Alias – The Other Side Of The Looking Glass
2002: uno dei membri fondatori dell’Anticon pubblica finalmente Il suo primo disco solista. Risultato? Macigno. Perfezione. Capolavoro. Artwork e titolo suggeriscono che il tipo non sia affatto normale (considerazione che vale per la maggior parte della scuderia Anticon…); “The Other Side Of The Looking Glass”, l’altro lato dello specchio (la citazione è fin troppo facile), preannuncia la sua paranoia fin dall’intro, che annuncia: <<I’m composing the soundtrack to my life…>>. Non sappiamo se Alias sia riuscito nel suo intento, di certo ha toccato una vetta difficile da raggiungere due volte, tanto è impeccabile il lavoro svolto sia al microfono che alle macchine.
Il Nostro è infatti un artista già maturo, che abbina batterie sporche e sample astratti in una maniera che definire unica è poco. L’insieme conduce a un’atmosfera surreale, che spinge l’ascoltatore in un’altra dimensione; dall’altra parte dello specchio, appunto – e sarà davvero difficile tornare indietro. “Bejin” è un’introduzione fin troppo invitante per non addentrarsi nel lungo viaggio a seguire; “Watching Water”, col suo mood triste, è il pezzo più straniante dell’album; “Angel Of Solitude” e “Getting By” tracciano meglio il perimetro di un’operazione che, pur attingendo da Elettronica e suoni Indie, non travalica mai del tutto l’Hip-Hop; “Jovial Costume” e “Opus Ashemed” lasciano picchiare selvaggiamente le batterie, accompagnando le metriche ipnotiche di Alias e Doseone (nella seconda); “Slow Motion People” chiarisce quanto il protagonista sia un mc atipico, abituato a scrivere in preda a chissà quali stati allucinatori (<<I am…trasformed to an outcast to have them laugh…touching…they can’t even understand my ways…why? I am…looking…they don’t try to hide confusion…laughing…they know not that I laugh at them…why?>>).
Inutile segnalare altro. “The Other Side…” è un esperienza imperdibile e non ce la sentiamo di dare indicazioni troppo precise: il consiglio è di lasciare il gioco in mano ad Alias, consentirgli di condurci per mano nei suoi cupi e obliqui deliri. Piaccia o meno, sarà difficilissimo trovare dei termini di paragone adeguati.
Tracklist
Alias – The Other Side Of The Looking Glass (Anticon 2002)
- Bejin
- Jovial Costume
- Angel Of Solitude
- Dying To Stay
- Getting By (Version 2)
- Arrival
- Watching Water
- Opus Ashamed [Feat. Doseone]
- Black Tea
- Inspirations Passing
- Pill Hiding
- Slow Motion People
- Final Act
Beatz
All tracks produced by Alias except track #10 by Dj Mayonnaise

Bra

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