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BIG PUNISHER - CAPITAL PUNISHMENT
Reviewed
by Bra
VOTO (da 1
a 5) : 4,5
Candidato nel 1999 come Best Rap album ai noti Grammy Awards, "Capital Punishment" è il sorprendente esordio solista del personaggio a mio avviso più interessante e dotato della crew ispanoamericana Terror Squad (capeggiata da Fat Joe, che spero non me ne voglia...). La voce di Pun, molto facile da individuare per via dell'affanno causato dalla mole enorme (qualcosa come trecentosedici chili in punto di morte), avvolge piacevolmente le sue strofe dense, appiccicose ed efficacemente rozze, dimostrando un uso di schemi multisillabici e rime interne davvero notevole (<<Dead in the middle of Little Italy little did we know/that we riddled some middleman who didn't do diddily>>); ad affiancarlo, una lunga fila di compagni d'avventura, da Busta Rhymes a Wyclef Jean, da Funkmaster Flex a Inspectah (qui scritto Inspektah) Deck, poi Prodigy, Black Thought, i Dead Prez e, ovviamente, la sua famiglia al gran completo. Non meno gustose le produzioni, dal gusto molto vario: su tutti (e la scelta non è facile) citerei per primo un eccellente Ju-Ju, che riesce a sposare perfettamente il proprio stile con la cadenza di Big Pun, un buon lavoro anche quello di Rockwilder, quindi l'ape regina RZA in "Tres Leches", Vic e via via tutti gli altri. Come detto, il sound è il più delle volte sporco e ruvido, ma in diversi passaggi riesce a spingersi verso tonalità più melodiche che si accompagnano meglio agli ottimi cantati presenti. Di roba da segnalare ce ne sarebbe in abbondanza: "Still Not A Player", col bel refrain di Joe, "Beware", "The Dream Shatterer", "You Ain't A Killer", "I'm Not A Player", favolosa, "Boomerang" (senz'altro tra le mie preferite), "Tres Leches", la splendida "You Came Up" (altra presenza di spicco: Noreaga); ma è un elenco sterile, perché "Capital Punishment" merita un ascolto privo di interruzioni. E ciò nonostante la presenza di qualche interludio di troppo (sei più l'intro) e una durata complessiva sopra ai settanta minuti; in ogni caso, si tratta di un disco imprescindibile, che vi farà capire perché, con una sola uscita in vita ("Yeeeah Baby" è inevitabilmente un postumo), Pun abbia lasciato un vuoto incolmabile nell'Hip-Hop di fine anni novanta. |
TRACK LIST |
Big Punisher -
Capital Punishment (Loud
Records 1998)
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BEATZ |
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