Secondo LP per questo musicista (così bisogna definire un beatmaker con le sue qualità), che a nemmeno due anni dal suo strepitoso esordio discografico ("Deadringer") si ripresenta con "Since We Last Spoke", confermando le enormi potenzialità di cui è in possesso. Si tratta, infatti, di un prodotto quasi interamente strumentale che, in una parola, definirei sublime, perché parte dal Funk, attraversa il Rock, tocca la New Wave degli anni '80 e sfiora il Blues senza mai perdere lo spirito originario dell'Hip-Hop. Il secondo album è sempre una prova importante e Ramble Jon Krohn la supera dunque alla grande, andando a sedere direttamente su quel trono occupato da pochi, pochissimi altri. La cosa che stupisce maggiormente di "Since We Last Spoke" è l'incredibile sequenza di casse e rullanti associata all'imprevedibilità con cui viene costruito ciascun brano, tale articolato amalgama si rivela il principale punto di forza di RJD2, che nella scelta dei sample mostra un intuito assolutamente unico. Tutte le tracce vanno a segno: da "Exotic Talk", che è anche il primo singolo estratto, a "1976", pezzo super Funk davvero incredibile, da "Clean Living", splendida, a "Through The Rules". Non ve le voglio citare tutte però, non occorre, perché "Since We Last Spoke" è un album fondamentale per chi ama questo genere musicale (e non solo) che merita di essere scoperto piano piano, gustandone ogni passaggio. Fidatevi sulla parola.

TRACK LIST

1. Since We Last Spoke
2. Exotic Talk
3. 1976
4. Ring Finger
5. Making Days Longer
6. Someone's Second Kiss
7. To All Of You
8. Clean Living
9. Iced Lightning
10. Intro
11. Through The Rules
12. One Day
13. De L'Alouette (Additional Track)
14. Holy Toledo (Additional Track)