Dj Fede – Product ofthe 90’s

Con l’uscita numero 28 – stando a quel che riporta Wikipedia – Dj Fede ci carica tutti di peso sulla sua Delorean per riportarci indietro indicativamente di una ventina d’anni o più, nella golden age del Rap, ossia in quegli anni novanta dai quali – fortunatamente, aggiungo – non riusciamo proprio a uscire vivi. Dodici tracce piene zeppe di sample Funk, Jazz e Soul ad accompagnare un’eterogenea schiera di mc’s selezionati coerentemente all’approccio e alla vision di questo revivalistico album del produttore torinese, una sorta di sussidiario dell’Hip-Hop da far ascoltare e riascoltare tanto alle nuove leve, quanto soprattutto alla loro fan base.

L’avvio è subito bello grasso e cool con “L’acciaio della gavetta”, nella quale un redivivo Dafa ricorda l’importanza di valori quali coerenza e reputazione (<<la bandiera non si cambia come un paio di Jordan/e non si sventola a cazzo come certi slogan/siete ossessionati dalla giostra del mainstream/altro giro altra corsa e poi finisce lì/…/certa roba suona imbarazzante/non basta la camicia per essere un cantante/non bastano le punchline per essere un freestyler/non basta una storiella per essere uno storyteller>>). Si prosegue più o meno sulla medesima lunghezza d’onda con la titletrack, “Product of the 90’s”, servita a un Claver Gold che racconta il proprio vissuto in quest’ambiente, dall’effervescenza degli inizi all’amaro scenario odierno (<<ok ‘sta roba del Rap, sì, ‘sta roba del Rap/mi riporta nei novanta quando suona boom bap/vengo da un centro sociale e mi ritrovo in un club/…/chino su macerie di ‘sta scena vista da vicino/la foto di gruppo è rimasta su quel rullino/…/i ragazzini con le nuove Nike tornano a scuola/prima di questo avvento il vento era un passaparola/senti il lamento della scena che è morta da sola>>). Per entrambe, lo sottolineiamo, Dj Tsura scalda la puntina dei piatti e gira a Fede degli ottimi scratch.

Cambio repentino di scenografia e soundtrack con Malacarne che, dopo le recenti vicissitudini giudiziarie, si ripresenta in discreta forma nell’intima e cupa “Balla ‘sto tango” (<<non ho mai smesso di allenare il mio cervello astrale/non ho mai smesso di picchiare per il mio ideale/rubo ancora giusto per tenere testa al male/…/solo chi ci crede in pura fede e religione/può cambiare il modo di condurre questa repressione/ho da scoprire nuove trame, nuove relazioni/nuovi sentimenti, nuovi volti o nuove passioni/dove il mio passato si riflette in situazioni/dove ogni rapporto vale più di tutti i tuoi dobloni>>), e un Maury B tirato a lucidissimo e neurodelirante quanto basta nell’incalzante “Kafka” (<<a volte basta un giorno solo per cambiare/ripartire, ricominciare a essere liberi/tornare a volare come protagonista del tuo film personale/dove immagini la trama, le comparse, più il finale/…/essere ciò che immagini, riflettere attitudini/stravolgere cattive abitudini apre voragini/i limiti son solo un’illusione, perché un uomo che non sa sognare è una speranza che muore lentamente/la libertà e il pensiero apre la mente>>).

Nota di merito anche per “Non è mai troppo tardi”, con Nardo Dee a ribadire alcuni concetti che dovrebbero essere basilari per chi fa o vorrebbe fare musica, ma che troppo spesso paiono desueti e serenamente bypassati (<<tu non dimenticare da dove sei venuto/non conta quanto rischi, ma se non chiedi aiuto/non conta quanto corri, ma dove vuoi arrivare/solo se cadi nel tragitto poi ti puoi rialzare/non conta fare i soldi, conta chi sei davvero/ma tu rimani serio, ma tu rimani vero/…/non fare troppe foto, non copiare gli altri artisti/impara dagli errori, leggi libri, ascolta vecchi dischi/inizia a rispettare chi già c’era/lavora sui tuoi pezzi e migliora dai tuoi errori/arriverai a quello che vorresti ma alla fine capirai/che questa roba ci ha reso migliori>>).

A chiudere il lotto troviamo poi due succose bonus track per i più nostalgici, l’introduttiva “L’acciaio della gavetta” in formato reloaded, con innesti di pregio da parte degli immancabili Tormento (<<basta mettersi in mostra/stories, instalife, instavibe/instabilità emotiva, pass the mic>>), Sab Sista (<<sono idealmente terrapiattista/vivo su un disco che gira e il mio Dio è un dj che mixa/…/non faccio Rap consapevole/io sono l’ultima a cui credere/faccio Rap come vivo, faccio Rap senza regole>>) e di nuovo Maury B (<<dai più astuti si impara a spacciare, dai più furbi a rubare/ma dai migliori si impara a cambiare/qui non si fa morale, paragoni commerciale o underground/conta quanto spinge il tuo sound/quanto è deep il background, le tue skill e il tuo flow/quanti soldi metti in tasca senza venderti l’anima, bro’>>), e “Le ultime occasioni”, gemma – qui in versione acustica – con Primo Brown al micro (<<nel perimetro sconnesso della notte profonda/penso alle occasioni perse, ne rivedo l’ombra/…/sono le ultime occasioni, il tempo manca, la divisa in banca/giro mezza Rizla, alzo la ghisa steso su una panca/fuori l’hanno uccisa la mia calma/l’odio sopra il podio se la sente così calda/…/sono bravissimo a esse schiavo come te/perciò pensa per te/resto senza perché, non cerco repliche/la vita abbandonata in zone periferiche/ti chiede il conto/io se ti avvicini mordo/sono le ultime occasioni, ho zanne bianche, Jack London>>).

“Product of the 90’s” è dunque un bel progetto, sia perché suona classico e al contempo fresco, gradevole, sia perché ha una mission ben precisa, seguita rigorosamente in ognuna delle dodici tracce in scaletta: contrapporsi alla scena attuale in maniera decisa ma elegante, senza suggerire un improbabile ritorno al passato, eppure ricordando che quel passato ha tuttora un suo ruolo. Dj Fede vuole dimostrare con i fatti – riuscendoci in pieno – di non avere nulla a che fare con quel che passa oggigiorno on air; in estrema sintesi, il messaggio di questo progetto non è sono migliore di voi, bensì un più semplice e incontrovertibile non sono mai stato, non sono e non sarò mai come voi. Punto.

Tracklist

Dj Fede – Product of the 90’s (Overdrive Records 2019)

  1. L’acciaio della gavetta [Feat. Dafa e Dj Tsura]
  2. Product of the 90’s [Feat. Claver Gold e Dj Tsura]
  3. Stuntman [Feat. Gast]
  4. Pronto o no [Feat. Blo/B]
  5. Nella disco [Feat. Inoki, Brain e Esa aka El Prez]
  6. Balla ‘sto tango [Feat. Malacarne]
  7. Kafka [Feat. Maury B e Dj Tsura]
  8. Finché ce la faccio [Feat. Suarez e Supremo73]
  9. Non è mai troppo tardi [Feat. Nardo Dee]
  10. Maria Callas [Feat. Esa aka El Prez]
  11. L’acciaio della gavetta (reloaded version – bonus track) [Feat. Dafa, Tormento, Maury B, Sab Sista e Dj Tsura]
  12. Le ultime occasioni (acoustic version – bonus track) [Feat. Primo Brown]

Beatz

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Gabriele Bacchilega

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