16 Barre – No God
Qualche anno fa, i 16 Barre avevano tirato le somme del loro percorso artistico con un album – creato in collaborazione con i Watch The Dog – dal titolo “Li ho visti ancora”, che si destreggiava tra sonorità a dir poco scure e testi deliranti fino all’inverosimile, claustrofobici e paranoici come in pochi altri lavori ci è dato di trovare. Recensendo quel disco, scrivevo che la capacità visionaria delle liriche era penalizzata da una totale piattezza dei contenuti, praticamente identici in ogni traccia e non sempre ben definiti; il duo pare aver intrapreso, con questo nuovo lavoro, la strada giusta. Sia chiaro, il sound e la scrittura del gruppo rimangono spietati e labirintici, espressionistici fino alla nausea ed estranei a ogni genere di tendenza Pop, ma “No God” riesce ad avere dei momenti identificabili: le tracce non sono più uniformi ed eternamente identiche l’un l’altra.
Per citare gli episodi più belli dell’album: “Correva l’anno” è un pezzo vicino all’Hip-Hop classico, in cui si esterna il proprio amore e la propria devozione a questa Cultura, brano presente sì nella discografia di quasi ogni rapper, ma in questo caso particolarmente sentito; “Parlami”, invece, dimostra che i nostri sanno essere freddamente violenti, paradossalmente, anche in maniera viscerale (l’interpretazione del ritornello è assolutamente irresistibile) e riflessiva. Come in “Li ho visti ancora”, anche “No God” trascende però il Rap più tradizionale, lasciando che le liriche trovino spesso supporto in sonorità Elettroniche caratterizzate da violenza acida ed estraneità a ogni forma di melodia. La presenza di così tanti produttori, a differenza del lavoro precedente, permette al sound di differenziarsi, pur mantenendo una linea guida evidente.
Ovviamente, il suono e la scrittura sono adatti soltanto ad ascoltatori avvezzi a questo tipo di scelte. Non si tratta soltanto di essere hardcore, il punto è avere gusto per quest’immaginario horrorifico e maledetto, senza nemmeno un’ombra di ottimismo e con una verve provocatoria raramente vista altrove, a partire dalla grafica della copertina. Non è un disco per tutti e risulta evidente fin dal primo ascolto, ma può dare grandi soddisfazioni a chi ha apprezzato le altre uscite del duo. “No God”, in conclusione, presenta una maggiore dose di attitudine verso la formula Hip-Hop, senza rinunciare alla capacità espressionista dei due mc’s, sempre in grado di vomitare immagini a dir poco terrificanti, soddisfacendo chi è in cerca di un Rap efferato e spietato, ma non grottesco o inverosimile.
Tracklist
16 Barre – No God (No label 2012)
- They live we sleep [Feat. Ago]
- Questa è per i diavoli
- Ti ucciderò all’alba [Feat. Max Zanotti]
- Nella città d’ombra
- Fino agli abissi [Feat. Mental D_tek]
- Correva l’anno [Feat. Alien Dee, Woof e Rock-P]
- Noi no
- Figli della nebbia [Feat. Musteeno]
- Giovani per sempre [Feat. Madman]
- Parlami [Feat. F’Kill e Tokio]
- Tre [Feat. Adria e Mone]
- ABC [Feat. Sven, Wild Ciraz e Masto]
- The holy see [Feat. Populous With Short Stories]
Beatz
- Black Lung: 1
- Watch The Dog: 2
- Dj Myke: 3
- Eros Urban: 4
- Manto: 5
- Deca: 6
- Ombra e Dj Pole: 7
- Dred Lox: 8
- Scissor: 9
- F’Kill: 10
- Watch The Dog e Boulevard Pasteur: 11
- Slam: 12
- Populous With Short Stories: 13
Scratch
- Droga: 5
Riccardo Orlandi
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