producer di Oxnard con più alias che dischi nella sua collezione. “Thuggin” è stata l’equivalente della pistola nascosta nel bagno per Michael Corleone prima della cena con Sollozzo e McClusky; senza quella – e chiudo la premessa – oggi quasi sicuramente non staremmo qui a gustarci questo piatto firmato Alfredo”.

Al comando dei fornelli, per l’intero menu, troviamo l’onnipotente Alchemist, uno che caccia in profondità dei vinili ai più sconosciuti e cucina le proprie prede a fuoco lento, così da esaltarne gli umori e conferire ai beat quella stuzzicante consistenza liquida che sembra scivolare in modo naturale attraverso i canali uditivi. Una panacea per la vena espressiva di Gibbs, che ha fatto dell’anticonvenzionalità il proprio biglietto da visita. Proprio per questo motivo quando indossa i velluti pregiati di Baby $hit non aspettatevi di vederlo sfilare con eleganza, lindo e scintillante quanto il rapper  medio che ha il proprio domicilio fiscale nella Top 100 di Spotify: Kane sta all’estremità opposta dello spettro (<<rabbit potty trainin’ every mornin’, hoe, I’m cookin’ dope and cleanin’ baby shit/Versace robe drapin’ like a nigga got a cape, but I can never save a bitch/fuckin’ ball player baby mamas hit me when them niggas play the Lakers, bitch>>).

La scalata nelle gerarchie del Rap game resta cardinale nella narrazione, ma il gangsterismo dalle mani sporche di Freddie fa la differenza. Le figure del malaffare a cui si ispira condividono lo stesso legame col tricolore di un piatto di farlocche fettuccine Alfredo: nessuno. Freddie dimentica la sfarzosità da prime pagine dei Gotti e dei Castellano, rievocando i Bumpy Johnson e i “Frank Lucas”. Proprio al famigerato trafficante di Harlem è dedicato uno dei pezzi più cupi e tirati del ventaglio: il loop scontornato dell’Alchimista dà l’impressione che qualcosa di brutto possa accadere da un momento all’altro, mentre al microfono il padrone di casa attiva la modalità Griselda, a quattro mani con il Macellaio di Buffalo.

Dai pulsantoni luminosi del sampler di Alchemist fuoriesce (letteralmente) il bello e il cattivo tempo. A differenza di altri fedelissimi del signor Maman, però, Gibbs non sembra particolarmente meteopatico ed entra a gamba tesa sia con la pioggia che con il sole. Nel caso di Scottie Beam a uscire in barella è la Polizia, con quel <<the revolution is the genocide/look, your execution will be televised>> che apre la strofa in modo brutalmente attuale. Something To Rap About è un’altra gustosa cronaca dello sforzo di una rosa che cresce dall’asfalto (<<record labels downed me forty thousand on my first advance/fucked up on my taxes, IRS kept me on payment plans/crime fuckin’ pays, but once you paid, you gotta pay the man/straight survival, right hand on the Bible, I won’t take the stand>>). Uno sforzo che non sempre – Skinny Suge docet – porta a un lieto fine.

Inutile dilungarsi oltre. Come avrete capito, Freddie Gibbs e Alchemist sono una coppia che funziona alla grande. E “Alfredo” si aggiunge di diritto alla mia categoria di dischi preferita: quelli che non ci aspettavamo ma di cui avevamo un gran bisogno. Buon appetito!

Tracklist

Freddie Gibbs and The Alchemist – Alfredo (ALC Records/EMPIRE 2020)

  1. 1985
  2. God Is Perfect
  3. Scottie Beam [Feat. Rick Ross]
  4. Look At Me
  5. Frank Lucas [Feat. Benny The Butcher]
  6. Something To Rap About [Feat. Tyler, The Creator]
  7. Baby $hit
  8. Babies & Fools [Feat. Conway The Machine]
  9. Skinny Suge
  10. All Glass

Beatz

All tracks produced by The Alchemist

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