Fabri Fibra – Mr. Simpatia

<<Ah…cosa guardi? Sono il primo ad ammettere che sono uno sfigato, quindi…cosa cazzo guardi?>>. Fabri Fibra è morto: lo vediamo alla sua scrivania con la pistola nella mano destra e un foro nell’osso parietale dal quale è fuoriuscita a fiotti una gran quantità di sangue e materia cerebrale. Al suo posto ritroviamo tale Mr. Simpatia, un rapper volgare, lussurioso, senza peli sulla lingua…e sostanzialmente fuori di testa. Dimenticate i precisi tecnicismi di “Sindrome di fine millennio” o le successive “Turbe giovanili”, il fine ultimo del signor Simpatia è quello di irridere chiunque gli stia sulle cosiddette, cominciando proprio da se stesso.

Fabrizio Tarducci non le manda a dire a nessuno: passa dai ripetuti dissing ai danni di Tormento, La Pina, Piotta e Flaminio Maphia a esplicite dichiarazioni di odio per Albertino e Irene La Medica (diatriba aperta già da tempo), spara a zero sulla propria (ex?) ragazza e in generale sull’altro sesso, definisce dei falliti i propri genitori e ne descrive un ipotetico omicidio, parla dei suoi eccessi con droghe più o meno pesanti, si immagina una rissa col proprio capoufficio, racconta di incontri sessuali quantomeno bizzarri, offre il suo personalissimo punto di vista sulla Chiesa e su tantissimi personaggi dello spettacolo, cita alcuni fatti di cronaca (in particolare la tragedia di Novi Ligure) ma, soprattutto, mette a nudo tutta la propria insoddisfazione reclamando più volte il suicidio.

Metrica e flow sono distanti anni luce dagli incastri millimetrici ascoltati con gli Uomini di Mare, Mr. Simpatia e Fabri Fibra sono due rapper profondamente diversi sia negli aspetti tecnici (la costruzione delle strofe) che in quelli strettamente personali (le tematiche affrontate e le emozioni rilasciate). La semplicità espressiva del Simpatia non deve tuttavia trarre in inganno ma va inquadrata in un discorso più ampio che, da un senso di totale sfiducia nei riguardi dell’Hip-Hop, mira a dissacrare l’essenza stessa del Rap in favore di una inusuale (e in certo modo sorpassata) quadratura delle rime. Stesse considerazioni per quel che riguarda la produzione musicale di “Mr. Simpatia”: questa volta né Lato né Neffa al suo fianco, bensì il fratellino Nesli in diciassette tracce su diciannove. Alla classica versatilità dei campioni viene preferita in generale la semplicità di una tastierina, il che da un lato lascia l’insieme dei riflettori puntati esclusivamente sul Fibroma e dall’altro ne amplifica i testi già sufficientemente grotteschi; la vera perla è infatti quella offerta da Bosca nella bonus track.

Il valore espresso da “Mr. Simpatia” non va dunque ricercato in una bellezza estetica che, fondamentalmente, è assente, ma nella sua estrema irriverenza: l’esplicita depressione di “Momenti no” e “Niente male”, la pura follia di “Solo una botta” e “Da questo locale”, gli eccessi di “Gonfio così”, “Venerdì diciassette”, “Rap in vena” e “Non fare la puttana”. Il rischio, ovviamente, è che Fabri Fibra sia vivo e vegeto e se la rida di gusto per averci preso in giro dall’inizio alla fine del suo “Mr. Simpatia”…ma non ditemi che la cosa vi stupirebbe.

Tracklist

Fabri Fibra – Mr. Simpatia (The Saifam Records 2004)

  1. L’uomo nel mirino
  2. Gonfio così
  3. Io non ti invidio
  4. Venerdì diciassette
  5. Solo una botta
  6. Momenti no
  7. Da questo locale
  8. Rap in vena
  9. Niente male
  10. Faccio sul serio
  11. Non crollo
  12. Non fare la puttana
  13. Voglio farti un regalo
  14. Palle piene
  15. Mr. Simpatia
  16. Andiamo [Feat. Nesli]
  17. Tienila sù
  18. Bonus track
  19. Faccio sul serio (radio edit)

Beatz

Tutte le produzioni di Nesli tranne le tracce #3 di Bassi Maestro e #18 di Bosca