Lady Sovereign # Vertically Challenged EP

Attenzione: si avvisa la spettabile utenza che state per leggere la prima recensione negativa sull'EP "Vertically Challenged" di Lady Sovereign. Non ho nulla contro le giovani leve, anzi. Nulla contro il rap femminile, ci mancherebbe. Nulla contro il rap inglese, che motivo avrei? Mi piacciono gli artisti che la Chocolate Ind. sta spingendo, per cui mi sono subito interessata a Lady Sovereign, la chiacchieratissima, intervistatissima Sov, che ha fatto addirittura gridare al miracolo i critici musicali. Sono d'accordo con loro sull'affermare che molti degli ultimi prodotti Rap siano un tantino scadenti: ma, mi dispiace, questo qui non fa eccezione. Quest'estate abbiamo già sentito il nome di questa signorina grazie alla hit "9 To 5", che ha subito trovato spazio nella Top Of The Pops inglese, ma non la ritroveremo nell'EP in esame. Come ogni mc inglese che si rispetti, Sov non dice affatto di fare Rap, bensì un ibrido genere rap-garage-reggae-dancehall, si spiegano così gran parte delle produzioni, che rispetto a beat più tradizionalmente Hip-Hop cui siamo abituati, suonano semplicemente...tamarri. Troverete per ben due volte "Random", un pezzo dal testo alquanto irritante. In un'intervista rilasciata nel 2005, Sov dichiara che si occupa di mcing da un anno e mezzo circa. Un po' presuntuoso autodefinirsi superiore rispetto ad artisti (Chingy, Ludacris, Jennifer Lopez...) che probabilmente non l'hanno nemmeno mai sentita nominare. Il secondo pezzo bello tamarro e quindi anonimo è "Ch Ching", la rielaborazione di un classico garage di Sunship, "Cheque 1, 2": è evidente l'ammirazione che Sov nutre nei confronti di Lady Dynamite, ma nonostante gli sforzi, ha poco in comune con la reginetta esplosiva dell'elettronica. Avrà anche <<50 things to say in a cheeky kinda way>>, ma qui le tre strofe che troviamo sono brevi e intervallate e il ritornello pesa sul pezzo rendendolo ancora più ripetitivo di quanto già non sembri, il tutto ovviamente senza trattare nessuna tematica specifica; più che ad una lode a Ms Dynamite, Sov sembra guardare ad Eminem (che peraltro qui nomina), come noioso stile metrico, oppure a Ludacris. Prima di trovare un decente remix di "Random", dobbiamo sciropparci un'altra apatica canzoncina che è "Fiddle With The Volume", dove ci viene ribadito quanto cattiva e femminista lei sia (il ritornello: <<Abuse your speakers/lose your manners/disturb the neighbors/this one's a banger...>>). Passiamo al singolo di questa primavera, "A Little Bit Of Shh", che vede un Medasyn sfornare una base garage ballabile ed alternativa, utilizzata in questa maniera: <<Obsessed with my disorder/diagnosis please whats wrong wiv her Bill? She's ill (...)/Let's keep writin surely you could ignore me/But then again if you saw me you'll adore me/cos I'm so cute and scrawny/spit on a track and leave it so horny/and who taught me? Nobody/I did it all by myself, you can't stop me!>>. Il pezzo riuscito meno peggio, a mio avviso, è "The Battle", sempre prodotto da Medasyn. La guerra in questione è quella dei sessi, per la parte femminile abbiamo Lady Sovereign e Shystie e dall'altra Frost P e Zuz Rock: il pezzo dura quasi 8 minuti, 8 intensi minuti in cui facciamo la gradita conoscenza della bella e brava Shystie e dell'emergente Zuz Rock, il rap veloce e furioso di Sov e Frost P, entrambi instancabili, sparano rime a ripetizione tanto da dover tirare un sospiro alla fine del pezzo. L'EP si conclude con due remix realizzati dal Beastie Boy Ad Rock e da un membro della Chocolate Industries, Ghislain Poirier. Femminista, con la pelle bianca, rapper, teenager e casinista, sono elementi evidentemente sufficienti a rendere popolare qualcuno. Jay-Z, i D12, Obie Trice, Dizzee Rascal, Neptunes e Missy Elliott non se la stanno facendo scappare, nel 2006 uscirà sotto la Def Jam il suo album "Public Warning". Che lascerò comprare ai dj del sabato pomeriggio Rap e R&B.