EMINEM - THE MARSHALL MATHERS LP

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VOTO
(da 1 a 5) : 3/3,5

Dopo circa un anno dall'uscita del suo primo album e dopo ovazioni, proteste delle associazioni familiari ed il grosso polverone che è riuscito ad alzare, Eminem torna con il suo secondo lavoro; diciotto tracce comprensive di intro e tre skit, per una durata degna di nota. Ad essere sincero non ho trovato molto semplice recensire il "Marshall Maters" poiché e composto da un continuo alternarsi di alti e bassi. Partiamo dalle produzioni. Dre ed FBT si spartiscono la torta, personalmente trovo proprio le produzioni il vero problema di questo disco: suonano almeno per una metà prive di personalità e monotone, senza offrire grandi spunti ad eccezione di qualche episodio di cui parleremo più avanti. Preferendo il buon vecchio suono di New York, non riesco a lasciarmi prendere da questo nuovo modo di produrre, dove basta un basso, una singola nota campionata e poi suonata dal produttore ed un beat martellante per creare un buon tappeto. Ripeto, almeno una parte delle produzioni del "Marshall Mathers" mi sembrano scontate e piuttosto mediocri e si tratta per lo più delle produzioni di FBT. Passando ad analizzare l'mc, la storia cambia radicalmente. Diciamo le cose come stanno: Eminem è un mc dalle ottime capacità ed al microfono da il meglio di sé. Non cala di tono in nessuna traccia, scrive rime interessanti, irriverenti al punto giusto, ottimamente incastrate ed ironiche come se ne sente raramente. E' bellissimo sentirlo passare dai momenti di introspezione ai commenti su Christina Aguilera, dai riferimenti al mitico "South Park" alle sue considerazioni sul metodo di educazione americano. Insomma, una lezione di come si scrivono le rime, che poi rispecchino i gusti personali o meno è un altro discorso. Dovendo operare una ripartizione delle tracce, tra le peggiori segnalerei "Who Knew", un buon Rap rovinato da una base senza alcuno spunto, "Remember Me?" e "Drug Ballad", entrambe abbastanza trascurabili; tra le tracce meglio riuscite troviamo invece "Kill You", su una buona produzione, "The Real Slim Shady", il primo singolo accompagnato da un ottimo video che farà muovere la testa a chiunque, "I'm Back", "Amityville", traccia horrorcore in compagnia di Bizarre, la disperata "Kim" e l'irriverente "Under The Influence". Ma il vero gioiello del disco è "Stan", una stupenda produzione di Mark The 45 King fa da sfondo alla triste storia di Stan, un ragazzo che segue incautamente alla lettera le parole del suo idolo (Eminem ovviamente); a completare il tutto un bellissimo ritornello (Il mio the si raffredda e mi domando come mai/sono uscito dal letto/la pioggia batte alle mie finestre/ma non la vedo nemmeno/ed anche se la potessi vedere, tutto sarebbe grigio/ma ho la tua foto appesa al muro/che mi ricorda che non è poi così male/non è così male...). Per il resto si tratta di tracce che restano nella media. Cos'altro aggiungere? Che forse in molti non concorderanno con me sul giudizio globale, o che altri scarteranno a priori questo album perché molto pubblicizzato e quindi inevitabilmente commerciale (è così solo in parte). Per quel che mi riguarda preferisco "The Slim Shady LP", ma ascolto piacevolmente anche parte di questo album. Consiglio a tutti di ascoltare e giudicare con equilibrio...riflettete, non fate come Stan.


TRACK LIST
Eminem - The Marshall Mathers LP (Interscope/Universal 2000)
  1. Public Service Announcement 2000 [Feat. Jeff Bass]
  2. Kill You
  3. Stan [Feat. Dido]
  4. Paul (skit) [Feat. Paul Rosenberg]
  5. Who Knew
  6. Steve Berman [Feat. Steve Berman]
  7. The Way I Am
  8. The Real Slim Shady
  9. Remember Me? [Feat. RBX and Sticky Fingaz]
  10. I'm Back
  11. Marshall Mathers
  12. Ken Kaniff (skit)
  13. Drug Ballad
  14. Amityville [Feat. Bizarre from D-12]
  15. Bitch Please II [Feat. Dr. Dre, Snoop Dogg, Xzibit and Nate Dogg]
  16. Kim
  17. Under The Influence [Feat. D-12]
  18. Criminal
BEATZ
  • Dr. Dre: 2, 5, 8, 9, 10, 15
  • The 45 King: 3
  • Eminem: 7
  • Jeff Bass aka FBT: 11, 13, 14, 16, 17, 18