Blu and Exile – Give Me My Flowers While I Can Still Smell Them
Lo ricordo ancora come fosse ieri – e in effetti non è trascorso molto; un duemilaundici deludente, o meglio anonimo, si apprestava a concludersi dopo averci consegnato “Undun” e “The Dreamer/The Believer”, i due album forse più attesi dell’anno. La quiete assoluta regnava in quelle giornate fredde di fine dicembre quando, all’improvviso, giunse come un fulmine a ciel sereno la notizia dell’imminente pubblicazione del nuovo progetto targato Blu ed Exile, ovvero gli stessi autori del tanto acclamato (con merito) “Below The Heavens”. Inizialmente il disco, messo a disposizione tramite la piattaforma Bandcamp sotto il nome “Give Me My Flowers While I Can Smell Them”, venne concepito dal duo come una raccolta priva di particolari pretese, tanto da non poter essere considerato un vero e proprio sequel del capolavoro underground di cui sopra. Ben presto, tuttavia, le critiche ampiamente positive costrinsero i protagonisti a rilasciarne una copia fisica che, oltre alla migliore registrazione dei brani e all’inserimento del termine still nel titolo, comportò l’aggiunta di nuovo materiale.
In totale diciassette tracce, per la precisione, che non si allontanano mai dalla formula vincente proposta nel primo disco e basata sulle produzioni Soulful di Exile e sul Rap pulito e preciso di Blu. Quest’ultimo conferma di essere uno degli mc’s più talentuosi apparsi negli ultimi anni, dimostrandosi un liricista sopraffino in particolare quando affronta temi quali l’amore (“Don’t Be Jelly”) e l’autostima (“More Out Of Life”, uno degli episodi più riusciti), che cresce durante l’esplorazione della propria identità (“The Only One”). Bastano questi pochi brani iniziali, con la successiva aggiunta di “A Man”, per capire la profondità dei testi del rapper losangelino.
Il merito, a ogni modo, va sicuramente spartito con Exile, capace ancora una volta di costruire un tappetto musicale elegante e privo di cali d’intensità durante l’intera durata di “Give Me My Flowers …”. Il produttore seleziona, taglia e ricompone ogni suono con una precisione ossessiva, sia quando si tratta di lavorare su un sample vocale come in “O Heaven”, sia per creare un loop esplosivo come in “Berries And Juices” – e qui non possono che salire i brividi ai fan dei vecchi Dogo. Insomma, l’arte del campionamento non è adatta a tutti e le lezioni del professor Exile potrebbero spiegarvi il perché.
Anche se pochi, gli ospiti presenti rispondono in modo adeguato ogni qualvolta vengono chiamati in causa: Black Spade ammorbidisce il ritornello in “Maybe One Day”, mentre per “Growing Pains” Fashawn contribuisce con un’ottima strofa sopra l’ennesima, superba produzione dell’album. E “Give Me My Flowers While I Can Still Smell Them” è esattamente ciò, un prodotto capace di rimettere in gioco i due protagonisti di “Below The Heavens” senza volerne offrire un clone sbiadito, consapevoli del fatto che la perfezione raggiunta lì sarebbe stata impossibile da eguagliare.
Tracklist
Blu and Exile – Give Me My Flowers While I Can Still Smell Them (Dirty Science/Fat Beats Records 2012)
- A Letter
- Ease Your Mind
- Maybe One Day [Feat. Black Spade]
- I Am Jean
- O Heaven
- More Out Of Life
- The Only One
- Money
- Mask Your Soul
- Good Morning Neighbor
- Growing Pains [Feat. Johaz and Fashawn]
- Don’t Be Jelly
- Berries And Juices
- The Great Escape [Feat. Sandman and ADAD]
- Seasons
- A Man
- Cent From Heaven
Beatz
All tracks produced by Exile

Bra

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