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Sadat X - Love, Hell Or Right
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Reviewed by
Jonathan
VOTO (da 1 a 5)
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4 - -
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Tempo di ritorni storici, questo, per molti veterani del microfono. Questa volta si tratta di Sadat X, una delle voci che più hanno contribuito, in tempi per nulla sospetti, a un'impostazione più coscienziosa del Rap, affidandogli messaggi di costante crescita personale e di riflessione sulla situazione del popolo afroamericano, prima come membro degli imprescindibili Brand Nubian, poi come solista. L'impostazione del lavoro è chiara fin dal primo brano: qui non si sta cercando di diventare ricchi, ma di far arrivare messaggi ai bianchi e ai neri in maniera indistinta, da una parte basandosi sui principi della Five Percent Nation di cui è membro (e su cui tiene a far chiarezza fuggendo ogni razzismo nei confronti della white people), dall'altra trattando temi importanti come ad esempio il cancro (nel brano intitolato, appunto, "Cancer"). Il dato positivo è dunque proprio questa tendenza a non parlare di vaccate come spesso accade nei dischi odierni, passando spesso per il personale con un'immediatezza che, se da un lato potrebbe apparire ingenua, dall'altra sembra proprio attingere a quello che è forse il principale precetto dell'Hip-Hop da sempre: portare un messaggio. Partendo da questo presupposto, si perdona il flow non avveniristico, anche perché spesso supportato da ospiti illustri ed entusiasti (segnalo un Pharaohe Monch e un N.O.R.E. in piena forma, così come Roc Marciano e tutti gli mc's qui presenti, anche se un così alto numero di partecipazioni rischia di distogliere un po' di attenzione dal padrone di casa), e si apprezzano gli sforzi di portare conoscenza e saggezza nell'ascoltatore (lo stesso Sadat X ha infatti dichiarato di rivolgersi a gente cresciuta, essendo anche lui oramai giunto a una certa maturità). Si tratta, comunque, di musica - e qui viene il bello: i beat non sono tutti originalissimi, ma pestano di brutto (per dirla giovane), e soprattutto ogni brano consegna intatta la forza con cui arrivano il flow semplice e il caratteristico timbro di Sadat. Del resto i nomi dei signori dietro ai tasti parlano da soli, a partire da uno straordinario Dj Spinna in apertura (che viene infatti omaggiato nelle strofe), sempre freschissimo ed elegante, seguito dagli ottimi Marco Polo e, soprattutto, Scram Jones (forse sul mio beat preferito del disco, modernissimo eppure perfetto per un mc classico come Sadat X). Certo, ci sono anche Showbiz (anche lui in forma come non mai, va detto) e tanti altri, e nessuno sfigura, soprattutto grazie a un ottimo lavoro sui suoni e in generale sul missaggio voce/base (aspetto che spesso si dà per scontato ma che non è purtroppo così fisiologico dei dischi che escono), pur se ogni tanto accade che alcuni ritmi siano un po' troppo simili e quest'omogeneità rischia di trasformarsi in monotonia. L'unico punto debole del lavoro, per un ascoltatore che magari non ha molta voglia di concentrarsi sui testi, è che, a parte i casi di cui sopra, ci si stanca un po' del Funk e del Soul proposti, nonostante ogni brano preso a sé potrebbe funzionare alla grande (come la bellissima "Here I Am", ad esempio, benedetta da un ritornello semplice ed efficace e dagli ottimi giri di piano Jazz). In definitiva, se proprio non conoscete Sadat X recuperate assolutamente "Love, Hell Or Right" per poi passare a tutte le vecchie mine del passato, se invece siete già stati iniziati provate a stabilire voi se, nonostante non si aggiunga poi molto a un onorevolissimo stile ben consolidato, quest'album possa già essere considerato un nuovo classico o meno. |
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TRACK LIST |
Sadat X - Love, Hell Or Right
(6.8.2 Records Inc. 2012)
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| BEATZ |
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