Dj Lugi – Lugibello e Lugifero
E’ uscito il nuovo disco di Lugi! Questa è stata una delle notizie più liete del mio 2008 e, a inizio 2010, ero ben felice di apprezzare “Lugibello e Lugifero” (d’altronde non c’è fretta e i dischi come “Ca pù” non scadono mai…). Mi sono lasciato cullare dal Funk formoso e rifinito e dalle liriche genuine e cantabili (nel senso letterario del termine): una piacevole conferma della posizione di riguardo che Lugi occupa nello spazio immateriale della mia stima.
In parte artigiano (“Levito nell’editing”) e in parte artista (“Musica parla per me”), sia sopra un palco (“Party di te”) che nella vita di tutti i giorni (“Il fondo”), Lugi respira musica: è lei la protagonista assoluta, la stessa aria da cui anch’io traggo ossigeno quotidianamente e che è alla base del legame tra l’ascoltatore e la sua musica; una via di mezzo tra una misteriosa energia insita in me e una sorta di appagamento da esteta. Fin da ora le mie frasi possono sembrare tante belle parole senza fondamento, certo, ma se è l’amore quello che ci muove è sicuramente difficile rimanere impassibili alla prima strofa di “Perso o preso”, un’autobiografia (spero) comune a tanti (<<non era New York, ma per noi era il top>>), e se lo stress e il malumore non sono tra le nostre masochistiche priorità si coglie subito – e profondamente – la citazione di Spike Lee e la leggerezza del racconto di “Caldo per tutti”.
Ad ogni modo, fortunatamente una piccola parte di me è saldamente realista e sono ben cosciente dell’insormontabile montagna di dischi che c’è là fuori e dei potenti mezzi informatici per l’accumulazione, per non parlare del sovraccarico di informazione (il ritrito information overload): convincere qualcuno è una bella sfida. Ancora: il flauto, il basso, il vibrafono e la batteria groovano in “Party di te”, la sincerità e umiltà spiazzanti incedono sopra le musiche quasi epiche ne “Il fondo” e la pratica del sampling e il messaggio universale vengono narrati in “Musica parla per me”. Sfortunatamente, alcune volte la mia parte ottimista sembra superare le dimensioni di quella realista, quindi spero che tutto ciò basti a incuriosire chi legge questa recensione; o meglio, spinga all’ascolto del disco o andare a una serata di Lugi; rispettivamente, una potenziale esperienza di ascolto e una riscoperta del flusso.
Non avvicinatevi a questo disco cercando il capolavoro: in “Lugibello e Lugifero” l’ascoltatore ha un ruolo importante e attivo. Coinvolgere è la parola chiave.
Tracklist
Dj Lugi – Lugibello e Lugifero (Lugisoul/Trix Shop 2008)
- Party di te
- Levito nell’editing
- Perso nel personale
- Quest’è Rap
- Perso o perso
- Caldo per tutti
- IntroFondo
- Il fondo
- Musica parla per me
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