SIXTOO - ANTAGONIST SURVIVAL KIT

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VOTO
(da 1 a 5) : n.g.

Se c'è una caratteristica (una logica, un filo conduttore) che accomuna i dischi alla "Antagonist Survival Kit", questa va ricercata nella loro capacità di spostare l'orizzonte percettivo dell'ascoltatore dalla mera concretezza della piccola stanzetta in cui si trova ad un ambiente mentale composto di sola musica. Al giorno d'oggi la maggior parte dei dischi nascono, secondo i dettami di sua maestà MTV, per intrattenere; ovvero per mantenere il controllo su ciò che va (e non va) di moda, indirizzare i gusti della massa, uniformare gli acquisti e (pre)determinare il successo di questo o quell'altro (presunto) artista. "Antagonist Survival Kit" mira altrove, la parola d'ordine è evasione e la condizione richiesta è quella di non aspettarsi nulla di vagamente simile alle porcherie proposte a meticolosa ripetizione dai principali canali di diffusione musicale. La psichedelia (quella vera...) è morta parecchi anni fa, ora tocca all'elettronica ed alle sue tante forme riuscire a superare i confini della standardizzazione ed aprire porte che un'intera industria vuole tenere ermeticamente chiuse. Sixtoo è originario di Montreal e come l'ex socio Buck 65 ha mosso i suoi primi passi nel cosiddetto indie-hop canadese, l'affinità di suono con Anticon e Vinyl Monkeys gli ha fatto mettere a segno importanti collaborazioni, lasciando germogliare uno stile che racchiude l'astrattezza dell'elettronica e le strutture portanti dell'Hip-Hop. In "Antagonist Survival Kit" la musica riveste sicuramente il ruolo principale: è gelida, visionaria, ipnotica, le poche strofe presenti hanno una funzione di contorno e mantengono un registro piuttosto basso che lega perfettamente con le note cupe e minimali del disco. "The Mile-End Artbike/Suicide Manual" è sicuramente il sunto più completo di "Antagonist Survival Kit", dato che dei circa quarantasei minuti di durata ne occupa quasi venti: l'idea che muove un po' tutta la musica di Sixtoo consiste fondamentalmente nell'assemblare sonorità piuttosto acide (campionate e non) e beat ossessivi di ispirazione vagamente europea, la melodia canonicamente intesa cede il posto a dissonanze in grado di cannibalizzare ispirazioni il più delle volte divergenti tra loro (la chitarra acustica e la batteria sintetizzata di "A To Zero", il pianoforte ottocentesco in "Baroque"). Indubbiamente tracce come "Daggers On All Corners" e "Funny Sticks" non rappresentano né l'attuale tendenza dell'Hip-Hop né ciò che dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro, ma riescono a sottolineare una mutazione che, per quanto ancora al suo stadio iniziale, è comunque incontestabilmente in atto. "A.S.K." (acronimo per nulla casuale) è uno di quei dischi che pur staccandosi dall'Hip-Hop ne riesce a mostrare alcuni tra i suoi tratti più interessanti, perché l'evoluzione (che non è obbligatoriamente sinonimo di snaturalizzazione) è un potere da tenere sotto controllo, sì, ma che non va temuto. <<There's something that I'm missing. Something inside of me>>...


TRACK LIST
Sixtoo - Antagonist Survival Kit (Vertical Form 2003)
  1. Something
  2. A To Zero
  3. Fear Of Flying
  4. Baroque
  5. Outremont Mainline Runs Across The Sunset
  6. Daggers On All Corners (Live)
  7. Funny Sticks
  8. Amphitheatre
  9. The Mile-End Artbike/Suicide Manual
  10. Keyed Cars
BEATZ
All tracks produced by Sixtoo