Buck 65 – Man Overboard

Voto: 4,5

Buck65manover500Immaginate un poeta folle che mette al servizio dei suoi versi l’Hip-Hop. Questo è Buck 65, un artista completo, mc e beatmaker dalle incredibili qualità creative. Si è aggiunto alla scuderia Anticon, etichetta indipendente underground ad alto contenuto innovativo, che punta su un’immagine estremamente dimessa e minimalista, caratterizzando spesso i suoi prodotti per un’assoluta mancanza di artwork. Ma l’album di Buck 65 va oltre. Non solo la copertina è orrenda, ma tutto il progetto nel suo complesso ha le fattezze di un promo. Le quindici tracce dell’album non hanno infatti un titolo, non c’è tracklist, non c’è alcun booklet annotato e ovviamente non ci sono credit – sul retro si legge solo dedicated to my mother.

Probabilmente l’intento di Buck è quello di proporre il proprio album come un unico, lungo pezzo di settanta minuti, un’opera che ha senso solo se considerata nella sua totalità. Oppure è semplicemente una forma di rottura col resto del business musicale, un elemento distintivo che ha l’intento di sottolineare quanto ciò che conta è il contenuto del pacco, non il pacco in sé. Ed infatti è proprio così. Buck 65 ci conduce in un viaggio ai limiti della follia, tra visioni oniriche, esperienze mistiche ed allucinazioni sensoriali. Circondato da beat ipnotici che spaziano dal tetro al malinconico, l’ascoltatore perde qualsiasi punto di riferimento spazio-temporale e, nel suo vagare senza meta, non troverà alcun appiglio sicuro: né ritornelli, né suoni facili tra i quali rifugiarsi. “Man Overboard” è il delirio (geniale) di un folle.

I campioni si adattano perfettamente alla voce roca dell’mc e al suo stile introspettivo; Buck 65 non rappa (o almeno non lo fa in senso canonico), non ha un flow vero e proprio, parla, declama i suoi versi con la tipica cadenza di un poeta di strada. Di conseguenza mi risulta difficilissimo, proprio per com’è strutturato il disco, parlare di alcune tracce in particolare. Potrei segnalare la terza, l’ottava, la tredicesima, ma sarebbe riduttivo, sia perché l’album è pervaso da un’atmosfera densissima che avvolge l’ascoltatore dall’inizio alla fine, sia perché all’interno della stessa traccia capita spesso che il beat cambi rotta anche più volte.

Insomma, così come avviene per i sogni, per le visioni e per tutto ciò che è irrazionale, “Man Overboard” è un’esperienza che va vissuta sulla propria pelle per essere capita. Va assunto per intero e in dosi massicce; ma mi raccomando, solo dopo la prescrizione del dottore…

Tracklist

Buck 65 – Man Overboard (Anticon 2001)

  1. 01
  2. 02
  3. 03
  4. 04
  5. 05
  6. 06
  7. 07
  8. 08
  9. 09
  10. 10
  11. 11
  12. 12
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  15. 15

Beatz

All tracks produced by Buck 65

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