KOOL G RAP - THE GIANCANA STORY

Reviewed by Lord 216
VOTO
(da 1 a 5) : 3

Tutto nella migliore (peggiore?) tradizione: sbattimenti, cambi di etichetta, bootleg, ritardi vari (2 anni!) sono lo sfondo su cui esce questo disco. Diciamo subito che a causa di queste amenità tipiche del genere che tanto amiamo, questo disco esce senza quella staffilata di singolo che è "First Nigga": e aggiungiamo pure che se vi aspettavate tutto a quel livello avete sbagliato strada; non tanto perché Nathaniel Wilson perda colpi, ma perché il numero enorme di produttori (11 per 13 basi!) non tiene il passo con il buon Primo. Detto ciò passiamo a Kool: le parole Juice Crew vi dicono nulla? Il gran maestro assoluto ed incontrastato dello storytelling, cronache di strada che sanno di cordite, asfalto bollente, bustine che passano di mano in mano, niggaz & bitches; liriche serrate, metriche complesse come il Mastermind, allitterazioni ed assonanze incastrate l'una nell'altra senza pausa; una voce distillata al cianuro e ruvida come la scartavetra. Rendo l'idea? Calato nei panni di Sam Giancana (boss di Chicago a cavallo tra gli anni '50 e '60, un tipetto tranquillo che tra le altre cose ha avuto le mani in pasta nel traffico di eroina in tutta l'America, nel tentativo di invasione di cuba alla Baia Dei Porci nel '61, nell'omicidio di Kennedy, nella scomparsa di Jimmy Hoffa e in varie altre tombole parrocchiali - Ma che volete di più da un recensore? Vi devo anche fare i compiti delle vacanze? - ), il nostro mantiene standard altissimi e lascia indietro tutti: il problema di questo disco è proprio che lui da chilometri a ospiti e produttori, tanto da farti chiedere per quale motivo al mondo li abbia chiamati. E dire che i nomi non sono neanche quelli di sprovveduti: i Mobb Deep con un pezzo a testa (hmmm, Prodigy...la cocaina non ti aiuta più di tanto...), Capone-N-Noreaga, il redivivo AZ (ma che è, un barbecue del Queensbridge?), e Jinx Da Juvy (che mantiene le discrete promesse fatte nel disco di Hi-Tek) oltre ad un pò di sconosciuti che si affollano dietro al microfono; Buckwild, Rockwilder, V.I.C. & Mike Heron picchiano sui tasti dei campionatori e forniscono al Nostro pezzi davvero carini ("Holla Back", bella Buck per il loop di violino!), proprio tosti ("My Life" è davvero una bomba, se vi piacciono Cap e Nore il remix è sfizioso, sennò curiosità antropologica di vedere come stanno insieme uno degli mc's migliori della storia e due dei più scarsi) ed altri un pò più sfilacciati (i due prodotti di Younglord "Thug For Life" e "Good Die Young"...se le produceva, chessò, Marley Marl non era meglio?). In definitiva non è un disco da buttare del tutto, ma di certo non rende giustizia a Kool G Rap, che da ormai una quindicina d'anni concilia la presenza su vinile con la street credibilty, la tecnica con la narrazione, le catene e i bracciali diamantati con la tuta da operaio, riuscendo a non diventare una caricatura di sé stesso, a stupire ancora i vecchi fans e a conquistarne di nuovi nello zoccolo duro dell'Hip Hop. Possiamo solo augurargli che a Natale Dr. Period, Primo e Marl gli infilino sotto l'albero cinque o sei basi a testa...auguri!!


TRACK LIST
Kool G Rap - The Giancana Story (Rawkus Records/Koch Records/Edel 2002)
  1. Thug For Life
  2. Where You At [Feat. Prodigy of Mobb Deep]
  3. Holla Back [Feat. AZ, Tito and Nawz]
  4. It's Nothin' [Feat.Joell Ortiz]
  5. Drama (Bitch *igga)
  6. Thug Chronicles [Feat. Havoc of Mobb Deep]
  7. Blaze Wit Ya'll [Feat. Jinx Da Juvy]
  8. Black Widow
  9. Fight Club [Feat. Shaqueen]
  10. My Life
  11. Good Die Young
  12. Streets
  13. Gangsta Gangsta
  14. My Life (Remix) [Feat. Capone-N-Noreaga]
BEATZ
  • Younglord: 1, 11
  • Bink!: 2
  • Buckwild: 3, 12
  • Ghetto Pros: 4
  • Amar: 5
  • Ghetto Pros and FB: 6
  • Rockwilder: 7
  • Jaz-O: 8
  • Frank Nitti: 9
  • V.I.C. and Mike Heron: 10, 14
  • Dr. Butcha: 13