Cage – Kill The Architect

Voto: 3 +

KillTheArchitect500Chris Palko torna all’Hip-Hop a quattro anni di distanza dall’inconcludente “Depart From Me”, una delle peggiori uscite di casa Definitive Jux, e lo fa gettando più di uno sguardo all’eccellente “Hell’s Winter”. Al suo fianco, però, rispuntano Dj Mighty Mi e addirittura la Eastern Conference, label che oramai immaginavamo estinta e, soprattutto, invisa all’mc, che in “Public Property” lanciava accuse inequivocabili: <<you had the balls to rip me off have ‘em when I speak up with Yak/I gave you eons to pay me but money bags stallin’/like it ain’t my how the mighty have fallen>>. Ma non siamo qui a porci domande prive di risposta, perciò torniamo alle quattordici tracce di “Kill The Architect”, titolo già opzionato da Shia LaBeouf per un suo cortrometraggio (se “Maniac” era un assaggio, le aspettative sono alte), impregnate di quel nichilismo raggelante che Cage ha liberato fin dalle sue prime rime.

<<Hip-Hop should be on a table with a rape kit/don’t know what I was saying, but lying/it was movies for the blind and/spend a winter in hell a cold heart kept me from fryin’/departed from myself in a fuck you society>>; quattro barre di “Lamb Of Nothing” e “Kill The Architect” svela tutto il suo arsenale, da un lato il pessimismo cronico e la lucida (auto)critica di Cage, dall’altro i percorsi quasi industriali di Mighty Mi e Slugworth (suppongo si tratti di un esordiente). Potrebbe funzionare e in parte funziona, tuttavia si ha subito l’impressione che manchi qualcosa, forse un po’ d’ironia (checché se ne dica, “Hell’s Winter” non ne era affatto privo), più probabilmente il medesimo stato di grazia che a suo tempo unì El-P, Blockhead, Camu Tao e tutti gli altri in una produzione musicale impeccabile. La somma delle parti è allora rigida, monotematica e perfino prevedibile nella sua grottesca visceralità (“You Were The Shit”: <<you can’t handle your drugs/I’m better drunk than sober/the ones that say they love you are the first to fuck you over/you hate certain people/I don’t discriminate>>; “My Dog Is Dead”: <<I drink and drug randomly/I get so high I don’t think I’m landin’>>), a una scrittura molto spesso asciutta, le cui strofe s’intersecano coi refrain (“I Don’t Know You”), si accompagna una composizione dal climax abbastanza piatto e solo a tratti efficace.

E’ quindi nell’episodica riuscita dei singoli brani che “Kill The Architect” trova le sue intuizioni migliori. Ad esempio nell’incedere ipnotico di “The Hunt” (<<I hope when I’m dead that my memorabilia/will keep on touching the kids like pedophilia>>) e in quello allucinato di “They Suck” (<<I’m being honest dear, I don’t have a problem here/I wanna go on a killing spree, I’m looking for a volunteer>>), oppure nel mood rabbioso di “My Dog Is Dead” e “Fuck This Game”. Nonostante ciò, abbiamo di fronte un progetto che rischia di risultare costruito o quantomeno già sentito, perché non aggiunge nulla al percorso artistico di Cage né riesce a reggere il difficile confronto con un’antesignano tanto ingombrante. E il sospetto, franco, è che neppure qualche beat più invitante e un paio di bei featuring avrebbero risollevato le sorti di un disco purtroppo destinato a non lasciare segni importanti.

Tracklist

Cage – Kill The Architect (Eastern Conference Records 2013)

  1. Lamb Of Nothing
  2. Fuck This Game
  3. Precipiss
  4. The Hunt
  5. In Your Fur
  6. You Were The Shit (In High School)
  7. Watch Me
  8. Cursed
  9. They Suck
  10. This Place
  11. Road Kill
  12. My Dog Is Dead
  13. I Don’t Know You
  14. (Bonus Track)

Beatz

  • Dj Mighty Mi with the co-production by Slugworth: 1, 3, 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13
  • Mr. Bomb Camp: 2, 6
  • Dj Mighty Mi with the co-production by Slugworth and Aaron Perez: 4