BEASTIE BOYS - LICENSED TO ILL

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VOTO
(da 1 a 5) : n.g.

Immaginatevi il 1986: il Rap negli Stati Uniti è diventato un mezzo a disposizione delle minoranze etniche (non dimentichiamo mai la presenza ispanica), assumendo un ruolo che era difficile prevedere. La moda, gli abiti, lo slang, gli atteggiamenti; la black music riconquista la posizione di prestigio che le spettava di diritto all'interno del panorama musicale internazionale riempiendo con l'Hip-Hop il vuoto lasciato dal declino del Rhythm & Blues (prima) e del Soul (dopo). Ora immaginatevi un gruppo di tre ragazzi, per giunta bianchi e un po' strambi, che al Rap mischiano con estrema e sfacciata naturalezza Punk e Rock: tralasciando il coraggio dimostrato nel tuffarsi in un'operazione musicale tanto atipica e ardita, viene subito naturale chiedersi come questi tre abbiano potuto imporre il proprio genere a un pubblico sempre più vasto raggiungendo - dopo un'iniziale fase di metabolizzazione - la vetta. Per non mollarla mai più. I Beastie Boys sono stati i primi a portare un disco Hip-Hop al numero uno nella classifica delle vendite, non i primi bianchi, i primi punto: stiamo parlando del loro album d'esordio, "Licensed To Ill". Un Classico, di quelli con la c maiuscola. Cofautore di quest'inaspettato successo fu un tale Rick Rubin, che assieme a Russel Simmons solo due anni prima aveva dato vita a quella che nel tempo sarebbe diventata per tutti l'etichetta Hip-Hop per eccellenza: la Def Jam. Unite tutto ed ecco che le tredici tracce dell'album gettano le basi per qualcosa di altamente innovativo che, col passare degli anni, avremmo chiamato Crossover. Non a caso il manifesto di "Licensed To Ill" è "Fight For Your Right", che poi è appunto la summa di quanto appena detto: chitarrone Rock sullo sfondo, una batteria che picchia e tre mc's a sputare rime nei microfoni. Stesso discorso per "Rhymin & Stealin", "The New Style" (titolo emblematico direi...), "No Sleep Till Brooklyn" e così per una buona metà dell'album, riconoscendo qua e là sprazzi di Black Sabbath e Led Zeppelin. I testi dei Beastie Boys trasudano un'ironia parodistica e quasi surreale che lega bene con alcune evidenti assurdità musicali, viene in mente subito "Girls", anche se non manca qualche eccentrico esperimento in netto anticipo sui tempi ("Slow Ride", "Paul Revere", "Brass Monkey"). Mike D, MCA e King Ad-Rock hanno fatto la storia, hanno modellato un universo tutto loro che nessuno riuscirà mai a imitare (figuriamoci eguagliare): questo è ciò che rimarrà per sempre, questo è ciò che nessuno potrà mai mettere in discussione.


TRACK LIST
Beastie Boys - Licensed To Ill (Def Jam 1986)
  1. Rhymin & Stealin
  2. The New Style
  3. She's Crafty
  4. Posse In Effect
  5. Slow Ride
  6. Girls
  7. (You Gotta) Fight For Your Right (To...)
  8. No Sleep Till Brooklyn
  9. Paul Revere
  10. Hold It Now, Hit It
  11. Brass Monkey
  12. Slow And Low
  13. Time To Get Ill
BEATZ
All tracks produced by Beastie Boys and Rick Rubin