PREFUSE 73 - VOCAL STUDIES + UPROCK NARRATIVES

Reviewed by Al-X
VOTO
(da 1 a 5)
: 4,5

Negli ultimi anni la scena Hip-Hop internazionale e quella elettronica si sono trovate non poche volte a condividere gli stessi spazi e ad influenzarsi a vicenda, facendo intravedere per entrambe nuovi orizzonti. Scott Herren, musicista di Atlanta che dal 1997 produce elettronica d'ambiente sotto svariati pseudonimi (Delarosa & Asora, Savath + Savalas), ci regala la sua bizzarra interpretazione del suono Hip-Hop con "Vocal Studies + Uprock Narratives", opera prima come Prefuse 73 (il nome deriva dalla passione di Scott per il Jazz che va dal 1968 al 73, precedente l'avvento della fusion). Un album di Hip-Hop prevalentemente strumentale le cui tracce contengono supersonici cut-up vocali, schizofrenici taglia-e-cuci di acappella di mc's che, in tal modo, vengono utilizzati come veri e propri strumenti. Per questa particolarità, il disco di Prefuse 73 ha suscitato qualche polemica, soprattutto da parte dei puristi della doppia h sparsi per i vari newsgroup e forum in rete, che non hanno gradito la destabilizzazione artistica messa in atto da Herren (e che, magari, si sono pronunciati senza nemmeno aver ascoltato l'opera incriminata). Ma Scott Herren è davvero un artista così irrispettoso dell'Hip-Hop e, nello specifico, del ruolo degli mc's? La risposta è alquanto semplice (e ricavabile già ad un primo ascolto di "Vocal Studies + Uprock Narratives"): no. La musica di Prefuse 73, creata scindendo parole altrui come se fossero atomi e riassemblandole, rendendole semplicemente un altro strato delle sue composizioni saltellanti (le prime volte si ha davvero l'impressione che il cd, o il lettore stesso, sia difettoso, è una sensazione assurda...), non intacca minimamente le radici della black music di fine millennio. L'effetto del chopping infinitesimale (applicato persino al rumore bianco), alla fine, si avvicina molto allo scratch, e gli mc's/vocalist non sono affatto declassati da Prefuse: la presenza fisica di ospiti intatti come MF Doom, Aesop Rock (entrambi sulla jazztronica "Blacklist"), Mikah 9 dei Freestyle Fellowship (notevole la sua performance in "Life/Death") o Sam Prekop dei Sea and Cake (nella raffinata "Last Light") ne è la prova. Sarà anche musica elettronica, ma "Vocal Studies" suona grasso e potente come un qualsiasi album di sano Hip-Hop; tracce come "Nuno" (ho riconosciuto la grande voce della signora Badu!), "Radio Attack" o "Point To B", rischiano di trovare frequentemente il laser del vostro lettore. Capirete, così, che Scott Herren destruttura la musica Hip-Hop, ma non la snatura affatto: egli crea nuovi suoni da vecchie fonti (e non è quello che si fa nell'Hip-Hop da quando è comparso?) e lo fa in maniera originale ed innovativa, rendendo, attraverso le sue composizioni, un ritratto vivido e reale delle metropoli dei nostri tempi. Chissà che i fan di artisti come Aphex Twin, Squarepusher, Boards Of Canada (che, casualmente, incidono tutti per la Warp, la stessa etichetta di Prefuse) non si avvicinino ancor più all'Hip-Hop grazie a "Vocal Studies + Uprock Narratives".


TRACK LIST

Prefuse 73 - Vocal Studies + Uprock Narratives (Warp Records 2001)

  1. Radio Attack
  2. Nuno
  3. Life/Death [Feat. Mikah 9]
  4. Smile In Your Face
  5. Point To B
  6. Five Minutes Away
  7. Living Life [Feat. Rec Center]
  8. Eve Of Dextruct
  9. Last Light [Feat. Sam Prekop]
  10. Cliché Intro
  11. Back In Time
  12. Hot Winter's Day
  13. Black List [Feat. MF Doom and Aesop Rock]
  14. Untitled
  15. Afternoon Love-In
  16. 7th Message
BEATZ
All tracks produced by Prefuse 73