Doye – Leatherfac3
Gira e rigira, siamo sempre lì. Viscerale, disincantato, a suo modo artigianale; l’approccio di Doye, a proposito di “In nome di Akira” (con Hvgme), ci faceva pensare a queste parole, una sorta di triade che – non in via esclusiva, è chiaro – circoscrive lo spirito che emerge da tutte le pubblicazioni del rapper di Saronno, attivo su più fronti negli ultimi tre/quattro anni. Oltre al disco targato Stakanov Boys e ai diversi featuring rilasciati, ricordiamo infatti i primi due capitoli della saga “Leatherface” (un EP a inizio 2021 e un altro sul finire del 2022), il riuscito “Rosso corsa” dell’anno scorso (con Giovane Platone alle macchine) e la presenza in un’uscita di tutt’altro genere, “Street fight” della band hardcore Blvd Of Death; in qualche modo, “Leatherfac3” riannoda alcuni di questi fili e conferma una direzione, una visione, il cui pregio principale risiede appunto nella sua cruda essenzialità, un’assenza di sfumature che, nel caso specifico, determina effetti positivi, indirizzando i ventuno minuti complessivi verso un focus abbastanza preciso.
Esplicito il riferimento al cinema (horror in primis), aspro il sound, che circolarmente si apre e chiude su delle note di chitarra elettrica, significativa la componente dei featuring; questa la formula, <<Carlo choppa il sample con la motosega/nuovo sangue per ‘sti rega/in una bolla come dopo due botte di keta>> (la titletrack) e si parte. Sette i produttori, accomunati appunto da un tocco che scavalca la melodia pura e pone in evidenza il taglio (violento, grezzo), la tensione di una composizione che evoca contrasti alla Riz Ortolani (“Poltergeist”, con un ottimo Pessimo 17 che pesca fatti di cronaca nera – <<ma sei nell’ombra, come Gladio/tre fette della torta, sei sotto scacco/mezza parola e troveranno/il tuo socio dentro ad una Renault rossa, come Aldo>>), il raffinato minimalismo di “La cosa”; i nomi coinvolti hanno stili personali, che però ben si combinano nell’unitarietà di un progetto intriso di atmosfere sinistre e zampate aggressive, assecondando l’indole acrimoniosa del protagonista.
Il quale non manca affatto di tecnica, sebbene il tratto più marcato della sua penna risieda nelle immagini proposte, speculari alla durezza della soundtrack. Si incarni nei sentimenti di rivalsa (<<sogno ‘Rari e bottarga, per fottere in pieno questa vita bastarda/in culo a chi comanda, sto dal lato opposto al vostro>> – “Death zone”), nell’autocelebrazione (<<la mia banda fa l’hardcore frate, mica suona il Rock/tipo che svuota il locale e poi ti lascia un flop>> – “Thundergun”, col solito Blo/B da applausi) o nello storytelling (<<panta camu e timbo boots, perché questa è guerra/sopra un Apache, artiglieria pesante, Inferno in terra/scendo in picchiata con i serbatoi di Napalm/siamo in quattro su una Panda, “Carmageddon” circonvalla>> – “Apocalypse now”), il Rap di Doye arriva sempre dritto in faccia – no doppi sensi. Banditi biografismo e introspezione, l’album risponde dunque alle attese di un’utenza che all’Hip-Hop chiede intrattenimento e carattere, espressi attraverso un’abilità che in altri ambienti viene spesso soffocata in funzione di una maggiore fruibilità.
Dicendo infine qualcosa sul filone, giacché “Leatherfac3” non esige approfondimenti molto dettagliati, è palese che una percentuale di ridondanza oramai serpeggi, considerato che di titoli in certa misura simili – per durata, suoni, immaginario, temi – se ne contino a iosa. Il rovescio della medaglia è dato però da un ricambio di voci mai prima così veloce, artisti di età e provenienza varia che studiano i fondamentali, sposano una filosofia, apprendono un modus e riescono a dire la loro anche al cospetto di decani ben più esperti. Doye risponde in pieno all’identikit e, con una discografia sì di nicchia ma in continua progressione, è tra quanti vi invitiamo a scoprire prima, laddove non lo conosciate a sufficienza.
Tracklist
Doye – Leatherfac3 (No label 2025)
- Leatherfac3
- Death zone
- Poltergeist [Feat. Pessimo 17 e Sbember]
- Himalaya
- Thundergun [Feat. Blo/B]
- La cosa
- Apocalypse now [Feat. Tavernellopapi]
- Doomsday [Feat. Click Head e Lanz Khan]
- Indestructible armour [Feat. Blvd Of Death]
Beatz
- Carlito Shak3: 1
- Tosses: 2, 5
- Il Torsolo: 3
- Giovane Platone: 4, 8
- Carlo Ragazzo: 6
- Rage PCP: 7
- Kolpo: 9
Scratch
- Dee Jay Park: 1

Bra

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