Black Sheep – A Wolf In Sheep’s Clothing

Voto: 4

Sheep91500One Sheep, Two Sheeps, Three Sheeps, Black Sheep! Chi di voi non si fosse mai ritrovato a contare le pecore in una notte insonne dovrebbe perlomeno ricordare questo duo di newyorchesi cresciuti nel North Carolina, piovuti violentemente nell’universo Hip-Hop al seguito della crew dei Native Tongues, responsabili di questo rimarchevole debutto seguito, tre anni dopo, da “Non-Fiction”. Cominciamo con il dire che tanti di voi, compreso il sottoscritto, conosceranno questo disco per le due hit ivi contenute, “The Choice Is Yours (Revisited)” e “Flavor Of The Month”, due grossi pezzi da novanta dell’Hip-Hop dell’era dorata, talmente classici da rischiare di indurre all’acquisto dell’album solamente per la loro presenza. Niente paura, non c’è nessun rischio, perché Dres e Mr. Lawnge, interamente responsabili di rime e produzioni, avevano messo insieme un prodotto compatto, che aveva fatto della sdrammatizzazione e del sapersi prendere in giro i propri cavalli di battaglia nel tentativo di divertirsi alle spalle dei rappers super incazzati, sessisti ed eccessivamente politici che dominavano allora la scena.

In “U Mean I’m Not” Dres sogna di sparare alla sorella perché colpevole del furto del suo spazzolino, in “Strobelite Honey” (se ci riuscite trovatevi il remix) cerca di disfarsi di una ragazza adducendo mille esilaranti scuse per togliersela di torno, “La Menage”, “L.A.S.M.” ed “Hoes We Knows” sono più che altro parodie sessuali volutamente esplicite che seguono le orme dei De La Soul e compagnia bella. Se poi mi dite che avevate già sentito una strumentale (“For Doz That Slept”) le cui uniche parole sono dei fuck you campionati in diverse salse, persino celestiali, beh allora… Le basi, ricche di bassi e contrabbassi da paura, si alternano tra eccellenza e qualcosa di già sentito toccando il loro picco nei due singoli citati in apertura, ma  il riverbero positivo è esteso anche alla sensazionale costruzione di “Similak Child”, “Try Counting Sheep” ed “Have U.N.E. Pull”. Certo, è un disco lungo (70 minuti) e digeribile alla lunga, a volte ripetitivo quando i due rapper tornano su concetti e termini già abbondantemente espressi in precedenza, ma quando si tratta di elencare i dischi più creativi di sempre, “A Wolf In Sheep’s Clothing” avrà sempre un suo posto al sole.

Tracklist

Black Sheep – A Wolf In Sheep’s Clothing (Mercury 1991)

  1. Intro
  2. U Mean I’m Not
  3. Butt In The Meantime
  4. Have U.N.E. Pull
  5. Strobelite Honey
  6. Are You Mad?
  7. The Choice Is Yours
  8. To Whom It May Concern
  9. Similak Child
  10. Try Counting Sheep
  11. Flavor Of The Month
  12. La Menage [Feat. Q-Tip]
  13. L.A.S.M.
  14. Gimme The Finga
  15. Hoes We Knows
  16. Go To Hail
  17. Black With N.V. (No Vision)
  18. Pass The 40 [Feat. ‘Baby’ Chris Lighty, Chi-Ali, Dave Gossett and J. Jones]
  19. Blunted 10
  20. For Doz That Slept
  21. The Choice Is Yours (Revisited) (Bonus Track)
  22. Yes (Bonus Track)

Beatz

All tracks produced by Black Sheep

Scratch

All scratches by Mr. Lawnge

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