Chief & Soci – Il mondo che non c’e’

In quell’immaginaria sottocategoria dell’Hip-Hop italiano che chiameremo i sottovalutati, “Il mondo che non c’è” ha certamente una posizione di rilievo. Pubblicato nel ’97, marchiato Best Sound (in sostanza Franco Godi), ma non per questo affine al circuito della Spaghetti Funk, si tratta del primo progetto ufficiale di Chief, vecchia scuola milanese, accompagnato dai soci dell’intestazione, ovvero Dj Enzo, appartenente alla medesima famiglia, e Huda, rapper di origini nord africane del quale ahinoi si sono via via perse le tracce. Questo l’assetto base; e ora lasciatemi aggiungere senza tanti giri di parole che, se l’Hip-Hop italiano è il vostro pane quotidiano, allora “Il mondo che non c’è” è un titolo imprescindibile.

Per cominciare, tra le dodici tracce in scaletta abbiamo due piccole perle: “R.A.W.”, col featuring di Phase II, un autentico macigno che finì pure nello spot di Casio G-Shock, e “Mazz’ e panell'”, posse track con l’ottima collaborazione di Polo e Sha-One. Ambedue sono prodotte da un Dj Jad che, lontano dagli Articolo 31, evidentemente può sperimentare soluzioni meno banali. Fanno altrettanto bene, comunque, Dj Enzo, Next One e l’accoppiata Kaos/Sean; perfino il trittico Prozac, Steve Dub e Baldi, nel morbido singolo da traino col cantato di Irene La Medica “Vivrei di te”, la mette nel bersaglio, completando una scaletta che ha il pregio di muoversi attraverso atmosfere differenti, sebbene caratterizzate sempre da una certa gradazione di cupezza (vedi “Ciò che è fatto…” e “Affari di famiglia”).

E’ proprio questa la peculiarita di “Il mondo che non c’è”, a tratti ingenuo come poteva esserlo l’Hip-Hop di quegli anni, eppure dotato di sfumature nette, che esprimono bene l’originalità del collettivo. Adeguati la scrittura e l’approccio di Chief come di tutti i rapper coinvolti (Kaos forse nella sua ultima prova in inglese), fermo restando che, a distanza di anni, è inevitabile coglierne il potenziale in nuce prima ancora che l’effettiva qualità. Si tratta d’altronde di un disco sbocciato nel pieno di una fioritura che ha visto affermarsi talenti indiscutibili (non occorre fare i nomi); per questa ragione, come dicevamo in apertura, magari è finito un po’ nell’ombra di altre uscite coeve, pur rappresentando con assoluta efficacia lo spirito, l’energia e la novità che la scena tutta stava portando con sé. I brani già citati, così come “Keepin’ it”, “Massacration”, “Adrenaline” e “Passa me”, non hanno bisogno di grandi spiegazioni: sono l’Hip-Hop di metà dei novanta e costituiscono le fondamenta di tutto ciò che è venuto in seguito.

Napoli, estate 2003, io, Fuso e Al-X, sul palco La Famiglia e Chief a cantare <<mazz’ e panell’ fann’ e figlie belle, panell’ senza mazz’ fanno e figlie pazz’…>>. Ciò che ha valore non viene scalfito dal trascorrere del tempo. Mi riferisco indistintamente alle amicizie, alla passione per l’Hip-Hop e ai buoni dischi.

Tracklist

Chief & Soci – Il mondo che non c’è (Best Sound/BMG 1997)

  1. Soci
  2. Vivrei di te [Feat. Irene La Medica]
  3. R.A.W. [Feat. Phase II]
  4. Mazz’ e panell’ [Feat. La Famiglia]
  5. Il mondo che non c’è
  6. Keepin’ it [Feat. Left Side, Shabazz e Next One]
  7. Ciò che è fatto…
  8. Massacration [Feat. Phase II]
  9. Affari di famiglia
  10. Adrenaline [Feat. Kaos e Sean]
  11. Il mio tempo [Feat. Lola Feghaly]
  12. Passa me

Beatz

  • Dj Enzo: 1, 5, 7, 8, 11, 12
  • Prozac, Steve Dub e Roberto Baldi: 2
  • Dj Jad: 3, 4
  • Next One: 6, 9
  • Kaos e Sean: 10

Scratch

  • Dj Enzo: 1, 5, 8
  • Dj Jad: 3
  • Dj Double S: 6, 9
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