MARY J. BLIGE - MARY

Reviewed by Bra
VOTO
(da 1 a 5)
: 5

Recensione un po' atipica questa? Direi di no, qui si parla fondamentalmente di Hip-Hop, è vero, ma è mia convinzione che conoscere solo e soltanto i soliti quattro nomi non significhi davvero capirne di musica nera. Ed infatti non posso assolutamente dire di essere un intenditore di black music, la mia età e soprattutto la mia conformazione musicale non me lo permettono; ma sono un appassionato, questo posso dirlo con orgoglio e sincerità, e nel mio piccolo cerco di conoscere, capire ed imparare. Per questo consiglio a tutti voi di non fermarvi dove si ferma la massa ma di esplorare con genuina curiosità ciò che merita tutto il vostro/nostro interesse. L'R&B non è certo il mio genere preferito ed infatti è sbagliato considerare Mary J. al pari delle solite banali cantanti di R&B. Lei non fa parte di quelle tante signorine (o vigorosi ragazzocci a petto nudo) che si limitano a canticchiare l'amore su una base di Timbaland. No, lei è di più. E' una voce dolce e soave che riesce a toccare nel più intimo la nostra anima, riuscendo a dimostrare quanto la musica afro-americana sia nettamente avanti in un periodo così musicalmente povero e scontato. Comunque lo vogliate chiamare, lo stile di questa signora è qualcosa di superiore. C'è chi lo ha etichettato come Hip-Soul, a me questa definizione non piace, fa sembrare la musica di Mary J. Blige un semplice connubio tra due realtà estremamente vicine tra loro; ciò che invece lei lascia intenzionalmente trasparire in "Mary" non è altro che la propria, intima, essenza. E la troviamo così, nuda, semplice, malinconica, esplicita, sensibile, fragile ma forte ("Not Lookin'"), assolutamente meravigliosa. Ed il riscontro infatti non è tardato ad arrivare. Merito soprattutto del primo singolo, "All That I Can Say", una traccia splendida che spalanca le porte al resto dell'album. E non c'è un momento che lasci intendere una minore ispirazione da parte della Blige, anzi, l'album è un puro crescendo di armoniose differenze, dalla splendida "Deep Inside" a "Don't Waste Your Time", impreziosita dalla regina di sempre Aretha Franklin. E poi "Beautiful Ones", "Your Child", "I'm In Love", fino alla fine, con "Let No Man Put Asunder", in cui gli anni '70 sembrano giusto dietro l'angolo. Ma in fondo dov'è la differenza tra lei e le (tante) altre? Forse nel fatto che Mary J. scrive realmente col cuore, bagnando la penna nella propria anima, imprimendo la propria essenza prima su un foglio di carta strappato da un vecchio bloc-notes e poi su un master in uno studio discografico. Ed infine dentro di noi, è lì che la magia si sarà davvero compiuta. Sono le 15.25 dell'8 marzo 2001, auguri a Mary e a tutte le donne degne di tale nome per una (spero) felice Festa Delle Donne: senza di voi saremmo inutili...


TRACK LIST

Mary J. Blige - Mary (Universal 1999)
  1. All That I Can Say [Feat. Lauryn Hill]
  2. Sexy [Feat. Jadakiss from The Lox]
  3. Deep Inside [Feat. Elton John]
  4. Beautiful Ones
  5. I'm In Love
  6. As
  7. Time
  8. Memories
  9. Don't Waste Your Time [Feat. Aretha Franklin]
  10. Not Lookin' [Feat. K-Ci Hailey]
  11. Your Child
  12. No Happy Holidays
  13. The Love I Never Had
  14. Give Me You
  15. Let No Man Put Asunder
  16. Give Me You (Nino Radio Mix)
BEATZ
  • Lauryn Hill: 1
  • Kiyamma Griffin: 2, 11, 12
  • Kevin Deane: 3
  • Rich Harrison: 4
  • Mary J. Blige: 5
  • Babyface: 6, 9
  • Chucky Thompson: 7
  • SoulShock: 8
  • Ike Lee: 10
  • Jimmy Jam: 13
  • The Federation: 14
  • Malik Pendleton: 15
  • Philip Larsen: 16