RASCO - HOSTILE ENVIRONMENT

Reviewed by Bra
VOTO
(da 1 a 5) : 3,5/4 -

Lo abbiamo ascoltato in "Time Waits For No Man" (1998), "The Birth EP" e "The Birth" (1999), "20.000 Leagues Under The Street" (2000), lo abbiamo apprezzato nella fortunata parentesi di "How The West Was One" (Cali Agents, 2000) assieme all'immancabile socio Planet Asia, lo abbiamo notato nelle tantissime partecipazioni in cui si è visto negli ultimi anni; ora è la volta di "Hostile Environment", ovvero il ritorno del pupillo di Peanut Butter Wolf. Non stupisce particolarmente il fatto che Rasco passi puntualmente  inosservato all'interno della scena, quasi a voler relegare un'artista (peraltro da tutti, o quasi, osannato) esclusivamente all'underground proveniente dalla costa ovest. Niente di più sbagliato chiaramente: "Hostile Environment" è un buon album, strutturato efficacemente sia a livello lirico che musicale. Ma c'è di più, l'mc californiano riesce a confermare pienamente quanto già sentito in precedenza, assestandosi ad un livello di completezza più che invidiabile e mantenendo per tutta la durata del disco uno stile sobrio e al contempo aggressivo, scivolando piacevolmente su una voce profonda ed autoritaria. Pochi i featuring presenti, anzitutto la propria famiglia, Protest, Planet Asia e 427, poi Ed O.G. e Reks a rappresentare Boston e l'ex Artifacts El Da Sensei. Tolte una manciata di tracce poco convincenti, il resto scorre via piuttosto bene, vere e proprie hit in grado di aprire la testa in due non ce ne sono però il livello è positivo durante quasi tutta la durata del disco. Diversi gli argomenti trattati: dalla serrata critica verso l'attuale industria musicale alla paternale per le nuove leve, alle quali viene consigliato di aspettare il successo senza svendersi (l'mc parla, tra le righe, anche di sé e della propria costanza nel perseguire la strada più difficile), dall'appello all'unità delle comunità nere ("No Guarantees") alla pacata "Sunshine", dedicata alla figlioletta Ayanna, dal classico pezzo da cazzeggio ("Rockin' It") a "Message From The Bottle", in cui Rasco ci allerta sui pericoli derivanti da una guida in stato di ebbrezza. Tra i produttori meritano una menzione particolare Mr. Khaliyl e Memo (Molemen), con tre produzioni a testa, seguono Protest (peccato per "The Jamm", che non può dirsi del tutto riuscita), Roddy Rod (?...), J. Rawls (Lone Catalysts) e via via tutti gli altri. "Hostile Environment" non è certo un capolavoro, tuttavia avrebbe meritato un'attenzione maggiore rispetto a quella che gli è stata riservata. Fossi in voi un pensierino ce lo farei.


TRACK LIST
Rasco - Hostile Environment (Copasetik Recordings 2001)
  1. Intro
  2. Hostile Environment
  3. Laylow
  4. No Guarantees (My People)
  5. Who Woulda Thought [Feat. El Da Sensai]
  6. This Is It Y'all
  7. Interlude
  8. The Jamm
  9. Message From The Bottle
  10. Thin Line
  11. Living Voices
  12. We Live This [Feat. Protest]
  13. Rockin' It
  14. Interlude
  15. Sunshine (Ayanna)
  16. Gunz Still Hot (Remix) [Feat. Ed O.G. and Reks]
  17. What Y'all Want [Feat. Planet Asia and 427]
BEATZ
  • Memo: 1, 6, 16
  • Protest: 2, 8, 12
  • Roddy Rod: 3, 13, 17
  • His-Panik: 4, 9
  • D.L. Jones: 5
  • Shake Diggy: 7
  • Mr. Khaliyl: 10, 15
  • J. Rawls: 11