GURU - JAZZMATAZZ VOLUME 1

Reviewed by Bra
VOTO
(da 1 a 5)
: 5

Per Guru, "Jazzmatazz Volume 1" è il coronamento di un sogno - oltre che di una carriera stellare: poter collaborare con Roy Ayers, Donald Byrd e i restanti artisti Jazz è un onore, tanto più se sei cresciuto coi loro dischi più belli nelle orecchie. An experimental fusion of Hip-Hop and Jazz, il concetto viene riassunto accanto al titolo e in breve descrive ciò che ci apprestiamo ad ascoltare; dodici tracce frutto di un preciso accostamento tra (ottimo) Hip-Hop e Jazz (di gran classe), a volte morbido o incalzante, altre ruvido e squillante, in ogni caso cucito su misura per il Rap dell'mc. Prima che "Jazzmatazz" uscisse, era lecito domandarsi quanto il risultato finale avrebbe soddisfatto le attese, ovvero se l'esperimento potesse funzionare (ricordiamoci che è il '93 e l'Hip-Hop vive profonde e continue trasformazioni); ebbene, a distanza di anni possiamo dire che la prova venne superata in maniera brillante e l'album, ricco di pregi, è diventato un piccolo classico facendo strada a progetti altrettanto coraggiosi. In meno di un'ora, Guru riesce a sbrogliare il filo che accomuna i due generi musicali dimostrando che l'Hip-Hop e il Jazz hanno molto più che una stretta affinità, sono (in mani esperte) generi tra loro complementari, capaci di coesistere senza sminuire né smarrire le rispettive identità. Invece che ricorrere ai sample in senso stretto, "Jazzmatazz Volume 1" si affida a una profonda sinergia tra Guru stesso e gli artisti Jazz che di volta in volta lo accompagnano, raggiungendo equilibri da brividi. Se "Loungin'", grazie al piano e le trombe di Donald Byrd, vi immergerà negli scenari scuri e fumosi di un club Jazz, "Transit Ride", con Brandford Marsalis al sassofono, è un brano da mettere in auto per un giro privo di meta, "No Time To Play" vi si fisserà in testa grazie al bel refrain e "Trust Me" non potrà essere esclusa da una perfetta serata romantica, "Le Bien, Le Mal" è invece il momento più canonico dell'album, ma sempre altrettanto interessante. Funzionale anche il booklet, che invece delle solite note ci racconta com'è nata l'idea di far uscire "Jazzmatazz" e riporta brevi biografie degli artisti intervenuti. Insomma, se non avete ancora questo gioiellino rimediate al più presto perché si tratta di un disco fondamentale e fresco ancora oggi; io me ne sono innamorato al primo ascolto.


TRACK LIST

Guru - Jazzmatazz Volume 1 (Chrysalis Records 1993)
  1. Introduction
  2. Loungin' [Feat. Donald Byrd]
  3. When You're Near [Feat. N'dea Davenport and Simon Law]
  4. Transit Ride [Feat. Brandford Marsalis and Zachary Breaux]
  5. No Time To Play [Feat. Ronny Jordan and DC Lee]
  6. Down The Backstreets [Feat. Lonnie Liston Smith]
  7. Respectful Dedications
  8. Take A Look (At Yourself) [Feat. Roy Ayers]
  9. Trust Me [Feat. N'dea Davenport]
  10. Slicker Than Most [Feat. Gary Barnacle]
  11. Le Bien, Le Mal [Feat. MC Solaar]
  12. Sights In The City [Feat. Courtney Pine, Carleen Anderson and Simon Law]
BEATZ
  • Guru: 1, 7, 10
  • Guru with the co-production by Donald Byrd: 2
  • Guru with the co-production by N'dea Davenport: 3, 9
  • Guru with the co-production by Brandford Marsalis: 4
  • Guru with the co-production by Ronny Jordan: 5
  • Guru with the co-production by Lonnie Liston Smith: 6
  • Guru with the co-production by Roy Ayers: 8
  • Guru with the co-production by MC Solaar: 11
  • Guru with the co-production by Courtney Pine and Carleen Anderson: 12