Dopo uno storico 12'' con la Rawkus, "Liquid/Show Me Your Gratitude/What If?", El Fudge cambia la 'L' in 'El' e spicca il volo verso la Gran Bretagna dove, grazie al supporto di uno staff tedesco (!), di Joe Buhda, della Sureshot Entertainment e della Groove Attack, può realizzare il suo primo LP. Una scelta coraggiosa la sua, sicuramente inusuale, che probabilmente trova spiegazione nella volontà di ricercare un ambiente diverso dal solito. Ma, nonostante ciò, "Chronic Irresponsibility" si rivela comunque un album deludente sotto vari punti di vista, assestandosi su quella immaginaria linea di confine che separa i prodotti di qualità da quelli più scadenti: la mediocrità. Fudge non è un pessimo emcee, ma l'unione tra voce e musica in questo disco non sembra funzionare come deve. Il risultato è un disco piatto, senza picchi particolari, sicuramente con qualche buona traccia ma in media comunque monotono, poco continuo, leggero (il che però non è detto che sia per forza un male...). Colpa in parte anche di Joe Buhda, il quale produce tutto da solo l'intero disco: le sue produzioni non sono molto incisive, non ti si stampano nella testa al primo ascolto, mancano di mordente in più episodi e nonostante qualche isolata risalita finiscono forse con l'essere il punto più debole di "Chronic Irresponsibility". Il disco si apre con l'incerta "New York Olympic Games" (anticipata da un breve intro a cui partecipa anche Micky, lo psicologo di "South Park"), il pezzo non è un granché, sicuramente più interessanti le due tracce successive. Non mi convince nemmeno "De De", nella quale El Fudge sembra quasi fare il verso a KRS-One col suo de-de-de, di-di-di. Molto meglio invece sia "Realise", con un buon featuring di J-Live, gli scratch di Crossphada e - finalmente - un beat davvero spesso, che "A Night At Grunt's Tomb", probabilmente la produzione più spessa dell'intero disco. Non si può dire altrettanto di "A Night At Hunts Point", un pezzo latineggiante da saltare senza esitazioni; buone "Beware" e soprattutto "Rockin' It", il cui testo è lo stesso di "A Conversation With Hip-Hop" (presente nella compilation "Hip-Hop Indipendence Day Volume 1"): un bel monologo sull'Hip-Hop. Seguono senza troppi scossoni "Talk To The Hand", "New York Minute" (con il featuring di Mr. Complex) e le tracce restanti. Da El Fudge mi sarei aspettato qualcosina in più...

1. New York Olympic Games
2. Bad Habits
3. Worldwide [Feat. Mr. 45]
4. De De
5. Realise [Feat. J-Live]
6. A Night At Grant's Tomb
7. A Night At Hunts Point
8. Beware
9. Rockin' It
10. Talk To The Hand [Feat. Temptress]
11. New York Minute [Feat. Mr Complex]
12. Star Wars (JB Mix)
13. Face Off
14. One Fudge

• Dj Crossphada: 3, 5, 6, 13
• Dj Noize: 7
• Dj Ivory: 9, 14