AA.VV. – Bulworth The Soundtrack
Devo ammettere di non amare particolarmente le compilation, sia come formato che come concetto, ma quando si tratta – più propriamente – di colonne sonore, il discorso potrebbe (magari anche solo lievemente) essere diverso: tanti artisti, tanti stili diversi (e fin qui niente di nuovo), ciò che può cambiare è l’interesse con cui gli artisti vari del caso hanno affrontato il proprio impegno. Qualcuno ce la mette tutta, forse perché interessato a farsi un po’ di sana pubblicità gratuita, altri se ne fregano altamente producendo roba al di sotto dei propri standard, altri ancora sono nuove leve reclutate perché meno costose (e magari per riempire eventuali buchi), infine qualche altra traccia riciclata da uscite già pubblicate non manca quasi mai.
Ecco a voi, appunto, il riassunto di “Bulworth”! Quattordici brani con picchi davvero interessanti alternati a episodi molto discutibili e che paiono buttati lì per caso, allungando il minutaggio fino a una durata canonica. Il pollice in su lo meritano LL Cool J e Dre, che in “Zoom” non raccontano nulla di nuovo ma almeno lo fanno bene, Pras con ODB e Mya (“Ghetto Supastar” resta tutto sommato una bella traccia mainstream, nonostante l’album omonimo del giovanotto in questione sia completamente da dimenticare), Method Man, KRS, Prodigy e KAM, tutti assieme nella titletrack, si aggiudicano senza dubbio uno dei momenti migliori della raccolta. Poi Witchdoctor, con una traccia mediamente ostica ma assolutamente da ascoltare, e l’immancabile RZA, atipico come ci piace e perciò un po’ isolato in un progetto del genere.
Chi invece compromette pesantemente la colonna sonora è Eve (d’altronde chi sperava in qualcosa di superlativo da parte sua?), Ice Cube e Mack 10, Nutta Butta e Anonymous con una traccia pessima, i Black Eyed Peas, inconsistenti, i Public Enemy (eh, sì!), che sembra tentino di riciclare loro stessi, e soprattutto D-Fine: “Bitches Are Hustlers Too” va oltre i limiti del ridicolo. Rimangono un po’ nel mezzo Canibus e Yossou N’Dour, che non risplendono ma non risultano neppure inascoltabili, “Run” di Cappadonna, già presente in “The Pillage”, e B-Real, che pur mettendocela tutta viene accompagnato da una strumentale da dimenticare.
Riguardo al film, sinceramente non l’ho visto, anche perché Warren Beatty non è che mi attiri particolarmente; magari rimedierò, sperando sia più interessante della sua – un tantino pasticciata – colonna sonora.
Tracklist
AA.VV. – Bulworth The Soundtrack (Interscope Records 1998)
- Zoom (Dr. Dre and LL Cool J)
- Ghetto Supastar (That Is What You Are) (Pras feat. Ol’ Dirty Bastard and Mya)
- How Come (Canibus and Youssou N’Dour)
- Bulworth (They Talk About It While We Live It) (Method Man, KRS-One, Prodigy and KAM)
- Holiday/12 Scanner (Witchdoctor)
- The Chase (The RZA)
- Eve Of Destruction (Eve)
- Maniac In The Brainiac (Mack10 and Ice Cube)
- Freak Out (Nutta Butta feat. Anonymous)
- Joints & Jams (Black Eyed Peas)
- Run (Cappadonna)
- Lunatics In The Grass (B-Real)
- Kill Em Live (Public Enemy)
- Bitches Are Hustlers Too (D-Fyne)
Beatz
- Dr. Dre: 1
- Pras and Wyclef Jean: 2
- Wyclef Jean: 3
- Dj Muggs: 4
- Rob and Emporer Searcy: 5
- The RZA: 6, 11
- Mel-Man: 7
- Ice Cube: 8
- Teddy Riley: 9
- Paul Poli: 10
- The Psycho Ward: 12
- Gary G-Wiz: 13
- Eddie B: 14
Bra
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