Cypress Hill – Rise Up

Voto: 2

CypressRiseUp500In questi ultimi tempi persiste un trend sinistramente confermatosi mano a mano che le uscite discografiche dell’ultimo anno e mezzo tentavano di riesumare alcuni mostri sacri dell’Hip-Hop dinanzi alle masse: non sussiste più attesa alcuna per i lavori di tali rapper/crew, c’è soltanto una grande paura di ritrovarsi ad ascoltare un lavoro rischioso, con potenzialità catastrofiche rispetto alla discografia precedente del gruppo di volta in volta coinvolto.

“Rise Up” doveva essere il grande ritorno dei mitici Cypress Hill dopo anni di pausa e lavorazioni soliste, ma non solo ha confermato che era giusto covare dei timori nei confronti della sua pubblicazione, è persino riuscito a fare peggio, portando dritti alla conclusione che forse era meglio non minare in questo modo una carriera declinante ma ugualmente leggendaria. “Rise Up” si discosta di netto da ciò che é stato “Till Death Do Us Part”, che aveva rappresentato un parziale ritorno alle origini pur mantenendo forti tinte crossover, e ripiomba dritto su parte dei concetti espressi specialmente in “Skull & Bones”, come conferma la scelta di ritornare a vestirsi da metal rapper ricercando le fortune passate. Da qui la genesi delle collaborazioni con Tom Morello, che firma l’ottima titletrack, una delle poche luci nell’oscurità, e di Daron Malakian, chitarrista dei System Of A Down, che fornisce nella debole “Troubleseeker” un riff troppo assimilabile a quanto già fatto sentire negli album del suo gruppo.

L’impressione che si continui a cercare di colpire le grandi platee è data pure dalla presenza alla consolle di Mike Shinoda, Linkin Park, autore della buona “Carry Me Away”, che lascia poi spazio all’Everlast versione cantastorie in “Take My Pain”, mentre su “Armada Latina”, probabile hit da classifica il cui video è già da heavy rotation (di palle, per quanto riguarda chi scrive…) e che vede la collaborazione di Pitbull e un ritornello cantato da Marc Anthony pare consono stendere un velo pietoso. Muggs manca tanto, la sua presenza in sole due tracce e la chiara assenza nella supervisione globale del progetto è un macigno che nessuno dei suoi compari riesce a sollevare. Le oscurità di Muggs sono lontanissime, se ne sentono flebili richiami nella dopata “Pass The Dutch”, che immaginiamo diventerà un appuntamento fisso nei live del gruppo, unico brano che richiama il senso di grezzo che, fino a prova contraria, sarebbe pur sempre il marchio di fabbrica della crew.

In mezzo a quella che risulta invece un’abbondante varietà di suoni, chi ancora non sembra aver tratto lezione alcuna dal suo pessimo lavoro solista del 2008 è B-Real: “Payback” usa la solita combinazione moscia di tastierine, mentre “Get ‘Em Up” è ripetitiva fino all’ossessione e propone ritornelli sentiti miliardi di volte, che fanno solo venir voglia di passare rapidamente al pezzo successivo. Il grande ritorno dei Cypress Hill è, a conti fatti, un grande buco nell’acqua: le tracce degne di nota non superano le dita di una mano, a livello lirico siamo sempre lì, nel senso che si parla quasi esclusivamente di maria, risse e compagnia con un brevissimo intermezzo politico (“Rise Up” e “Shut ‘Em Down”), segno che un disco come questo meritava di essere meditato molto più a lungo prima di venire gettato così vilmente alle ortiche. Irrispettoso nei confronti dei fan più leali del gruppo.

Tracklist

Cypress Hill – Rise Up (Priority Records 2010)

  1. It Ain’t Nothin’ [Feat. Young De]
  2. Light It Up
  3. Rise Up [Feat. Tom Morello]
  4. Get It Anyway
  5. Pass The Dutch [Feat. Evidence and Alchemist]
  6. Bang Bang
  7. K.U.S.H. [Feat. Kannabis Kartel]
  8. Get ‘Em Up
  9. Carry Me Away [Feat. Mike Shinoda]
  10. Trouble Seeker [Feat. Daron Malakian]
  11. Take My Pain [Feat. Everlast]
  12. I Unlimited
  13. Armed & Dangerous
  14. Shut ‘Em Down [Feat. Tom Morello]
  15. Armada Latina [Feat. Marc Anthony and Pitbull]

Beatz

  • B-Real: 1, 6, 8, 12
  • Pete Rock: 2
  • B-Real and Tom Morello: 3, 14
  • Jim Jonsin: 4, 15
  • Dj Muggs and Dj Khalil: 5, 11
  • B-Real and Sick Jacken: 7
  • Mike Shinoda: 9
  • Daron Malakian: 10
  • Jake One and B-Real: 13
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