BUCK 65 - SQUARE

Reviewed by Bra
VOTO
(da 1 a 5) : 4

Warhol, nel trattare qualsiasi immagine, si attiene alle modalità linguistiche e comunicative della cultura di massa. Le imita senza farne affatto la parodia, ma al tempo stesso le concentra nello spazio della tela e della galleria, le rende visibili come fa uno specchio o come si ottiene questa visibilità nel corso di un esperimento condotto in laboratorio. (Alberto Boatto, Dossier Art n. 105, Giunti Edizioni). Mi rendo conto che tale introduzione, per quanto breve, potrebbe apparirvi alquanto insolita, ma il mistero si risolve in poche righe: quando ho ascoltato per la prima volta Buck 65 in "Men Overboard" il primo termine di paragone che istintivamente mi è saltato in mente è stato proprio il più celebre esponente della Pop Art. Infatti così come Andy Warhol (Pittsburgh 1928/New York 1987) faceva per le arti visive, Buck 65 prende l'Hip-Hop e lo rilegge alla propria maniera, filtrandolo in un qualcosa di onirico, bizzarro, complesso e difficilmente etichettabile. Non a caso il sottotitolo di "Square" è Language Arts, Part 4, mentre la grafica è composta da sette tavole di disegno astratto. Richard Terfry (così all'anagrafe) infetta ormai da molto tempo gli ambienti musicali underground e sperimentali, dividendosi tra Halifax (Nova Scozia), New York e Parigi; il suo lungo peregrinare lo ha portato dritto dritto tra le braccia dell'Anticon (e chi se non loro?) e da qui, ancora, fino alla Warner Music. Le tracce del cd sono quattro e la loro durata media è di circa quindici minuti, ma in realtà ognuna di queste è formata da almeno sei/sette brani: sintetizzare "Square" nello spazio limitato di una recensione è complicato, data la particolarissima fusione che Buck 65 compie tra testi più vicini allo slam che al Rap e l'ampia quantità di sonorità presenti. La sua intonazione vocale semplice e pacata contribuisce notevolmente a creare un'atmosfera straniante e sospesa, senza contare che Buck grazie ad un approccio piuttosto visionario riesce a trattare svariati argomenti quali, ad esempio, la politica ("Square 2") o le ramificazioni sociali della scienza ("Square 4"). Io non so se Richard Tefry sia il futuro dell'Hip-Hop o se ne sia solo una proiezione isolata, ma sono estremamente convinto che l'Hip-Hop abbia sempre più bisogno di gente come lui che non si limita ad ingabbiare una forma d'espressione tanto vasta ed innovativa nella solita oretta scarsa di medaglioni scintillanti e vestitini alla moda. Come sempre: questione di punti di vista. My words are very easy to understand, very easy to practice. But no one is able to understand them, and no one is able to practice them. (Lao Tzu, citato da Buck 65 all'interno del booklet).


TRACK LIST
Buck 65 - Square (WEA 2002)
  1. Square One
  2. Square Two
  3. Square Three
  4. Square Four
BEATZ
All tracks produced by Buck 65