BUDDHA MONK - THE PROPHECY

Reviewed by Bra
VOTO
(da 1 a 5) : 1,5

Come spesso accade per quelle uscite un po' sballottolate dalle label, a una prima versione advance di "The Prophecy" (titolo in chiaro) uscita negli Stati Uniti nel giugno novantotto, ne è seguita una seconda con differenze più o meno rilevanti (dal titolo in rosso alla tracklist allungata e modificata). Per un confronto puntuale vi rimando al solito wu-international.com, sottolineando che quella cui faremo riferimento noi è l'edizione europea Edel Records, ma posso dire con sufficiente certezza che l'album è uno dei peggiori targati Wu-Tang Clan, inferiore perfino a qualche sciatto lavoro solista di Raekwon e ODB (Fuso concorda?). Monk è ovviamente originario di Brooklyn, conosce Ol' Dirty e comincia con lui l'esperienza artistica formando una crew, il Brooklyn Zoo, di cui fanno parte anche 12 O'Clock, Mad Murdock, Zu Keeper, Shorty Shit Stain, Popa Chief e SilkSki. Da molto nella scena, l'mc esordisce da solista col singolo "Got's Like Come On Thru" (la b-side è "Nightmare On Zu Street") con un paio d'anni d'anticipo su "The Prophecy", un gran bel pezzo che prometteva faville. Nell'album lo ritroviamo, purtroppo in una versione rmx, ed assieme alla titletrack e "Life's A Scheme" è tra i pochissimi momenti da ricordare. Il disco è infatti un pot-pourri di tracce insipide e che non decollano mai, spesso zeppe di featuring mediocri e talvolta persino prossime al ridicolo assoluto, si veda "Buddha Monk At The Opera". L'operazione, è palese, tenta di ricalcare il sound Wu con risultati di scarso interesse e un paio d'anni di ritardo, perciò uno dei problemi maggiori - e si sente subito - risiede proprio nelle produzioni, le quali mancano completamente di originalità (non si confonda Marcus Logan/North Star con i Northstar) e sono, nella maggior parte dei casi, nelle mani dello stesso mc. Ecco appunto, Buddha Monk, né carne né pesce: rispetto a flow, schema metrico e interpretazione non c'è molto da rilevare in senso negativo, tuttavia il suo è un compitino striminzito, privo di spunti non dico memorabili, ma quantomeno interessanti. E invece no, prova piatta, durata estenuante, variazioni impercettibili e una noia di fondo che ha del clamoroso; senza girarci troppo attorno: ne sconsiglio vivamente a chiunque l'acquisto.


TRACK LIST
Buddha Monk - The Prophecy (Edel Records 1998)
  1. Meditation Hall [Feat. K-Blunt and M.A.S.P.D.]
  2. The Prophecy
  3. Got's Like Come On Thru [Feat. Ol' Dirty Bastard and Drunken Dragon]
  4. Killa From The Villa
  5. Art Of War [Feat. Mr: Tibbs]
  6. Bang It In Ya Whip [Feat. Babyface Finster and Shacronz]
  7. Dedicated
  8. Freestyle [Feat. Popa Chief]
  9. Spark Somebody Up
  10. Buddha Monk At The Opera [Feat. K-Blunt, M.A.S.P.D. and Popa Chief]
  11. No Frills [Feat. Popa Chief]
  12. Warrior Chiefs [Feat. Dutch Master, Spiritual Assassin, Babyface Finster, Drunken Dragon, Popa Chief, Shorty Shit Stain and War]
  13. Crazy Cats
  14. Life's A Scheme
  15. Royal Monk
  16. Sometime Faces
  17. Cut's To The Gut [Feat. Shorty Shit Stain and Dutch Master]
  18. East Side Story [Feat. Babyface Finster, Spiritual Assassin and Drunken Dragon]
  19. Blessings Of The Buddha [Feat. Popa Wu]
BEATZ
  • Buddha Monk: 1, 5, 6, 7, 8, 10, 12, 13, 15, 16, 17, 18, 19
  • Marcus Logan: 2, 3, 14
  • Y-Kim The Ill Figure: 4
  • Phat Vibe: 9, 11