ElCamino – MINO

Voto: 3 + +

Che il meccanismo si sia oramai inceppato, lo stiamo dicendo da diverso tempo. Riguarda la resa insufficiente delle ultime pubblicazioni di Westside Gunn (fanno in parte eccezione “Still Praying” e “Heels Have Eyes 2”), Conway The Machine e Benny The Butcher, certo, ma è soprattutto rispetto allo smantellamento di Griselda Records come contenitore unico dei loro talenti che si possono cogliere le crepe più profonde di un processo fino a qualche anno fa granitico. Tenuto conto dell’intensa attività svolta, qualche ingranaggio andava per forza riparato; la tripartizione in realtà e collettivi che collaborano comunque con frequenza ha fatto emergere, di fianco alla casata originaria, i due profili di Drumwork Music Group e Black Soprano Family, inserendo nell’equazione una serie di seconde linee – non in senso spregiativo – talvolta debolucce. Ovvero: per ogni Rome Streetz, tocca beccarsi pure i vari Estee Nack, Fuego Base e Jae Skeese…

Nel caso di ElCamino, l’orbita del rapper di Buffalo gravita attorno al trio fin dal suo esordio omonimo targato Griselda, carriera poi proseguita tra collaborazioni (ad esempio con Real Bad Man e Flames Dot Malik) e l’ingresso ufficiale in BSF; “MINO” è quindi solo l’ultimo di un discreto filotto di titoli, ma per le note di stampa è anche his biggest project, definizione che accogliamo con ragionevole diffidenza. Sebbene il tono voglia essere introspettivo, la visione artistica lascia infatti alquanto a desiderare: tra produzioni dall’efficacia altalenante e una performance lirica nella norma, l’impronta stilistica è meno identitaria di quanto forse si sarebbe voluto, combinando tagli abbastanza tradizionali con parentesi vagamente Trap in assenza di un particolare collante. Ecco allora che un singolo come “N.I.A.”, sulla carta chiamato a raccogliere facili consensi, smorza in fretta qualsiasi curiosità, svelando alcune sbavature – qui la strumentale impalpabile di Flygod Jr. – che riscontreremo in più passaggi nel corso dei trentadue minuti complessivi.

L’intesa principale è con ILL Tone Beats, che firma sei delle dieci tracce e mostra un tratto uniforme, basato su sample Soul e composizioni più robuste. Gli episodi migliori di “MINO” vanno appunto rintracciati in questo gruppetto: “Godson”, che racconta da dove originino le ambizioni dell’mc (<<mom stressin’, I don’t think that this the way that we should live/it’s just how the Lord repairs for the prayin’ that we did/I was young, this the shit that I was sayin’ as a kid/where I’m from, niggas barely get to make it out and live>>); la più istintiva “London Gatwick”, riuscita esibizione di foga lirica; “Salvation”, che vira verso la china più autocelebrativa (<<they been acting like the hall of fame pack/when it’s me spitting, the hall of fame raps>>). In generale, è difficile entusiasmarsi per una dimensione tecnica che offre pochi guizzi e, salvo qualche cambio di flow in favore di un’andatura più strascicata (è il genere che lo richiede), si limita a chiudere ogni barra attraverso delle consonanze non troppo ricercate.

Anche per questo motivo, se nell’ultimo brano citato è Inspectah Deck a strappare la prova più incisiva, lo stesso accade quando le spalle del protagonista vengono protette da Benny in “Bobby Knight” (ahinoi, c’è pure il refrain di French Montana), 38 Spesh in “We Shall Overcome” e Boldy James in “Magic”, che è anche l’altra clip del progetto. Il resto, cioè la trionfalistica “Think About It”, una noiosetta “Ahead Of Themselves” e la conclusiva “Been Thru It All” che riannoda i fili di trascorsi non immacolati (<<we spent whole nights wearing war paints/did more things, committed more sins and caused more pain/I can’t front like l’m just a good lord saint/and I could do certain things the good Lord can’t>>), ha scarse probabilità di contribuire a rovesciare un giudizio in sostanza tiepido, lasciando ElCamino tra quanti si muovono nell’underground con costanza, impegno ed esperienza, ma senza ottenere risultati di rilievo.

MINO” è dunque un disco uguale a tanti altri: dura una manciata di ascolti e svanisce rapidamente dai ricordi.

Tracklist

ElCamino – MINO (Black Soprano Family 2025)

  1. Think About It
  2. Bobby Knight [Feat. Benny The Butcher and French Montana]
  3. Godson
  4. We Shall Overcome [Feat. 38 Spesh]
  5. N.I.A. [Feat. Benny The Butcher]
  6. London Gatwick
  7. Salvation [Feat. Cory Gunz and Inspectah Deck]
  8. Magic [Feat. Boldy James and Double Dee]
  9. Ahead Of Themselves
  10. Been Thru It All [Feat. Kenyada Nikile]

Beatz

  • ILL Tone Beats: 1, 3, 4, 6, 7, 9
  • Diego Ave, Go Grizzly, Hitmaka and Bankroll Got It: 2
  • Flygod Jr.: 5
  • BlastyBeatz: 8
  • Jeffery Mayor Alvarez: 10