9th Prince – Granddaddy Flow

Voto: 3,5

9thprince400Se, allo stato attuale delle cose, dovessi indicare i legittimi eredi al trono della dinastia Wu-Tang, non esiterei a consegnare corona e scettro ai Killarmy. Dopo tre album di rara potenza in appena quattro anni, anche per i sei mc’s in mimetica è giunto il momento di passare al livello successivo: la fase degli album solisti. Ad aprire la serie è stato P.R. Terrorist nel 2002 con il suo “Tera Iz Him” e un anno dopo, mentre tutti gli altri sono al lavoro, è la volta di 9th Prince e del suo “Granddaddy Flow”, un album completo di quattordici tracce pubblicato dalla Armyourself Ent. e distribuito da PYN Store. Alle produzioni troviamo nomi noti e meno noti da sempre nel giro Wu-Tang/Killarmy: 4th Disciple, Rebel Danja, True Master, Falling Down, Storm, Freedom, Cheese e lo stesso RZA.

Dopo un bell’intro in stile shaolin, l’album parte in sordina con “Camouflage Children” e “Foolish Ways”, due brani un po’ acerbi che non convincono a pieno nonostante le reminescenze dell’età dell’oro nella prima e qualche buona vibrazione nella seconda. Con “Generation Next” siamo un bel passo avanti, beat minimalistico di 4th Disciple e microfoni roventi per Killarmy, T.M.F. e Ruthless Bastards; il pezzo successivo è però dinamite allo stato puro, i fratelli Diggs cattivi più che mai su un beat cattivissimo del solito 4th. Seguono “Burn Bridges”, una vera bomba, e la titletrack in cui, così come per “Honeycomb”, sonorità mainstream si sposano alla perfezione con le classiche atmosfere Killarmy, merito di Storm che produce entrambe le tracce sfornando un suono fresco e originale.

Con “Kill Or Be Killed” e “Cold Wind” tornano prepotentemente e in gran spolvero le atmosfere orientali care al Clan, accompagnandoci degnamente a uno dei pezzi più belli dell’album, “100 Degrees”: beat ipnotico che gira vorticosamente dall’inizio alla fine (bravo Falling Down!) e 9th Prince che lo insegue senza sosta con alcuni dei suoi versi migliori. Ci si avvia verso la conclusione con “Slang Killaz”, pezzo coi Killarmy prodotto da True Master ma che riuscirete ad apprezzare davvero solo se sarete in grado di sopportare quel killa bee, killa army ripetuto all’infinito (io invece non ce la faccio…); poi è la volta di un pezzo storico, “Tribute To The 5th Brother”, base prodotta da RZA per il fratellino più cameo dello stesso beatmaker al microfono, una chicca uscita originariamente sul vinile “Protect Ya Neck EP Vol. 1” (poi su “Protect Ya Neck Collection: Vol. 1”) e che qui ha trovato la sua giusta collocazione.

In definitiva, un buon album, ruvido a tratti e nel mixaggio, ma con un buon numero di momenti interessanti. E’ la nuova generazione Wu che avanza!

Tracklist

9th Prince – Granddaddy Flow (Armyourself Ent. 2003)

  1. Intro
  2. Camouflage Children
  3. Foolish Ways
  4. Generation Next [Feat. Killarmy, T.M.F. and Ruthless Bastards]
  5. Burn Bridges [Feat. RZA]
  6. Granddaddy Flow [Feat. Rubbabandz]
  7. Skit
  8. Kill Or Be Killed [Feat. P.R. Terrorist]
  9. Cold Wind [Feat. T.M.F.]
  10. 100 Degrees
  11. Slang Killaz [Feat. Killarmy]
  12. Honeycomb
  13. Tribute To The 5ft Brother [Feat. RZA]
  14. Originators

Beatz

  • 9th Prince: 1
  • Rebel Danja: 2, 3
  • 4th Disciple: 4, 5
  • Storm: 6, 12
  • Freedom: 8
  • Cheese: 9
  • Falling Down: 10, 14
  • True Master: 11
  • RZA: 13
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