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Convincente opera prima per il partenopeo Viktor Tilt, già nel progetto 21km, di cui si apprezzano sia la realizzazione globale (decisiva la selezione dei beatmaker) che il tono infottato (ogni tanto è bello spolverare lo slang di noi vecchietti) al micro. Il mood è hardcore, ma senza estremismi né deliri privi di sostanza; diciamo, semmai, che Viktor raccoglie a piene mani l'ispirazione dalla radicalità di certo Hip-Hop e ne propone la propria chiave di lettura, ovvero un biografismo mai eccessivo, citazioni e omaggi sentiti, riflessioni con le quali non si fatica a confrontarsi. "Il viandante" è dunque un'uscita nel segno della tradizione, seppure al passo coi tempi (si veda ad esempio il contributo di The Essence), che nei suoi quaranta minuti quasi esatti dà spazio a sentimenti, concetti desueti (la coscienza di "Violenza verbale") e pensieri che, magari nella loro semplicità, appaiono sinceri. Indovinata, poi, la scelta di non affidarsi a un sound troppo rettilineo, con sample Funk, Soul e Jazz prima notturni, malinconici, scuri, quindi tesi e combattivi. L'ultimo punto a favore è dato dai buoni featuring presenti nella tracklist, il che mi porta a giudicare positivamente la prova dell'mc nella sua globalità. |
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(Bra) |
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TRACKLIST |
NOME Viktor Tilt TITOLO DISCO RUOLO CONTATTI |
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